Nella giornata del 9 giugno gli addetti ai lavori saranno molto attenti alla riunione della BCE ed alla conferenza stampa della Presidente Lagarde. Quali saranno le novità sulle azioni della Banca Centrale Europea per contrastare l’inflazione galoppante nel Vecchio continente? Sicuramente l’ente comunitario porrà fine all’acquisto di titoli obbligazionari e l’intenzione di aumentare i tassi è palpabile, in quanto l’inflazione deve essere contenuta con i mezzi a disposizione. Purtroppo la questione dei tassi è al centro dell’attenzione per via dei debiti pubblici più alti, come in Italia. Il possibile aumento del costo del denaro potrebbe danneggiare seriamente il nostro Paese. La BCE come proseguirà il suo operato?

BCE, Come Agirà Christine Lagarde All’attuale Scenario Economico

Le azioni della BCE e le parole della Lagarde saranno concentrate sul termine degli acquisti obbligazionari e sul rialzo dei tassi a luglio, il quale non avveniva da luglio 2011. Il massimo esponente della BCE ha affermato in precedenti interviste che il tasso sui depositi del -0,50% dovrebbe ritornare allo 0% per settembre. Inoltre si rafforza l’intenzione dei politici di reinvestire tutte le risorse ottenute dalle obbligazioni per sostenere le economie più fragili.

Molti sono gli scenari che gli esperti del mercato fanno sull’operato della BCE e sulle parole di Christine Lagarde. I governatori delle banche centrali di Olanda, Austria, Lettonia e Slovacchia hanno detto che potrebbe essere possibile vedere un aumento di 50 punti base (pb). Gli esperti di Bank of America stimano un aumento di mezzo punto e luglio e settembre, con successivi aumenti di 0,25 pb ciascuno verso la fine dell’anno.

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I Debiti Pubblici Al Centro Delle Preoccupazioni Della Lagarde

Della riunione della BCE saranno ascoltate le parole della Lagarde sulle conseguenze legate all’innalzamento dei tassi sui debiti pubblici e sulla ripresa dell’Eurozona. Per quanto riguarda i debiti pubblici, un aumento dei tassi si traduce in maggiori oneri finanziari che gli Stati devono corrispondere agli investitori. Questo scenario potrebbe minare la ripresa già debole degli Stati più indebitati, compresa l’Italia. Comunque la BCE si mostra pronta ad utilizzare nuovi strumenti per fronteggiare l’inflazione che sta distruggendo potere d’acquisto per i consumatori.

Anche l’euro, o meglio la sua debolezza a livello intercontinentale, è al centro delle discussioni della BCE. La debolezza della Moneta Unica può minacciare seriamente l’azione di incanalare l’inflazione verso l’obiettivo del 2%, stabilito nello statuto della BCE. I proventi derivanti dalle obbligazioni che la BCE ha in pancia possono essere utilizzati come risorse per fronteggiare vari allargamenti degli spread sui titoli di Stato.

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