Vuoi iniziare a fare Forex Trading da casa? La cattiva notizia è che… Devi studiare. Non è certo un gioco da ragazzi, il trading delle valute. La buona notizia è che, al netto dello studio, si tratta di un’attività alla portata di tutti, che tutti potenzialmente possono praticare con profitto. In questo articolo, cercando di partire da zero, proprio da zero, ti illustreremo i rudimenti (e anche qualche dettaglio) del Forex Trading da casa, offriremo consigli per non incappare negli errori più comuni ed elencheremo le tappe fondamentali per diventare un efficiente Forex trader.

Che cos’è il Forex

Forex è la forma contratta,  o “crasi” se preferite, di Foreign Exchange Market. E’, infatti, il mercato nel quale si vendono e si acquistano valute. La sua particolarità consiste nel fatto che le valute vengono considerate come un qualsiasi altro bene. Così come potete commerciare in case, automobili o qualsiasi altro genere di bene, potete commerciare in valute. Ovviamente, le valute si acquistano con altre valute, sicché esse si trovano in coppie. Se per esempio volete acquistare dei dollari pagando in euro, dovrete fare riferimento alla coppia euro-dollaro, nota come EUR/USD. Il meccanismo non è molto dissimile da quello che vi consente, una volta giunti in terra straniera, di convertire il denaro nella moneta locale. Ovviamente, in questo caso c’è una grande differenza: nel Forex lo si fa con volumi alti e, soprattutto, per produrre profitto.

Come si produce profitto nel Forex Trading? E’ molto semplice: con il surplus. Per esempio, se acquistate oggi dei dollari pagando in euro, e domani il tasso di cambio euro-dollaro cambia a beneficio del dollaro, una volta che riconvertirete il vostro “gruzzoletto” americano in euro, ci avrete guadagnato.

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Detta così, è vero, sembra molto semplice. E’ solo il meccanismo a essere semplice. Guadagnare, in realtà, è piuttosto difficile. Il motivo di ciò risiede nel fatto che il mercato delle valute è volatile, ossia il valore delle monete, e quindi la quotazione delle coppie, cambia in continuazione e lo fa in un modo che sembra imprevedibile. Attenzione, “sembra”: esistono strumenti che, con un certo grado di approssimazione consentono di capire in anticipo la direzione dei prezzi, se non addirittura la loro entità. Questi strumenti analizzano tutti i fattori in gioco, che sono sia interni al mercato che esterni, e formano le discipline dell’analisi tecnica e dell’analisi fondamentale.

Il mercato del Forex è uno tra i più frequentati al mondo per tutta una serie di motivi. In primo luogo, è facilmente accessibile. I catalizzatori dell’accesso sono i cosiddetti broker, ossia delle società che mettono a disposizione delle piattaforme dall’interfaccia comprensibile e curano l’esecuzione degli ordini di acquisto e di vendite, così come questi vengono decisi dai trader-utenti.

Secondariamente, il mercato del Forex non chiude “quasi mai”. E’ aperto infatti 24 ore su 24, 5 giorni su 7. Ciò significa che più o meno in qualsiasi momento è possibile investire e guadagnare.

Infine, è il mercato più liquido del mondo, ossia quello in cui gira la quantità di denaro più significativa. Giusto per dare un’idea, si pensi al “volume” generato dalla coppia EUR/USD: 3.000 miliardi di dollari al giorni, più dell’interno debito pubblico italiano.

La terminologia del Forex

E’ impossibile, in un solo articolo, offrire un glossario completo del Forex. Tuttavia, possiamo elencare i termini più importanti, quelli che anche il principiante più imberbe è chiamato a conoscere. Se non conoscete anche solo uno dei termini che seguono, il consiglio è di posticipare (a data lontana) il vostro esordio nel mercato.

Tasso di cambio. E’ il rapporto tra le valute. Per esempio se il tasso di cambio EUR/USD è all’1.170 ciò significa che sono necessari 1,170 dollari per comprare 1 euro.

Coppia. EUR/USD è una coppia, GBP/EUR è una coppia. Ad ogni valuta corrisponde un abbreviazione (EUR per euro, USD per dollaro, GBP per sterlina, JPY per yen etc.).

Pip. E’ l’unità di misura più piccola del Forex. Quando il tasso di cambio… Cambia, non può farlo a un ritmo inferiore al pip. Per esempio, l’EUR/USD può passare da 1.170 a 1.701.

Broker. E’ la società che offre il servizio di intermediazione. Oltre a offrire una piattaforma dal quale emettere gli ordini, guardare e studiare grafici e molto altro, esegue materialmente gli ordini.

Bid, Ask, Spread. Il concetto è un po’ complicato. I broker cosiddetti market mover, oltre a consentire l’esecuzione degli ordini, lo “coprono”: se dall’altro lato non c’è una controparte pronta (es. state vendendo ma non c’è nessuno che acquista) è il broker stesso a interpretarlo. In questo caso, si segnala una differenza tra prezzo reale (Ask) e prezzo imposto dal broker (Bid). Può sembrare una fregatura ma non lo è: la differenza, detta Spread, è di fatti il legittimo guadagno del broker, che in genere – infatti – non chiede commissioni. Ad ogni modo, lo Spread è sempre dichiarato dal broker.

Long. Andare “long” su una coppia, per esempio EUR/USD, vuol dire acquistare euro e vendere dollari.

Short. Andare “short” su una coppia, per esempio EUR/USD, vuol dire acquistare dollari e vendere euro.

Lotto. E’ il minimo investimento che un trader può realizzare. In genere, esistono dei sottomultipli da 0.10 e 0.01. Il lotto standard è di 100.000 unità di valuta, ma con i sottomultipli (rispettivamente mini-lotti e micro-lotti) si scende a 10.000 e 1.000.

Leva. Fortunatamente, non siete costretti a impegnare almeno 1.000 euro alla volta. Esiste la leva, ossia un motiplicatore che consente di investire come se aveste molto più capitale. Per esempio, se utilizzate una leva di 10:1, investendo 100 euro potrete produrre gli effetti di un investimento con 1.000 euro.

Piattaforma. E’ il software, spesso sottforma di broker, che consente agli utenti di fare trading. Spesso è realizzato direttamente dal broker, molto più frequentemente è appannaggio di terzi. La piattaforma più famosa è MetaTrader 4.

Calendario Economico. E’ la lista degli eventi economici in programma, nello specifico eventi in grado di influenzare i tassi di cambio.

Market Mover. Con questo termine si indicano proprio gli eventi in grado di influenzare il tasso di cambio.

Analisi tecnica. E’ la pratica che consente di anticipare il mercato (prezzo e direzione) attraverso lo studio del grafico.

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Analisi fondamentale. E’ la pratica che consente di anticipare il mercato (prezzo e direzione) attraverso lo studio degli eventi economici (ossia dei market mover).

Come iniziare a fare Forex: una to do list

Di seguito, le tappe che dovrebbero portarvi dallo status di principiante assoluto a quello di trader (per quanto inesperto… La strada per il guadagno è lunga, molto lunga!).

Studio teorico. Il Forex Trading è un’attività complessa, perché molto complessi sono il mercato e le sue dinamiche. Prima di tutto, quindi, occorre fare un percorso di studio teorico. Purtroppo non esistono università del Forex, ma almeno il materiale non manca: libri, e-book, corsi online, persino blog e forum. Tutto è utile, se partire da zero.

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Scelta del broker. Il primo passaggio, una volta che avete compreso come funziona il Forex, è scegliere il broker. Puntate, almeno inizialmente, ai nomi più famosi. Badate, però, che un buon broker deve essere onesto, poco costoso e offrire un servizio di assistenza almeno sufficiente.

Pratica. Potete fare pratica senza rischiare di perdere il proprio capitale. Lo strumento è l’account demo, che vi consente di fare trading nel mercato denaro ma con soldi finti. Quasi tutti i broker offrono un account demo.

Elaborazione di una strategia. E’ la parte più difficile. Prima di impegnare il capitale dovete essere sicuri di cosa andrete a fare. Dovete aver deciso su quali coppie lavorare, che tipo di analisi tecnica o fondamentale praticare, che quantità di denaro spendere per singolo ordine e così via.