Il prezzo dell’oro ha inaugurato il 2022 con il botto e sta ancora oggi, in primavera inoltrata, proseguendo la sua corsa al rialzo. Un movimento per certi versi sorprendente, anche perché ha superato massimi giudicati difficili da scalfire.

Cosa si può dire sul futuro? Il prezzo dell’oro salirà ancora o andrà incontro a una brusca frenata? Sono le classiche domande da un milione di dollari, ma che possono dare adito ad alcune ipotesi particolarmente fondate. La situazione che funge da base al rialzo dell’oro, e che in un certo senso la giustifica, è infatti piuttosto chiara. Ne parliamo in questo articolo. 

L’oro oggi: una corsa al rialzo

La base per ogni ragionamento sul futuro prossimo dell’oro è l’analisi di quanto è accaduto di recente e di quanto sta accadendo in questo momento. Ebbene, il prezzo dell’oro è letteralmente sugli scudi, ha già raggiunto livelli impressionanti ed è attualmente posizionato in un trend fortemente rialzista, pur al netto dei ritracciamenti che, in questi casi, sono più che fisiologici, quasi contati.

La notizia più importante per gli investitori dell’oro è giunta a gennaio del 2020, quando il prezzo dell’oro ha superato i massimi da dieci anni. Dopo il picco di agosto, che ha toccato quota 1976 dollari, ha iniziato a scendere, dando l’impressione che il trend fosse concluso. Poi, a gennaio di quest’anno, un nuovo exploit, che sta continuando ancora oggi. 

Cosa muove il prezzo dell’oro

Prima di procedere con previsioni e stime è bene inquadrare l’oro dal punto di vista dei movimenti di prezzo. Ovvero, chiedersi: cosa muove il prezzo dell’oro? La risposta è tutto sommato semplice, fa parte della dottrina del trading.

L’oro è sostanzialmente un bene rifugio, o almeno è considerato tale soprattutto nei momenti più convulsi, quando il mondo economico e finanziario vive un momento di crisi. In quanto bene rifugio, dunque, viene acquistato con una certa frenesia quando le “cose vanno male”, ovvero quando l’economia a livello mondiale mostra la corda e quando le valute sono oggetto di distorsioni, specie al ribasso. 

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Non stupisce, dunque, che il prezzo dell’oro salga soprattutto in corrispondenza di grandi crisi economiche e di politiche monetarie espansive quanto generalizzate (eventi che spesso sono consequenziali). Anche perché se i tassi di interesse vengono abbassati, alcuni investimenti perdono profittabilità, ed ecco che l’oro diventa un’alternativa ancora più appetibile. 

Per ragioni puramente tecniche, la quotazione dell’oro è legata anche alle sorti del dollaro. Il motivo è semplice, quasi scontato: in genere, viene calcolato all’oncia e sul dollaro. Per quanto concerne i cambi nudi e crudi, si parla di XAUUSD, ovvero di oro-dollaro. Dunque, quando il dollaro si svaluta, il prezzo dell’oro sale; quando il dollaro si rivaluta, il prezzo del dollaro tende a diminuire.

3 motivi per cui l’oro crescerà

Una volta passati in rassegna i market mover dell’oro, o almeno gli eventi “macro” che impattano sulla sua quotazione, e alla luce di un’analisi nemmeno troppo impegnativa del presente, è relativamente facile stimare che, per ora, il prezzo del metallo giallo è destinato a salire. Ne è sicuro, per esempio, l’analista Andy Hecht, che ha espresso la sua opinione in un interessante articolo pubblicato su Investing.com.

Dopo un’eccellente disamina del passato più o meno recente dell’oro, ha elencato i motivi per cui, a suo dire, il prezzo del metallo giallo non potrà fare altro che salire. 

  • L’inflazione è elevata e non accenna a fermarsi. La crisi dei prezzi è sotto gli occhi di tutti. Soprattutto, coinvolge praticamente tutto il mondo, e in particolare quello occidentale. L’inflazione è in aumento da metà 2021 e la guerra in Ucraina ha solo peggiorato le cose. L’oro è un barometro delle inflazioni, proprio per il suo ruolo di bene rifugio, da qui le positive prospettive di crescita del metallo giallo. 
  • Le tensioni geopolitiche sono in crescita. Anche in questo caso, niente di arcano. Le tensioni geopolitiche, almeno ad oggi (fine aprile 2022) non accennano a diminuire, anzi si teme un’escalation. Maggiori tensioni significa maggiore incertezza economica, e i trend rialzisti dell’oro “vivono” di momenti di difficoltà, ne sono in qualche modo alimentati. 
  • Vi sono ampie probabilità che il dollaro vada incontro a un deprezzamento. Il ragionamento in questo caso è abbastanza complesso. ll motivo per cui il dollaro rischia un deprezzamento non riguarda solo l’inflazione, ma anche e soprattutto i tentativi di Russia e Cina di formare una sorta di alleanza anche economica, trovando sbocco in altri mercati per le merci russe. Il rischio, dunque, è che il ruolo di valuta globale del dollaro sia in parte eroso dallo yuan cinese. Da qui, la discesa del dollaro e la rivalutazione ulteriore dell’oro.