Lo Stop Loss è uno strumento fondamentale per qualsiasi trader, l’espressione più concreta della disciplina nota come Risk Management. Lo Stop Loss è il prezzo raggiunto il quale il trade si chiude in automatico. E’ essenzialmente uno strumento di conservazione, che viene in aiuto quando il mercato non sta reagendo come auspicato. Serve, in estrema sintesi, a ridurre le perdite.

Come si individua lo Stop Loss? Come si individua, in estrema sintesi, il livello di prezzo che deve ricoprire questo importante ruolo? I metodi sono due, i quali possono essere utilizzati in maniera alternativa.

Lo Stop Loss si può ricavare a partire dalle proprie necessità di tipo economico. In questo caso si segue la “via del Money Management“. Se lo scopo dello Stop Loss è evitare che le perdite siano insostenibili, allora è possibile stabilire quale sia la massima perdita tollerabile (che cambia da trader a trader) e tradurla in pip. A questo punto, si aggiungo o diminuiscono i pip al prezzo corrente e si rintraccia così il livello di prezzo che deve fungere da stop.

Lo Stop Loss si può ricavare con un secondo metodo il quale, a dire il vero, è più diffuso. Tale metodo procede da una semplice verità: un trade deve essere chiuso non solo quando ha prodotto perdite poco sostenibili, ma anche quando, essendo in perdita, è poco probabile che si riprenda. Insomma, in questo caso lo Stop Loss deve corrispondere al livello di prezzo raggiunto il quale è difficile che il mercato inverta la rotta in tempi brevi. Il riferimento è ai supporti e alle resistenze.

Lo Stop Loss deve coincidere con il supporto quando la posizione è long, ossia in acquisto; deve coincidere con la resistenza quando la posizione è short, ossia in vendita.

Non rimane che scoprire come si individuano i supporti e le resistenze. Le tecniche sono numerose, alcune delle quali complicate. Il metodo che coniuga meglio velocità e affidabilità è quello dei minimi e dei massimi. Molto banalmente, un primo supporto coincide con i minimi di sessione mentre un secondo supporto coincide con i minimi settimanali. Analogamente, una prima resistenza coincide con i massimi di sessione mentre una seconda resistenza coincide con i massimi della settimana.

In questo modo, è sufficiente dare uno sguardo al grafico per capire dove posizionare il proprio Stop Loss e tradare con il massimo possibile di serenità.