Investire a breve termine vuol dire sottostare ad alcune dinamiche particolari, purtroppo non sempre foriere di opportunità. Sono numerosi i rischi connessi a questo approccio. Per tanto, occorre valutare molto bene dove investire a breve termine, tenendo a mente una spiacevole verità: investire a breve termine è molto più difficile che investire a lungo termine.

Il problema più rilevante riguarda la questione dei rendimenti. Se si investe per produrre profitti e non per risparmiare, quindi con una finalità diversa dalla protezione del capitale, è necessario affrontare questo spinoso argomento. Di norma, il breve termine produce rendimenti molto più bassi, almeno nella maggioranza dei casi. Il motivo è semplice: un’orizzonte temporale ristretto determina rischi minori, quindi il premio per il rischio (appunto), fattore essenziale per il calcolo degli interessi, si riduce enormemente. E’ sufficiente dare un’occhiata ai rendimenti dei Btp decennali e dei Bot annuali per farsi un’idea di questa dinamica.

La domanda dunque va riformulata: dove investire a breve termine e allo stesso tempo godere di buoni rendimenti? Perché, è ovvio, si può investire nel breve termine praticamente su tutto ma è molto difficile guadagnarci qualcosa. La risposta è altrettanto ovvia, per quanto spiacevole: in asset che prevedano un grado di rischio più alto. Il “trucco”, quindi, sta nel rintracciare asset che siano in primo luogo solo “moderatamente rischiosi”, che siano in secondo luogo caratterizzati da una certa volatilità e che, infine, siano leggibili, ossia facilmente analizzabili dagli investitori.

E’ inevitabile rivolgersi, quindi, al trading puramente speculativo come può essere il Forex. Le valute sono asset volatili e tuttavia molto semplici da studiare perché suscettibili di vari elementi: le performance economiche dei paesi di riferimento, i dati macroeconomici, il clima politico etc. Stesso discorso per le azioni. Anzi, se possibile, sono ancora più volatili delle valute in quanto molto reattivi rispetto a ciò che accade nell’ambiente economico e politico.

Da prendere in considerazione sono anche le materie prime, a partire dai metalli preziosi fino ad arrivare al petrolio, al grano etc. Rimane solo da valutare la modalità migliore. Essa dipende da “quanto breve” è il termine. Se è veramente breve, non rimane che optare per il trading online, quindi aprire un conto verso un broker e puntare su trade dalla scadenza ristretta. Se non è poi così breve, vanno bene i canali classici, quelli che utilizzano l’intermediazione delle banche per intenderci.

Insomma, le alternative sono numerose ma la loro efficacia dipende dal proprio stile di investimento.