Come studiare trading online e diventare un professionista? Se lo chiede chi si è approcciato da poco al mondo degli investimenti speculativi ma necessita ancora di formazione.

In realtà rispondere a questa domanda è meno semplice di quanto si possa immaginare, anche perché il percorso formativo può essere estremamente variegato.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica dei “bisogni formativi” dell’aspirante trader e offrendo qualche consiglio pratico.

Il problema principale di chi vuole studiare trading online

Chi vuole studiare trading online, magari nella speranza di diventare un professionista e fare dell’investimento speculativo una fonte di reddito, si scontra con un problema di fondo.

Non esistono percorsi ufficiali per diventare trader online.

Certo, alcune facoltà universitarie propongono di tanto in tanto dei moduli riguardanti il mondo degli investimenti, ma si tratta di poca cosa, almeno rispetto al reale fabbisogno formativo degli aspiranti investitori speculativi.

Dunque è necessario fare riferimento a percorsi non ufficiali, a formatori non formalmente riconosciuti, che hanno dalla loro – nella migliore delle ipotesi – l’autorità che deriva dall’esperienza. Non di rado, tali percorsi sono orchestrati direttamente dai broker, che hanno tutto l’interesse a introdurre nuove persone nel mondo del trading.

Da qui, il proverbiale disorientamento che coglie chi vuole studiare trading online. E’ necessario farsi spazio tra corsi, materiali didattici, percorsi più o meno strutturati. Serve una bussola, ed è quella che cercheremo di dare in questa breve ma esaustiva guida. Una bussola composta dalla lista di competenze da maturare e da qualche consiglio utile.

Trading online, le competenze necessarie

Il primo punto da dirimere riguarda dunque le competenze. Qual è il set di competenze necessario per diventare trader professionista o, come minimo, per poter avviare un’attività di investimento degna di questo nome?

Tale “bagaglio” comprende ovviamente la padronanza degli strumenti informatici effettivamente necessari all’attività di trading, come per esempio le piattaforme (MetaTrader 4 è solo una di queste).

Una competenza necessaria, anzi vitale, è la comprensione dei meccanismi di funzionamento degli strumenti finanziari, ovvero dei beni che vengono scambiati. Con questa espressione si intendono le dinamiche di formazione del prezzo, le dinamiche di reazione agli eventi intra ed extra mercato.

Stesso discorso per la conoscenza dell’analisi tecnica e fondamentale, che comprende la lettura e l’interpretazione dei dati finalizzata a raccogliere evidenze utili alla composizione dei trade.

Infine, è necessario conoscere le principali tecniche operative e strategiche, ovvero tutte quelle azioni che consentono di modulare l’investimento in base ai propri obiettivi di money e risk management. Questa competenza, per inciso, comprende la capacità di elaborare o modificare alla bisogna un piano di trading.

Qualche consiglio per studiare trading online e diventare professionista

Di seguito presentiamo alcuni consigli utili per studiare trading online, ovvero per acquisire in un tempo relativamente breve le competenze che abbiamo appena descritto.

Valutare i corsi con metodo

Il percorso formativo può essere caratterizzato dallo studio di corsi online. Esistono svariate tipologie di corso: alcuni sono preregistrati, altri sono in live streaming; alcuni sono interattivi altri sono modulati secondo i principi classici (comunicazione uno-a-molti).

I corsi dovrebbero tuttavia rispettare alcuni requisiti, se il loro scopo è trasformare un aspirante trader in un trader vero e proprio. In breve devono essere…

  • Completi, ovvero toccare tutti gli aspetti dell’attività di trading, psicologia compresa.
  • Chiari, già a partire dalla proposta e dalle landing che li sponsorizzano. Lo studente deve essere pienamente consapevole di cosa studierà.
  • Autorevoli, ovvero gestiti o come minimo supervisionati da trader di fama perlomeno nazionale, che abbiano alle spalle un’esperienza comprovata.
  • Interattivi. Ciò significa che i corsi devono prevedere come minimo lunghe sessioni di domande e risposta. Inoltre, se possibile, dovrebbero contenere delle sessioni di pratica, in cui l’aspirante trader viene messo alla prova.

Non disdegnare i manuali

Ancora oggi, in piena epoca digitale, i manuali rappresentano una risorsa fondamentale per chi vuole studiare trading online. La verità è che solo i libri di testo riescono ad esprimere una profondità tale da impartire un numero di nozioni sufficienti. Ovviamente, mancano di praticità, ma questo è solo il rovescio di una medaglia che va comunque messa al collo.

Su quali manuali studiare? Il consiglio è di puntare innanzitutto sui classici, che poi sono redatti dai grandi trader che hanno fatto la storia. Qui trovate una lista esaustiva. Badate bene: in buona parte dei casi sono in inglese!

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Fare pratica con le demo

La teoria è garantita dai libri, una certa dose di pratica è garantita dai corsi. Tuttavia, non basta. E’ necessario sporcarsi le mani, per comprendere i meccanismi che stanno dietro all’investimento speculativo. Di norma, questo significa rischiare fin da subito. Per fortuna, esistono strumenti che consentono di fare pratica senza correre alcun rischio: i conti demo.

Sono conti che operano nel mercato reale, ma in modalità “simulazione”. In buona sostanza, gli ordini non vengono veramente eseguiti e il denaro a disposizione è finto.

Buona parte dei Broker mette a disposizione i conti demo, sebbene a condizioni diverse. Alcuni pongono un limite temporale superato il quale è necessario procedere con l’apertura del conto reale; altri ancora impongono un’apertura preventiva del conto reale. Fatto sta che si rivelano quasi sempre strumenti utili, se non addirittura necessari.

Non imporsi scadenze

Sia chiaro, un timing è necessario sempre e comunque. Elaborare un piano di studio, un vero e proprio calendario, è fondamentale per garantire a se stessi una buona autodisciplina. Tuttavia, non dev’essere un vincolo. Soprattutto, non deve risolversi in un esordio prematuro nel mercato reale.

Insomma, iniziate a investire solo quando vi sentite preparati, solo quando reputate di aver acquisito le competenze necessarie.

Questo ragionamento apre le porte alla questione del “tempo”. Quanto tempo è necessario per formarsi? Dipende da persona e persona, dalla capacità di studio del singolo e del suo background. Nella migliore delle ipotesi, si parla di mesi. Dunque, non abbiate fretta.