Con l’inflazione in discesa e una rinnovata fiducia nell’economia, il settore immobiliare residenziale sembra ritrovare slancio. I dati del primo semestre dell’anno mostrano segnali di miglioramento, evidenziati dall’aumento delle transazioni e dalla ripresa dei prezzi. Gli italiani continuano a considerare l’immobile un investimento sicuro, come conferma anche il recente report di Gabetti, che sottolinea la stabilità del settore nonostante le incertezze geopolitiche ed economiche.

Incremento delle transazioni nel settore immobiliare

I dati dell’Agenzia delle Entrate per i primi sei mesi dell’anno rivelano una ripresa, con 341.094 compravendite, solo il 2,8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Sebbene ancora in lieve calo, si tratta di un miglioramento rispetto al primo semestre dell’anno precedente, che aveva registrato una diminuzione del 12,5%. Mentre il primo trimestre del 2024 ha visto una leggera flessione del 7,2%, nel secondo trimestre le compravendite sono aumentate dell’1,2%.

Tra le principali città italiane, il mercato rimane stabile con una riduzione media del 4,5%, comunque in netto miglioramento rispetto al calo del 14,8% registrato l’anno precedente.

Prezzi del settore immobiliare in aumento nelle principali città

Secondo Gabetti, le quotazioni del settore immobiliare nei maggiori otto centri urbani italiani sono cresciute in media dell’1,1% rispetto al semestre precedente, con aumenti trainati da città come Napoli (+2,2%), Bari (+1,9%), Firenze (+1,7%), Milano (+1,5%) e Roma (+1,3%). In altre città, come Bologna, Padova e Palermo, i prezzi sono aumentati dello 0,8%, mentre Torino ha registrato un modesto +0,1% e Genova un calo dello 0,3%.

Questo aumento è principalmente legato alla crescita dei prezzi delle nuove costruzioni e alla scarsità di immobili disponibili, fattori particolarmente visibili in città a forte attrazione turistica come Napoli e Bari, dove la domanda supera l’offerta.

Anche le aspettative di prezzo dei proprietari immobiliari sono in crescita, con un incremento medio del 4% rispetto al secondo semestre 2023. Padova (+7%) guida questa tendenza, complice l’alta domanda abitativa generata da studenti e lavoratori. Seguono Bari e Torino (+6%): per Bari la spinta è data dal turismo, mentre per Torino incide la qualità della vita elevata a fronte di prezzi immobiliari competitivi.

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Tempi di vendita ridotti nel primo semestre 2024

Nel primo semestre del 2024, i tempi medi per completare una vendita immobiliare nelle principali città italiane sono leggermente diminuiti, passando da 4,3 a 4,1 mesi. Lo sconto medio tra prezzo richiesto e prezzo di vendita effettivo è rimasto stabile intorno al 10,5%, con una diminuzione per gli immobili offerti a un prezzo realistico, mentre quelli messi in vendita a prezzi sopra mercato richiedono successive riduzioni.

La riduzione dei tempi di vendita e la stabilità degli sconti confermano un mercato immobiliare più dinamico rispetto allo stesso periodo del 2023.

Conclusioni

Nel complesso, il mercato immobiliare italiano nel primo semestre del 2024 mostra segnali incoraggianti, con una ripresa delle transazioni, una crescita dei prezzi e un lieve calo nei tempi di vendita. Questi trend suggeriscono che, nonostante le sfide economiche globali, il settore si conferma resiliente e continua a rappresentare una forma di investimento sicuro per gli italiani.

In particolare, l’aumento della domanda nelle città turistiche e la stabilità nei grandi centri urbani indicano un consolidamento dell’interesse verso il mattone. Se i tassi d’interesse e l’inflazione continueranno a scendere, il mercato immobiliare potrebbe rafforzarsi ulteriormente, offrendo nuove opportunità tanto agli investitori quanto ai proprietari.