Futures USA in rialzo dopo il report sull’occupazione di maggio

I futures sui principali indici azionari statunitensi hanno registrato un deciso rialzo venerdì, dopo che il rapporto sull’occupazione di maggio ha superato le aspettative degli analisti. I dati hanno allontanato i timori di recessione e rafforzato le probabilità che la Federal Reserve mantenga invariati i tassi di interesse. I futures sull’S&P 500 sono saliti dello 0,8%, mentre quelli sul Dow Jones Industrial Average hanno guadagnato 296 punti (+0,7%). I contratti sul Nasdaq-100 sono avanzati dello 0,9%, con i trader che hanno metabolizzato i nuovi dati sul mercato del lavoro.

Analisi dei dati occupazionali: segnali contrastanti ma rassicuranti

I nonfarm payrolls sono aumentati di 139.000 unità a maggio, superando le previsioni di Dow Jones che indicavano 125.000 nuovi posti di lavoro. Il dato risulta tuttavia leggermente inferiore ai 147.000 di aprile (rivisto al ribasso). Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,2%, offrendo rassicurazioni sulla resilienza del mercato del lavoro nonostante i recenti segnali di rallentamento economico. La solidità dei dati occupazionali suggerisce che il mercato del lavoro non si sta raffreddando rapidamente come temuto da alcuni osservatori. Questo elemento potrebbe fornire alla Fed una giustificazione per mantenere i tassi invariati nella riunione di giugno. I Fed funds futures riflettono ora una probabilità superiore al 97% che i policymaker lascino il tasso di riferimento invariato, in linea con le recenti dichiarazioni dei funzionari Fed che hanno evidenziato un approccio prudente di fronte alle persistenti pressioni inflazionistiche.

Indicatori economici misti alimentano l’incertezza

Il quadro economico complessivo presenta tuttavia elementi di contraddizione. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono risultate superiori alle previsioni a 247.000 unità, mentre i payrolls del settore privato hanno registrato un incremento di soli 37.000 posti a maggio, ben al di sotto delle aspettative. L’indice ISM dei servizi è sceso a 49,9, appena sotto la soglia di 50 che separa l’espansione dalla contrazione.

Performance settimanale degli indici e movimenti di mercato

L’S&P 500 e il Dow mantengono guadagni settimanali modesti, rispettivamente +0,5% e +0,1%, mentre il Nasdaq ha registrato un rialzo di quasi l’1%. La seduta di giovedì aveva visto cali generalizzati su tutti i principali indici, guidati dal crollo del 14% delle azioni Tesla dopo lo scontro online tra il CEO Elon Musk e il Presidente Trump. Tesla ha recuperato quasi il 5% nel premarket di venerdì.

Movimenti significativi nei titoli individuali

Lululemon ha perso quasi il 20% dopo aver tagliato le previsioni sugli utili, con l’EPS del secondo trimestre ora previsto tra $2,85 e $2,90, mancando il consensus degli analisti di $3,29. DocuSign è crollata del 19% nonostante un trimestre solido, deludendo con le guidance sui ricavi futuri. Circle è balzata del 14% dopo il debutto al NYSE, mentre Broadcom ha ceduto il 2% dopo aver riportato un free cash flow inferiore alle attese. Braze e Samsara hanno registrato cali a causa di outlook deboli, mentre Rubrik è salita del 4% dopo aver battuto le stime sia sui ricavi che sugli utili.

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Rendimenti obbligazionari e prospettive di politica monetaria

I rendimenti dei Treasury sono saliti leggermente dopo la pubblicazione dei dati occupazionali. Il rendimento del decennale è salito al 4,47%, mentre quello del biennale si avvicina al 4%. Il movimento al rialzo riflette le mutate aspettative secondo cui la Fed manterrà un approccio cauto piuttosto che virare rapidamente verso tagli dei tassi. Il report sull’occupazione di venerdì conferma le aspettative che la Federal Reserve manterrà i tassi invariati nella prossima riunione. Con un’inflazione ancora persistente e dati economici contrastanti, i trader monitoreranno attentamente il rapporto CPI della prossima settimana e la conferenza stampa del FOMC per ottenere indicazioni sulla politica dei tassi nella seconda metà dell’anno. Per il momento, la stabilità dell’occupazione offre ai mercati un margine di respiro in un contesto di incertezza macroeconomica.