Non tutti sono speculatori. Anzi, la stragrande maggioranza delle persone mette al primo posto la sicurezza del capitale e solo dopo il rendimento. E’ questa, tra le altre cose, la logica che sta dietro all’investimento del lungo periodo. Ecco, investire a lungo termine sì, ma dove? Ecco qualche consiglio utile.

Gli strumenti per investire a lungo termine

E’ ovvio che se l’obiettivo è conservare il proprio capitale e, se possibile, farlo fruttare con rendimenti decenti, è bene rivolgersi a quei prodotti che fanno della sicurezza il proprio tratto distintivo.

BTP. Un evergreen. I titoli di stato decennali rappresentano una delle soluzioni migliori, a prescindere dalle incertezze degli ultimi anni, frutto più del panico che di un rischio reale. Anche nei momenti di maggiore tranquillità, i rendimenti sono soddisfacenti, quasi sempre superiori al 1,5% lordo.

Buoni Fruttiferi Postali. Anche questi sono strumenti scolpiti saldamente nell’immaginario collettivo degli italiani. Anzi, I BFP sono per eccellenza il prodotto di investimento per il lungo termine, se non addirittura lunghissimo. Sono gli strumenti , per esempio, che i padri e i nonni regalano ai nipotini quando sono ancora in fasce o molto piccoli. Alcune recenti offerte, poi, garantiscono un rendimento discreto, in grado di raggiungere a regime i 2% annui.

Conti deposito. Questi strumenti hanno un orizzonte temporale un filino sopra la soglia del “lungo termine”. In genere, infatti, vengono sottoscritti con una scadenza a due anni. Il loro pregio sta nella possibilità di prelevare il denaro, soprattutto se fanno riferimento alla tipologia “libera”. Il rendimento è quasi sempre inferiore al 2%, molto più spesso dell’1,20-1,50%.

Gli asset sui quali investire

Ok, questi sono gli strumenti per investire a lungo termine. Ma se si volesse fare affidamento sugli asset piuttosto che sui prodotti?

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L’analisi in questo caso deve essere molto approfondita. E’ possibile però individuare alcune linee guide. In breve, un asset per investire a lungo termine deve possedere i seguenti requisiti:

  • ROE di almeno il 15% negli ultimi anni
  • Fare riferimento (es. le azioni, le obbligazioni) ad aziende con una favorevole situazione debitoria, che quindi hanno pochi debiti.
  • Fare riferimento ad aziende che spendono molto in ricerca. Il motivo? Statisticamente, infatti, sono quelle che realizzano nel tempo gli utili più alti.
  • Considerare asset di aziende ben posizionate sul mercato. Se l’obiettivo è investire a lungo termine, è bene fare affidamento su marchi solido, piuttosto che rincorrere il successo di un marchio in crescita.