Il trading automatico è un approccio sempre più apprezzato da parte dei trader di ogni ordine e grado, dai principianti ai grandi esperti. D’altronde, permette di usufruire di vantaggi evidenti, che riguardano sia la tecnica che la psicologia.

Ovviamente, non è tutto oro ciò che luccica, e anche il trading automatico presenta dei difetti, pone in essere alcuni rischi. L’unico modo per contenerli è conoscere bene l’approccio, e in particolare acquisire alcune informazioni preliminari, che permettono di impostare nel modo più efficace possibile la pratica del trading automatico.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica sul trading automatico ed elencando alcune “cose da sapere” prima di iniziare. 

Cos’è il trading automatico

Il trading automatico è esattamente ciò che il nome suggerisce. Ovvero, la pratica dell’investimento speculativo attraverso strumenti tecnologici, che permettono di automatizzare l’attività. Nella maggior parte dei casi, si tratta di expert advisor e di robot. Nella prima fattispecie, si parla di software che “consigliano”, ma non necessariamente eseguono gli ordini. Nella seconda fattispecie, i software eseguono gli ordini. 

Ciascun software è tarato su un trading system, ovvero un insieme di pratiche che disegna una strategia. Il trading system identifica in maniera automatica i segnali di entrata e di uscita, analizza il mercato secondo una impostazione specifica, decide persino le dimensioni dell’investimento. Può essere paragonato a un complesso di prassi e di regole che rendono la pratica del trading, per l’appunto, “automatica”. 

I software non fanno altro che concretizzare il trading system.

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4 cose da sapere prima di praticare il trading automatico

Una parte delle informazioni preliminari che ciascun aspirante “trader automatico” dovrebbe acquisire prima di iniziare riguarda proprio il trading system. Ad ogni modo, ecco un elenco esaustivo. 

  • Il trading system va (quasi) sempre adattato e personalizzato. Non esiste un trading system adatto a tutti. La questione non riguarda solo il dimensionamento delle posizioni, ovvero la quantità di denaro da investire trade dopo trade, ma proprio l’impostazione generale, obiettivi compresi. Dunque, il trading system, e di conseguenza anche i software di trading automatici vanno impostati prima di essere impiegati, sulla scorta delle proprie capacità, dei propri scopi e delle proprie risorse. 
  • Il trading system in alcuni casi è una gabbia molto rigida. D’altronde, stiamo parlando di un sistema di regole. Ciò significa che se il mercato verte in una condizione non prevista dal trading system, allora questo – e di conseguenza l’intera pratica del trading automatico – mostra la corda. Il segreto sta nel riconoscere quando il panorama “muta troppo” e prendere in mano la situazione, passando, per così dire, dal pilota automatico al pilota manuale.
  • Il trading automatico può essere affiancato da approcci discrezionali. Proprio per supplire a questi limiti, alcuni affiancano gli strumenti del trading automatico a strumenti più discrezionali. Ciò accade soprattutto quando si utilizzano gli Expert Advisor. 
  • Il trading automatico presenta dei vantaggi e degli svantaggi. Come tutti gli approcci al trading, anche quello automatico presenta dei pro e dei contro. La questione è abbastanza complessa, dunque è bene dedicarle uno spazio apposito. 

Pro e contro del trading automatico

Dunque, quali sono i vantaggi e gli svantaggi del trading automatico? Ovviamente, ciascun trader risponderà a questa domanda in modo non del tutto identico, in quanto “viziato” dalla sua esperienza personale. Tuttavia, alcuni elementi sono per loro stessa natura oggettivi.

Iniziamo dai vantaggi.

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  • Ti permette di coprire il mercato 24 ore su 24. E’ evidente, il software non si stanca, il trader sì. Dunque, quando a praticare operativamente l’attività di investimento è un software, allora è possibile coprire il mercato a tempo indeterminato, no stop. 
  • Alleggerisce la componente psicologica. Le pressioni, lo stress, giungono soprattutto nella fase operativa, quella in cui materialmente si ordinano i trade. Ma se questa fase è coperta interamente dai software, appare evidente come la componente psicologica venga in qualche modo messa in condizione di non nuocere. Probabilmente, è questo il più grande vantaggio del trading automatico.
  • Mette al bando bias e pregiudizi. In virtù dell’ancoraggio rigido a un trading system, il trader non può materialmente compromettere l’attività di investimento con bias, pregiudizi, false credenze. Insomma, il trading automatico non è esattamente un trading “scientifico”, ma poco ci manca. 

Questi, invece, sono gli svantaggi.

  • Non sempre è facile da personalizzare. Alcuni trading system sono molto complessi, anzi devono esserlo. Ne consegue che personalizzarli – operazione che come abbiamo visto è necessario – non sempre è facile. Anzi, è necessario mettersi di impegno. 
  • Il controllo non è sempre efficace. I software vanno per la loro strada, seguono il trading system per il quale sono stati progettati. Eppure, come abbiamo visto, a volte è necessario assumere un pieno controllo. Il problema è che spesso ci si assuefa di questa situazione, dunque è psicologicamente complicato tornare a stringere lo scettro del comando.

Dunque, vale la pena praticare il trading automatico? Di certo, può essere preso in considerazione. A patto, come abbiamo già specificato, di conoscerlo a fondo, di essere consapevole dei pregi e dei difetti, delle opportunità che pone in essere e delle derive verso cui può trasportare.