Spesso intesa (a torto o a ragione) come una sorta di braccio finanziario e operativo del governo, la Cassa depositi e prestiti è una società per azioni partecipata per l’80,1% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il 18,4% da alcune fondazioni di origine bancaria, e per il restante 1,5% da azioni proprie. Ma cosa fa la Cdp, e perché viene tirata spesso in ballo quando vi sono operazioni industriali molto importanti?

Cosa fa la Cdp

La Cassa è una società costituita con una forma giuridica privata, controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il suo compito è quello di gestire il risparmio postale (cioè quello derivante dai versamenti nei buoni fruttiferi e nei libretti postali), impiegando i ricavati secondo la propria missione istituzionale, a sostegno della crescita del Paese.

In sintesi, la Cdp utilizza la raccolta postale per finanziare investimenti della Pubblica Amministrazione, supportando opere di sviluppo delle infrastrutture e, complessivamente e più genericamente, fungendo da operatore centrale a sostegno dell’economia e dell’imprenditorialità italiana. Il suo ruolo attivo l’ha condotta a diventare il principale azionista di Eni, Terna, Snam, Simest, Sace, Fintecna, e – inoltre – ad essere l’azionista di riferimento del Fondo Strategico Italiano.

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La Cdp e il rapporto con il Fondo Strategico Italiano

A costituire oggetto di dibattito e di elevato interesse è il rapporto che lega la Cdp con il Fsi, uno strumento di investimento nelle imprese di “rilevante interesse nazionale”, operanti nei settori della difesa, della sicurezza, delle infrastrutture e dei pubblici servizi, dei trasporti, delle comunicazioni, dell’energia, delle assicurazioni e dell’intermediazione finanziaria, della ricerca e dell’alta tecnologia. A titolo di esempio, Il Fondo è stato recente protagonista di operazioni di investimento in Kedrion, Metroweb e Generali, mentre sono in corso di perfezionamento le operazioni con Ansaldo Energia ed Hera.

Con tali prospettive, la Cdp è parte fondamentale del sostegno finanziario alla rete imprenditoriale italiana, ed è spesso artefice di interessanti progetti di sviluppo di ampio respiro.