Il Forex Trading affascina. Lo fa anche grazie alle campagne pubblicitarie, spesso aggressive, dei broker. Essi a volte presentano questa attività come una occasione per dare una svolta alla propria vita. Fino a quando vengono comunicati anche i rischi connessi (che sono tanti) è tutto legittimo, sia chiaro.

Tuttavia, spesso a tale fascinazione si associa una grande incertezza, derivante dalle scarse conoscenze manifestate da chi si approccia per la prima volta.

Questo articolo ha lo scopo di dissipare l’incertezza dei principianti “assoluti”, proponendo la risposta alle domande più basilari, riunite in un unico spazio a uso e consumo di chi, da assoluto profano, vorrebbe intraprendere una carriera nel Forex Trading.

Che cos’è il Forex Trading

Partiamo proprio dalle basi. Si fa un gran parlare del Forex Trading, ma raramente si fornisce una definizione chiara e asciutta. La si da infatti per scontata. Possiamo definire il Forex Trading come un’attività di investimento speculativo in cui l’oggetto degli scambi, ovvero delle vendite e degli acquisti, è rappresentato dalle valute. Esse, in questo caso, vengono considerate come un qualsiasi altro bene. Tutto ciò è possibile in quanto ciascuna valuta non ha un valore intrinseco, bensì un valore che dipende dalle cose che con essa possono essere acquistate, altre valute comprese.

Per tale motivo, le valute vengono commerciate in coppie. Se si acquista EUR/USD, in gergo “andare long” vuol dire che si stanno acquistando euro in cambio di dollari.

Quali sono gli orari del Forex Trading

Ufficialmente, il Forex Trading è “aperto” ventiquattro ore su ventiquattro, cinque giorni su sette. Il mercato, dunque, osserva la chiusura solo ed esclusivamente nei weekend. La verità “vera”, però, è un’altra. Certo, è possibile scambiare qualsiasi valuta a tutte le ore del giorno e della notte, ma ciò non significa che convenga sempre farlo. In alcune fasce orarie, infatti, il mercato è “quasi” deserto e quindi i rischi si fanno più elevati. Per di più, non esiste una fascia “unica” in cui la partecipazione è bassa. Dipende, infatti, dalla valuta che si intende scambiare.

Ad ogni modo, i maggiori scambi si verificano nel primo pomeriggio. La questione è abbastanza complicata, quindi vi consigliamo di leggere il nostro articolo sugli orari nel Forex, se ne volete sapere di più.

Tutti possono fare Forex Trading?

La risposta è sì, ma è un sì “con riserva”. In linea di massima chiunque può maturare il bagaglio tecnico necessario a fare una buona carriera. Ciò non significa, però, che il cammino sia in discesa. Anzi, è irto e pieno di rischi. E più il background è povero, più la questione si complica. Dunque, il consiglio è di approcciarvi al Forex Trading solo dopo aver maturato conoscenze economiche e finanziarie di base.

Ovviamente, in tutto ciò è avvantaggiato chi, per un motivo o per un altro, ha già studiato queste materie.

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Poi, occorre intendersi su cosa voglia dire “approcciarsi al Forex Trading”: non significa iniziare a tradare, bensì iniziare a studiare per poi, un giorno, esordire nel mercato.

Come posso iniziare a Forex Trading

In parte abbiamo già risposto. Per iniziare a fare trading, e specificatamente nel Forex, occorre studiare molto. Per formare delle basi generali e poi, molto banalmente, per fare un trading che sia almeno potenzialmente profittevole.

Dal punto di vista meramente tecnico, la cosa è comunque molto semplice. Dovete rivolgervi a un broker, aprire un conto presso di questo, versare una somma – nota come deposito iniziale – e potete iniziare a fare trading. La procedura di apertura del conto può essere più o meno lunga, soprattutto nella fase di identificazione (es. invio di documenti) ma è tutto molto intuitivo.

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Quanto conta la fortuna nel Forex Trading?

Questa domanda ha a che fare con la mitologia che ruota attorno al concetto di trading, e soprattutto di Forex Trading. I media, anche quando fanno semplice intrattenimento, propagandano spesso una figura di trader che non esiste in natura, o che comunque è sempre destinato al fallimento.

Ovvero il trading creativo, che riscuote successo – anche e soprattutto finanziario – in virtù del suo intuito e del suo coraggio. Anzi, della sua fortuna.

Ebbene, il concetto di fortuna non ha cittadinanza nel Forex Trading. Si tratta di studiare, di analizzare il mercato e di trovare la strada più adatta per generare un utile. La fortuna non c’entra, c’entrano solo le capacità tecniche, di analisi e il duro lavoro.

Come faccio a prevedere il prezzo?

Se lo chiedono in molti, anche tra i non principianti. Purtroppo, si tratta di una domanda destinata a rimanere senza risposta. Infatti, il prezzo semplicemente non si può prevedere, non in maniera esatta almeno. E’ possibile però prevederne la direzione, il periodo di permanenza all’interno di un trend etc.

A rigor di logica, però, non si tratta di prevedere. Bensì di ricavare una evidenza futuro da una evidenza del presente, per giunta a un livello che è semplicemente statistico. Per fare tutto ciò occorre praticare alcune discipline, tra cui l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale.

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Posso fare trading anche se ho poco capitale?

La risposta è sì. D’altronde il vero cambiamento degli ultimi anni riguarda proprio l’apertura ai profani, ai non professionisti del trading, che appunto spesso non partono da un capitale significativo. Tale cambiamento è stato ispirato da una scelta strategica dei broker cosiddetti retail (ossia che fanno riferimento agli investitori comuni): ovvero abbassare l’entry level. Il ché, molto banalmente, significa abbassare il deposito minimo iniziale.

La maggior parte dei trader impongono un deposito minimo iniziale di poche centinaia di euro, alcuni ne richiedono uno addirittura più basso.

Qual è la piattaforma migliore per fare Forex Trading?

Il discorso qui è complesso, in quanto una risposta unica e valida per tutti non c’è. Dipende dal proprio bagaglio tecnico, dal proprio stile di trading. Per iniziare, però, è utile fare riferimento alle piattaforme classiche, ovvero quelle più utilizzate. Se non altro perché buona parte dei tutorial sono organizzate a partire da essi. Queste piattaforme fanno tutte riferimento alla classe dei MetaTrader. La piattaforma più utilizzata è comunque MetaTrader 4 o MetaTrader 4.

Qual è il broker migliore per fare Forex Trading?

Anche qui, proprio come per le piattaforme, il discorso è veramente complesso. Anche perché l’offerta è veramente sterminata. E’ valido comunque un consiglio: anche se in alcuni casi possono sembrare anti-economici, scegliete solo broker certificati e autorizzati dagli enti regolatori quali la Cysec, la FCA, la FSA etc. Potete individuare la licenza in calce ai siti ufficiali.

Se siete alla ricerca di un buon broker, date comunque un’occhiata a questa lista.

Qual è la coppia migliore per guadagnare?

Siamo arrivati alle domande tecniche, che purtroppo non hanno una risposta unica e valida per tutte le situazioni. Anche qui, dipende dal vostro stile di trader. Ovvero dalla vostra tendenza a preferire coppie volatili piuttosto che coppie con meno liquidità. Se fate parte della maggioranza, ovvero cercate coppie afferenti alla seconda categoria, vanno bene tutte le coppie che hanno al loro interno almeno una major: euro, dollaro, sterlina e franco svizzero.

Il consiglio, comunque, è di non andare di palo in frasca, bensì di scegliere una coppia e specializzarvi in essa.

Che cos’è l’analisi tecnica?

L’analisi tecnica è una pratica che permette di ricavare evidenze circa il futuro prossimo o meno prossimo di un asset, in questo caso di una coppia di valute. E’ quanto di più vicino ci sia alla “palla di vetro” per quanto, come abbiamo detto in precedenza, il concetto di “previsione” sia abbastanza fuori luogo nel trading.

L’analisi tecnica è molto complicata. Per iniziare è sufficiente conoscerne il meccanismo di fondo: il mercato tende a ripetere se stesso, dunque i suoi movimenti sono suscettibili di modellizzazioni. Seguendo questo modelli, a partire da una evidenza del presente è possibile capire come si comporterà il prezzo in futuro. Per saperne di più vi consigliamo di leggere questa guida all’analisi tecnica.

Che cos’è l’analisi fondamentale?

L’analisi fondamentale è complementare all’analisi tecnica. Il meccanismo di fondo è il medesimo. Tuttavia, anziché basarsi sulle evidenze di mercato, ossia sui movimenti di prezzo, si basa sulle evidenze “extramercato”, ossia su tutto ciò che accade in economia, in politica etc. e che può in qualche modo influenza il mercato. Per fare l’analisi fondamentale occorre studiare alcuni eventi, soprattutto quelli che si ripetono in modo ciclico (es. la pubblicazione di dati macro-economici). Questi prendono il nome di “market mover”.

L’analisi tecnica, anche se prevede un lavoro sui numeri meno intenso è più difficile dell’analisi tecnica in quanto richiede capacità di interpretazione notevoli.

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Che cos’è il Money Management?

Il Money Management è una pratica il cui scopo è limitare in maniera scientifica le perdite di capitale. In maniera scientifica significa utilizzando alcuni strumenti che consentono di prevedere grosso modo, e con un certo margine di errore, a quali rischi si espone il trader aprendo questa o quella posizione.

Il Money Management è una pratica fondamentale. Tutti i trader dovrebbero farne quotidiano uso. Chi non lo fa, è destinato a perdere o, almeno, a vivere male l’attività di trading. Chi fa Money Management, infatti, oltre a godere di una protezione solida, fa trading in modo più rilassato ed è oggetto di una minore dose di stress.

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Che cos’è lo stop loss?

Con questa domanda entriamo veramente nel tecnico. Lo Stop loss è il livello di prezzo raggiunto il quale l’ordine si chiude automaticamente e si realizza l’uscita dal mercato. E’ una sorta di livello di chiusura automatica. Esso è uno degli strumenti più efficaci del money e del risk management, ossia delle pratiche che consentono di controllare o di monitorare sia il rischio che la perdita di capitale.

Lo Stop Loss funziona perché forza l’uscita quando, tecnicamente e quasi scientificamente, una posizione in perdita non può più essere recuperata. E’ quindi una risorsa per limitare le perdite. Ne abbiamo abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo.

Che cos’è la leva finanziaria?

La leva finanziaria è uno strumento che è sia vincente che pericoloso. In alcuni casi è pericolosissimo. In buona sostanza, consente di aprire posizioni molto più grandi di quanto non lo permette il proprio capitale attuale. Se per esempio si utilizza una leva 1:10, impegnando 100 euro si farà trading come se si impegnassero 1000 euro. I guadagni in senso assoluto aumentano. Purtroppo, anche le perdite. Per questo motivo, molti broker dispongono di “sistemi di sicurezza” che si attivano quando il trader a margine (questo il nome ufficiale) rischia di fare andare in rosso il conto.

Ad ogni modo, la leva ideale va da 1:10 a 1:50. In ogni caso, le autorità europee ne hanno limitato l’utilizzo con alcune normative molto recenti.