Il risparmiatore medio che, magari vivendo del suo lavoro, è comunque riuscito a risparmiare una certa somma di denaro, si trova davanti a una scelta: lasciare i soldi sul conto corrente, in modo da utilizzarli alla bisogna, oppure investirli nella speranza di farli fruttare.

Il primo passo per entrare nel mondo degli investimenti senza scottarsi consiste spesso nell’apertura dei conti deposito. Il motivo? Semplice: rappresentano una evoluzione del classico conto corrente, una evoluzione che comunque si concretizza in uno strumento di investimento vero e proprio. Ecco quattro buoni motivi per sottoscrivere un conto deposito.

Sono sicuri. Molto spesso il risparmiatore medio è intimorito dal termine “investimento” in quanto lo associa al concetto di speculazione e di rischio. Non è il caso dei conti deposito. Questi prodotti, infatti, si caratterizzano per le eccellenti garanzie di sicurezza. Queste derivano, oltre dalla modalità di utilizzo delle somme (all’insegna della prudenza) da parte delle banche, anche da una questione puramente tecnica. I conti deposito, infatti, sono protetti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che garantiscono per le somme pari o inferiori ai 100.000 euro.

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Sono variegati. La scelta è molto ampia. In base alle offerte predisposte dalla banca, il cliente può optare per un conto libero o vincolato. Nel primo caso il rendimento sarà minore ma verrà conservata la piena operatività. Nel secondo caso il rendimento sarà peggiore ma l’operatività subirà una drastica riduzione. E’ possibile inoltre scegliere l’orizzonte temporale, ossia la scadenza al termine della quale il denaro ritorna sul conto corrente. In genere, si va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni. Non sono rare però offerte in grado di differenziarsi in un senso (3 mesi) e nell’altro (4 o 5 anni).

Offrono un rendimento discreto. Il conto deposito è un conto corrente che offre un rendimento in più e che, a volte, inibisce l’operatività (come nel caso della variante vincolata). Per i conti deposito il rendimento varia dallo 0,5 all’1%. Per i conti deposito vincolati si va sull’1,5%. Dipende comunque dalla banca. Quelle regionali o totalmente online offrono tassi di interesse più appetibili.

L’operatività è spesso conservata. Come già anticipato in precedenza, solo nel caso in cui sia presente un vincolo specifico, l’operatività subisce un drastico taglio. In linea di massima, se si parla di conti liberi, questi funzionano più o meno come un conto corrente (nel rispetto dei dovuti tempi tecnici).