La prima prevede un percorso di studio ben strutturato, dalle basi alle strategie più avanzate, con un periodo di tutoring di alcuni mesi accanto a un trader di successo per conoscere i migliori momenti per fare trading, controllare gli stati d’animo e applicare strategie efficaci. In questo caso, il trader investe su se stesso attraverso una formazione che si spera sia di qualità per poi mettere in pratica le conoscenze acquisite attraverso l’operatività con denaro reale sul mercato. L’altra possibilità per il trader è quella di seguire dei segnali operativi, sia come strategia primaria sia come strategia complementare (anche per scopi didattici).

Sul web sono presenti numerosi servizi (la maggior parte a pagamento) che offrono l’opportunità di “copiare” strategie di trading sul Forex nell’intraday, sotto forma di report, sms, e-mail e così via. I migliori servizi sono certamente quelli che, accanto alle strategie long/short già pronte, offrono un’analisi molto dettagliata dei tassi di cambio in watchlist, spiegando il modus operandi utilizzato per giungere all’implementazione di una determinata strategia.

In ogni caso, l’ideale è sempre testare inizialmente le strategie su un conto demo oppure su un conto con denaro reale utilizzando esclusivamente i micro-lotti. In questa fase sarà possibile organizzarsi dal punto di vista del risk management facendo coincidere l’ampiezza media degli stop loss utilizzati con il proprio livello di tolleranza al rischio, in modo tale da procedere con un corretto dosaggio del capitale di ingresso. E’ fondamentale che le strategie fornite non siano ambigue o comunque poco chiare. E’ necessario che siano sempre ben specificati il livello di ingresso, lo stop loss e il target. Chi segue le indicazioni non deve sforzarsi a capire come impostare la strategia nella propria piattaforma di trading, semmai può diventare utile ai fini didattici comprendere il processo decisionale del fornitore dei segnali. E’ essenziale considerare poi la redditività nel lungo periodo.

Molti trader abbandonano servizi vincenti dopo una piccola striscia negativa di operazioni, dimenticando che è impossibile ottenere segnali positivi nella totalità dei casi. Il trader dovrà valutare il modo in cui vengono gestiti i segnali da un punto di vista statistico: rapporto rischio/rendimento dei trades consigliati, vincita media, perdita media, massimo drawdown, stop loss medio in numero di pip e così via.

Infine, è sempre meglio affidarsi a trader con buone referenze piuttosto che fornitori di segnali che non potremmo mai conoscere fisicamente o ascoltarne il tono di voce. Ci sono molti ottimi trader professionisti che offrono segnali operativi a pagamento a prezzi mensili contenuti e con i quali è anche possibile avere continui contatti telefonici, via e-mail o su Skype. Si tratta di un ottimo modo per “sbirciare” nell’operatività quotidiana di questi trader esperti e catturare alcuni piccoli segreti, in grado di facilitare il processo di crescita e di apprendimento.