La correzione dei prezzi del petrolio WTI e Brent effettuata nel mese di Novembre, ha alimentato il clima di incertezza che si è creato intorno al prezzo del greggio.

La nuova variante Omicron ha portato poi analisti ed operatori a credere in un possibile stop del programma di incremento della produzione di greggio (iniziato a Maggio del 2021 dall’Opec+).

Ma così non è stato, l’Opec + infatti ha deciso di proseguire con il programma di incremento della produzione giornaliera di petrolio.

I 13 Paesi Opec e i 10 alleati esterni hanno infatti rivisto al rialzo la produzione di petrolio per il mese di gennaio 2022 (attualmente stimata in 400.000 barili al giorno).

Di seguito analizzeremo l’ultimo report dell’Opec + relativo alla produzione mondiale di petrolio, e l’andamento di mercato di WTI e Brent.

Petrolio WTI e Brent: domanda in crescita nel 2022

Nell’ultimo report dell’Opec + troviamo la conferma delle stime riguardanti la crescita mondiale della domanda di petrolio. Queste riguardano sia l’ultimo trimestre del 2021, che tutto il 2022.

Nel 2021 la domande di petrolio dovrebbe risultare in crescita di circa 5,7 milioni di barili al giorno, valore che si abbasserà leggermente (ma rimarrà positivo) nel 2022. In questo caso le stime indicano una produzione di 4,2 milioni di barili al giorno.

Segnaliamo inoltre le dichiarazioni positive riguardanti la nuova variante Omicron, che ha già spaventato i mercati e fatto perdere parecchi punti percentuali a diversi asset.

Ebbene, l’Opec+ sembra “snobbare” la nuova variante, che secondo i maggiori produttori mondiali di greggio non dovrebbe impattare più di tanto sul settore oil & gas.

La tesi è stata motivata dal fatto che il mondo attualmente è diventato “attrezzato” per gestire il Covid-19, le sue varianti e le relative “sfide” ad esso collegate.

I principali attori del settore petrolio nel 2022, ovvero coloro che traineranno la crescita della domanda sono:

  • Cina;
  • Canada;
  • Brasile;
  • Russia;
  • Stati Uniti;
  • Norvegia;
  • Guyana;

Ovviamente Stati Uniti e Russia sono da considerare i principali artefici della crescita della domanda globale di petrolio. Si stima che contribuiranno rispettivamente con incrementi di 0,9 mb / d;  e 1,0 mb / d.

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Infine, segnaliamo che oltre alla domanda anche il prezzo del petrolio potrebbe salire verso l’alto già nel primo trimestre del nuovo anno.

Al momento della scrittura di questo articolo, il prezzo del petrolio è pari a:

  • WTI = 69,95 dollari al barile
  • Brent = 73,01 dollari al barile

Infine, ricordiamo che gli Stati Membri dell’Opec+ controllano il 78% delle riserve mondiali di petrolio, e detengono il 42% della produzione mondiale di greggio.

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Gli Stati Membri dell’Opec+, sono:

  • Algeria;
  • Angola;
  • Arabia Saudita;
  • Guinea Equatoriale;
  • Emirati Arabi Uniti;
  • Gabon;
  • Iran;
  • Iraq;
  • Kuwait;
  • Libia;
  • Nigeria;
  • Del Congo;