eToro non è un broker come gli altri. Non è solo una questione di qualità dei servizi, di politica dei prezzi o di disponibilità dell’assistenza. eToro ha saputo inventarsi un nuovo modo di fare trading, ha aperto una strada dove prima non c’era un sentiero, è stato capace di mettere insieme due mondi che all’apparenza non avevano nulla a che fare: il trading e i social network. eToro, infatti, è il primo broker “social”. Il meccanismo di base non è molto semplice da spiegare, sebbene sia alla fine molto intuitivo e il sistema risulti facile da utilizzare.

In buona sostanza, eToro si basa sul concetto di community. I trader entrano in contratto tra di loro, si scambiano consigli e strategie, si copiano persino a vicenda. Questa attività è fortemente regolamentata e il gioco, alla fine, conviene un po’ a tutti. Il trader, oltre che benefit materiali, trae il vantaggio di sentirsi parte di una comunità, di qualcosa di più grande. Non è un caso che eToro, più che un broker, si definisca “rete di investimento“.

Un approccio visionario, quello di eToro. Che però non ha spaventato i trader che, anzi, hanno dimostrato di sapere apprezzare il coraggio. Ciò è testimoniato dai numeri, che sono impressionanti. Il broker a ottobre 2016 conta infatti 3 milioni di trader provenienti da oltre 140 paesi. La società è cresciuta di pari passo con i numeri. All’inizio era composta da alcuni dipendenti di società di trading, ora è una grande multinazionale che ha uffici in Israele, Regno Unito, Australia e Cipro.

La portata rivoluzionaria di eToro non esclude la necessità di analizzarlo come si farebbe con qualsiasi altro broker. La prima parte dell’analisi passa per la valutazione delle licenze. Ebbene, eToro eccelle anche da questo punto di vista. In Europa è autorizzato dalla Cysec e dalla britannica FCA. Il broker inoltre opera nel pieno rispetto dalla MiFid, la normativa dell’Unione Europea per le attività finanziarie speculative. In Australia e nell’area asiatica è regolamentato dalla ASIC, la Australian Securities and Investments Commission. Negli Stati Uniti, infine, è autorizzato dalla CFTC,  la Commodity Futures Trading Commission.

I pregi di eToro

Oltre alla possibilità di investire in modalità copy trading, si segnalano numerosi altri pregi. In primo luogo, offre un software per il trading automatico, che è incorporato direttamente nella piattaforma. Secondariamente, propone un’offerta formativa eccellente, che si caratterizza per una qualità e una quantità di video tutorial e webinar più che soddisfacenti. E’ possibile, poi, scegliere tra numerose piattaforme.

Si segnala, a tal proposito, eToro Web Trader, che è la piattaforma per la gestione di portafoglio “all-in-one”. Offre la modalità “copy trader”, che consente di utilizzare strategie, tecniche e tattiche già adoperate dagli altri iscritti. L’interfaccia è molto intuitiva, l’offerta di info eccezionale: quotazioni in tempo reale, grafici, indicatori e molto altro.

Una seconda piattaforma è eToro Open Book, che si distingue per la possibilità di praticare il “social trading”. Tale modalità consiste nell’entrare in contatto con la community, un po’ come succede nei social network. E’ possibile, tra le altre cose, seguire i trader e ricevere notifiche ogni qualvolta realizzano un trade.

eToro Mobile Trader App, infine, è la piattaforma dedicata al trading mediante smartphone e tablet. E’ compatibile con di dispositivi Android e iOS. Propone tutte le funzioni dei conti precedenti, sebbene in una scala leggermente ridotte. L’ideale per chi vuole tradare 24 ore su 24 e non vuole perdere nemmeno una opportunità.

I contro di eToro

I difetti di eToro si contano sulle dita di una mano. Innanzitutto gli spread sono leggermente più alti della media. Ovviamente, dipende dalle coppie di valute, ma raramente si scende al di sotto dei 2 pip. Per quanto riguarda le coppie più importanti, come l’euro-dollaro, i pip salgono a 3. Lo spread sale vertiginosamente per le coppie meno tradate. Per scambiare valute esotiche è necessario “lasciare per strada” fino a 14 pip.

Va detto, a discolpa del broker, che la politica dei prezzi è comunque soddisfacente. Il deposito minimo è infatti di 500 dollari se effettuato mediante bonifico bancario e di soli 50 dollari se erogato mediante carte di credito, Paypal, Neteler, 1-Pay, Webmoney, Giropay e molti altri. Anzi, agire secondo questi canali poco convenzionali è consigliato in quanto i tempi di attivazione si accorciano di moltissimo (il bonifico richiede per esempio sette giorni lavorativi per essere processato).

Un difetto riguarda l’offerta di trading. Le coppie scambiabili, infatti, sono relativamente poche. Ad alcuni, ovviamente, non interessa tradare con i dollari neozelandesi o con le valute asiatiche… Ma tant’è: l’offerta risulta abbastanza carente rispetto a quella di altri broker.

Se chiudiamo un occhio su questi due difetti, eToro è uno dei broker migliori in circolazione. Sicuramente è l’unico punto di riferimento per chi vuole accedere a una dimensione “social” del trading, più basata sui rapporti interpersonale e per questo motivo davvero efficace.