La questione “orari Forex trading” è più complessa di quanto si possa immaginare. Ufficialmente, infatti, il mercato valutario è aperto 24 ore su 24, 5 giorni su 7. E’ possibile tradare “acca ventiquattro”, no stop, se si esclude il weekend. Chi pratica il Forex trading, però, sa che in realtà esistono degli orari più specifici, e che, nei fatti, non è bene tradare in determinati orari: è come se il mercato fosse chiuso o non operativo.

Quali sono gli orari Forex Trading? Sono molto variabili e dipendono dalla coppia in cui si investe. In linea di massima, seguono gli orari delle borse mondiali. Quando le “piazze” sono chiuse, infatti, la liquidità scema, fino a rendere davvero sconveniente tradare. Il motivo? Viene meno il carico di informazioni e quegli eventi che, in un modo o nell’altro, incidono sul mercato valutario e rappresentano la ragion d’essere.

Il Forex Market Hours Clock

Non tutti ricordano a memoria gli orari di apertura e di chiusura dei mercati internazionali. Per alcuni, poi, il fatto di ricordarli o meno è ininfluente. Il riferimento è a coloro che viaggiano spesso, e quindi subiscono il fuso orario. E’ ovvio: quando cambia il fuso orario, cambia anche l’ora di apertura e chiusura di ciascun mercato.

Oanda, celebre broker, ha creato un piccolo software, utilizzabile su browser, che sopperisce all’esigenza di conoscere gli orari dei mercato in qualsiasi parte del mondo ci si trovi. E’ il Forex Market Hours Clock. Appare come un piccolo grafico: nell’asse delle ascisse si apprezza l’ora mentre in quello delle ordinate sono posizionato i vari mercati. Si inserisce il fuso orario e il grafico cambia di conseguenza, illustrando visivamente quando ciascun mercato inizia e quando finisce. Potete trovare il Forex Market Hours Clock a questo indirizzo.

Apertura e chiusura dei mercati

A prescindere da questo utile software, è bene conoscere, in base al proprio fuso “di default” (quello di casa, per intenderci), l’orario di apertura dei mercati. Ecco un breve ripasso, ponendo come riferimento il fuso italiano, il GMT + 01:00.

Sydney. Il mercato australiano è il più piccolo per volume degli scambi ma è anche quello che apre la giornata, almeno dal punto di vista degli europei. L’apertura infatti avviene alle 11 di sera; chiude alle 8 di mattina. I trader non amano “entrare” in questa fascia oraria in quanto la liquidità scarseggia e i prezzi possono essere pertanto piuttosto variabili.

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Tokyo. E’ il secondo mercato più “mattutino”. Apre all’1 di notte e chiude alle 10 di mattina. E’ un mercato molto importante non solo perché è abbastanza liquido ma soprattutto perché da il là alla giornata, offre un anticipo della direzione che prenderanno Londra e New York. E’ il primo mercato, infatti, a scontare gli effetti degli avvenimenti più importanti, come le elezioni americane (i cui risultati vengono pubblicati nella notte). I trader del Forex non entrano spesso in questo fascia orari, ma la utilizzano occasionalmente per orientare i trade dell’indomani. Discorso diverso se tra le coppie tradate figurano quelle che contengono lo yen.

Londra. E’ aperto dalle 9 di mattina alle 6 di sera. E’ tra i mercati principali, dunque è nella sua fascia oraria che il trading entra nel vivo. Il volume degli scambi ha un suo picco all’inizio, in coincidenza con la chiusura di Tokyo, e un secondo picco a metà, quando apre New York.

New York. E’ in assoluto il mercato più importante. Apre alle 2 di pomeriggio e chiude alle 11 di sera. Durante questa fascia oraria si segnala il picco massimo del trading, per la precisione nella mezz’ora precedente all’apertura della borsa di Sydney. L’azione dei trader si fa frenetica, chi può chiudere le posizione le chiude, non fosse altro per evitare l’over night.