Se sei un principianti del Forex, e ti sei approcciato da poco a questa interessante ma complicata attività, non dovresti agire con impulsività o improvvisando. Anzi, è proprio questa la strada per perdere il proprio capitale e precludersi per sempre la carriera di trader. Per evitare questo spiacevole inconveniente, dovresti seguire alcuni accorgimenti circa il broker, la strategia, l’operatività, la psicologia e molto altro.

Di seguito ti elenchiamo alcuni consigli che puoi seguire con relativa facilità. Alcuni potranno sembrarti controintuitivi o nella migliore dei casi superflui, eppure dovresti fidarti: tutti i trader che partendo da una posizione svantaggiata o da zero sono diventati ricchi e famosi hanno rispettato questi pochi e semplici consigli.

Scegli un obiettivo compatibile con il tuo stile di trading

C’è trading e trading. Il modo di condurre la propria carriera, di investire nel mercato valutario (come in qualsiasi altro mercato) può variare in base a numerosi fattori. Certo il capitale conta, ma l’elemento che impatta maggiormente è la propensione al rischio, la quale a sua volta determina o dovrebbe determinare gli obiettivi.

E’ ovvio: se hai una propensione al rischio minima, e anzi sei guidato da un principio di prudenza assoluta, la tua operatività e i tuoi obiettivi cambiano di conseguenza. Nello specifico, l’operatività dovrebbe prevedere una porzione supplementare di Money e Risk Management, e gli obiettivi dovrebbero svilupparsi sul medio-lungo periodo.

Come in tutte le attività complesse, anche nel Forex Trading è fondamentale conoscere o individuare sia il “ritmo” che gli obiettivi. Dunque, prima di agire nel mercato, e di mettere a repentaglio il tuo capitale, definisci questi aspetti. Fallo con chiarezza, ponendo come riferimento il tuo sentire e le tue reali possibilità, senza fare il passo più lungo della gamba.

Fai attenzione al broker e alla piattaforma

Tra le tante questioni tecniche che un aspirante trader deve affrontare spicca quella del broker. La scelta del broker non va presa sottogamba, anche perché questi è a tutti gli effetti il soggetto che mette in contatto il trader con il mercato vero e proprio. Ciò è vero soprattutto quando si sceglie un broker ECN, come avviene nella maggior parte dei casi.

Quale broker dovresti scegliere? Partiamo col dire che l’offerta di broker è veramente sterminata. Ce ne sono a decine e tutti, almeno a primo acchito sembrano affidabili. Eppure un broker non vale l’altro, nella maniera più assoluto. Il consiglio è di scegliere prima di tutto un broker che vanti una certa autorevolezza, e che quindi sia conosciuto. Secondariamente, analizzate l’offerta di strumenti e l’approccio i prezzi. Mentre l’abbondanza di strumenti di investimento è sempre bene accetta, una convenienza eccessiva dovrebbe farvi storcere il naso. Da questo punto di vista, la sana via di mezzo non tradisce mai.

Collegata alla scelta del broker è la scelta della piattaforma. Anzi, spesso sono “offerti” con un pacchetto unico, o si registra un vincolo (il broker X offre solo ed esclusivamente la piattaforma Y). In ogni caso, occhio alla piattaforma: essa deve essere rapida, comprensibile, ricca di strumenti.

Piattaforma proprietaria o esterna? Non è possibile offrire una risposta che valga in tutti i casi. Il consiglio, però, è di optare per una piattaforma esterna, se conosciuta (MetaTrader per esempio), se non si hanno informazioni specifiche, dettagliate e inconfutabili rispetto all’alternativa rappresentata dalla piattaforma proprietaria.

Imposta una routine

Questo è un consiglio che spesso non viene seguito. Anzi, sono proprio i principianti a fare la maggiore fatica nel costruire una routine, o a non pensarci nemmeno. Il motivo è abbastanza semplice: chi si è approcciato da poco al Forex, lo considera come un’attività dall’incerto esito (com’è logico e fisiologico che sia), quindi gli assegna più o meno inconsciamente un ruolo sporadico all’interno della sua giornata.

Eppure, appena possibile dovresti comporre una tua routine. In genere, la routine è utile per ottimizzare tempo e prestazioni, soprattutto quando le attività si caratterizzano per una certa complessità (e il Forex è senza dubbio complicato). Un trader routinario, quindi, non solo sa perfettamente cosa fare e come farlo, ma lo fa anche bene.

La routine dovrebbe essere circoscritta dal punto di vista temporale (ovvero dedicate al trading una specifica fascia oraria) ma anche operativa.

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Sincronizza i timeframe

Questo è un problema che riguarda soprattutto i trader principianti che fanno uso di segnali esterni. Pratica, questa, legittima e anche molto utile, se effettuata con cognizione di causa e mondata di tutti quegli elementi che possono renderla rischiosa. Tra questi elementi spicca esattamente la questione del timeframe.

Può accadere, infatti, che un segnale venga elaborato e “dimostrato” a partire da un determinato timeframe, e che questo non collimi perfettamente con il timeframe utilizzato dal trading. A quel punto, venuto a conoscenza del momento di entrata e di uscita più giusto, le sue analisi potrebbero non coincidere con le evidenze del segnale.

Cosa fare in questo caso? L’idea è di non mischiare le classiche cipolle con le patate. Ovvero, di utilizzare sempre un timeframe uniforme anche quando si ricevono segnale. Sta al trader decidere di adeguare la fonte del segnale al proprio timeframe, o adeguare il proprio timeframe a quello del segnale. Il consiglio è di optare per la prima alternativa.

Fai i back-test

I back-test sono delle operazioni fittizie realizzate su un ambiente di mercato passato, quindi non reale. Rispondono alle domande: questa strategia, questo modo di operare, avrebbe dato i suoi frutti in passato? Non è una domanda peregrina, anzi…. Serve a capire se un modus operandi possa funzionare nel presente. D’altronde, se un qualcosa ha funzionato nel passato perché non dovrebbe farlo oggi?

I back-test rappresentano quindi una risorsa fondamentale per testare le strategie prima di applicarle ai propri trader, prima di investirci del denaro sopra. Ovviamente, sono abbastanza complicati da fare, e necessitano di dati sulle sessioni precedenti più variegati possibile. Per fortuna, vengono messi a disposizione da molti broker.

Un’alternativa ai back-test sono agli account demo. Questi, infatti, non rappresentano risorse solo per chi deve completare il proprio percorso di formazione, ma anche per chi, magari da inesperto ma non da assoluto principiante, intende testare una strategia.

Accetta le sconfitte

Questo è un consiglio importante, forse il più importanti di tutti. Al di là delle questione tecniche, che possono esperite senza grande dispendio emotivo, va considerata la questione psicologica. Essa, nel trading e in particolare nel Forex, è preponderante. E’ impossibile fare carriera o almeno guadagnare dalla propria attività di investimento senza affrontare e risolvere la questione psicologica.

Già, c’è sempre qualcosa da risolvere, anche se il trader non ha nessun problema emotivo e dal punto di vista psicologico è assolutamente normale.

La questione consiste nell’accettare alcuni fenomeni che sono controintuitivi, e che possono destabilizzare il trader dal punto di vista emotivo. Evenienza a cui prestare attenzione, se si considera che già di per sé il trader è destabilizzante, vista la posta in gioco.

Una delle grandi verità che un principiante del Forex deve digerire è che la sconfitta farà sempre parte della sua vita da trader. Anche qualora diventasse ricco, la sconfitta sarebbe sempre una realtà cui venire a patto. La questione fondamentale è quanto si perde e quanto si vince, ma la perdita non è messa in discussione.

Essa va quindi accettata come una evenienza fisiologica, come parte del gioco. Non è semplice, anche perché il trader in generale lega anche un pezzo della sua autostima ai destini del trader, un po’ come accade nella vita reale quando si realizza qualcosa di importante.

Non cambiare spesso strategia

Esiste un detto secondo cui “squadra che vince non si cambia”. Un corollario non scritto, ma messo in pratica da molti a tutti i livelli, potrebbe recitare “squadra che perde si cambia”. Ovvero, quando un metodo non funziona, va accantonato. Vale anche nel Forex Trading? Ovviamente sì. Tuttavia, ci sono alcuni “ma” e “se” da prendere in considerazione.

In estrema sintesi, prima di dare per defunta una strategia, o di dichiararla inservibile e dannosa, occorre far passare un po’ di tempo. Ovvero, è necessaria farla passare attraverso prove e controprove.

Questo è assolutamente necessario, dal momento che il trading non è una scienza esatta, ma solo un’attività che si basa sulla statistica, e quindi sulle probabilità. Non ci sono verità scritte nel trading, solo eventi probabili e meno probabili.

Non rimanere con le mani in mano durante il weekend

Uno degli aspetti più apprezzati del Forex consiste nei suoi orari molto flessibili. Il mercato valutario è disponibile ventiquattro ore su ventiquattro, cinque giorni su sette. Gli unici momenti in cui non è possibile fare Forex trading, quindi, sono il sabato e la domenica. Ciò non significa, però, che siano giorni da dimenticare o da non sfruttare.

Se è vero che gli scambi si interrompono durante il weekend, lo stesso non accade per le dinamiche e degli eventi che, dal successivo lunedì, impatteranno sulle valute. Dunque il consiglio è di non rimanere con le mani in mano, bensì di monitorare il contesto economico, finanziario e politica, in modo da giungere preparati all’ennesimo nastro di partenza.

Tieni un diario o un registro

Non sono tanti i trader che tengono un diario o un registro. D’altronde è un’attività abbastanza noiosa, se non addirittura faticosa. Eppure è un qualcosa di irrinunciabile, per chi intende la carriera nel trading in senso progressivo, un percorso di prove ed errori, di apprendimento empirico continuo.

Tenere un diario o un registro vuol dire riuscire a visualizzare in modo trasparente e chiaro i propri errori, e quindi porvi rimedio o, semplicemente, non ripeterli più. Non è una dinamica da poco, anzi è l’unica che nel Forex trading come nella vita consente di migliorarsi in fretta. Ovviamente, sono necessarie una certa dose di pazienza e la disponibilità ad ammetterli, gli errori.

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Non smettere di studiare

Ovviamente, tutti gli aspiranti trader sanno che prima di iniziare a tradare dovranno studiare. Il percorso di formazione precedente all’esordio del mercato, per fortuna, è visto da tutti con una certa importanza.

Tuttavia, e questo è abbastanza controintuitivo, il percorso non dovrebbe concludersi una volta fatto l’esordio nel mercato, e nemmeno una volta diventati – a vario titolo – trader esperti e professionisti. C’è sempre qualcosa da imparare, anche perché il mercato, pur essendo dotato di una ciclicità, va incontro a un perenne processo evolutivo. Senza contare gli strumenti tecnici e i modelli strategici che emergono e si diffondono, e che quindi vanno studiati.