L’analisi tecnica vive di indicatori, questo è vero. I trader fanno spesso riferimento agli indicatori per trarre segnali, predire l’andamento del prezzo e organizzare i propri ordini – si spera – in maniera efficace. Eppure l’analisi tecnica può essere realizzata anche facendo riferimento a elementi, almeno sulla carta, meno complessi. Da questo punto di vista, la semplicità, o almeno la non eccessiva complessità, non può che migliorare le prospettive di vittoria e di guadagno. L’elemento più utilizzato da chi predilige un approccio “asciutto” è rappresentato dalle medie mobili. Proprio le medie mobili sono strumenti finanziari, o per meglio dire “materiale da analisi tecnica”, in grado di adattarsi a qualsiasi stile di trading. Di seguito, una panoramica approfondita sulle medie mobili, con un focus sulle tipologie, le modalità di lettura dei segnali, le strategie più diffuse.

Le tipologie di medie mobili

Ma… Cos’è una media mobile? Essa può essere definita come una linea in cui ciascun punto rappresenta la media che il prezzo ha fatto registrare in un tot di periodi precedenti. E’ “mobile” perché si aggiorna di continuo, e dà l’impressione di muoversi lungo il grafico.

La sua funzione originaria è quella di dare una visione più ampia, e quindi utilizzabile in sede di analisi, degli eventuali trend in atto. Ciò è vero perché la media mobile rappresenta il prezzo non in un dato momento, ma in relazione (attraverso la dinamica della media) a quanto è accaduto in precedenza. La media mobile, però, può essere utilizzata anche nella fase strategica vera e propria, quindi come una fonte di segnali. Ciò accade in concomitanza dell’interazione con il prezzo corrente, ma c’è dell’altro.

Ad ogni modo, prima di esplorare il concetto di media mobile in chiave strategica, è bene descrivere le varie tipologie di medie mobili attualmente utilizzate.

SMA. Acronimo di Simple Moving Average, è tradotta in italiano con “media mobile semplice”.  La caratteristica principale della SMA, o media mobile semplice, è il conferimento della medesima importanza a ciascun punto della media stessa. Ogni prezzo, dunque, a prescindere dal momento in cui è stato registrato, gode della medesima importante “aritmetica”. La SMA riprende il concetto, noto in statistica, della media semplice. Nonostante la conclamata semplicità e la deliberata trascuranza di informazioni importanti, è molto utilizzata in fase strategica. E’ infatti l’elemento base di molte strategie, sebbene una certa dottrina reputi queste strategie non pienamente autonome. In estrema sintesi, i segnali ricavati da esse dovrebbero essere confermate dall’utilizzo di altri indicatori.

WMA. Acronimo di Weighted Moving Average, viene tradotta in italiano con il termine “media mobile ponderata”. La caratteristica principale di questa media mobile, e che la distingue nettamente dalla variante semplice, è l’assegnazione di un importanza diversa a ogni prezzo. In estrema sintesi, nella media mobile ogni prezzo vale “uno”, mentre nella WMA tale valore dipende da quanto il prezzo è recente. Viene assegnato un peso maggiore ai prezzi recenti e un peso minore ai prezzi meno recenti. Il ritmo con cui i pesi diminuiscono è costante. La WMA è generalmente considerata molto più affidabile della SMA, se l’obiettivo è mettere in pratica strategie complesse.

EMA. Acronimo di Exponential Moving Average, in italiano è conosciuta come “media mobile esponenziale”. Proprio come la WMA assegna un peso diverso ai prezzi in base a quanto sono recenti. Proprio come la WMA assegna un peso maggiore ai prezzi “nuovi” piuttosto che a quelli vecchia. Tra le due medie, però, vi è una differenza importante, che genera conseguenze notevoli dal punto di vista strategico. Il ritmo con cui la EMA assegna i pesi non è costante, bensì esponenziale. Per questo motivo, la EMA viene considerata come la media mobile certamente più difficile da trattare, ma anche la più efficace in quanto capace di dare una rappresentazione più realistica e utile dei prezzi. Un’altra caratteristica notevole è la seguente: la EMA, a differenza della SMA e della WMA, è molto difficile da riprodurre manualmente. L’unico modo per rappresentarla è affidarsi alla capacità di calcolo di un computer. Ad ogni modo, tutte le piattaforme offrono le medie mobili già pronte, quindi si può affermare che il problema non si pone.

Esiste però un altro criterio in base al quale le medie mobili possono essere qualificate: la velocità. Con il termine “velocità”, molto banalmente, si indica il numero di periodi che forma la media mobile, ossia il numero di “prezzi” presi in considerazione. Esistono medie mobili veloci, che sono in genere a 13 periodi; medie mobili “medie”, che sono a 26; e medie mobili lente che in genere raggiungono i 52 periodi.

Consigli generali sulle medie mobili

Il primo consiglio è quello di evitare l’utilizzo delle medie mobili durante i periodi con maggiore volatilità. Questo consiglio è valido perché, quando il prezzo è volatile, la media mobile e il prezzo si incrociano più spesso del dovuto e ciò genera falsi segnali. Se la volatilità dura da molto tempo, e non è quindi possibile aspettare, l’unica alternativa per evitare i falsi segnali è utilizzare medie mobili estremamente lunghe e con frame abbastanza ampi. In genere, viene considerata in grado di fronteggiare un contesto di volatilità media una media mobile in grado di coprire almeno un trimestre.

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Il secondo consiglio è quello di utilizzare le medie mobili come strumento di individuazione degli Stop Loss e dei Take Profit.

Nello specifico, lo Stop Loss in una posizione long andrebbe piazzato poco sotto il punto di contratto tra la media mobile e il prezzo, e se il trend è ribassista. Va ricordato, comunque, che le “MM” sono ottime come supporto mobile, ma solo se la posizione è di medio-breve periodo e la media è sufficientemente lenta.

Il Take Profit, invece, va posizionato in prossimità dell’incrocio tra il prezzo e una media mobile, purché questa sia particolarmente veloce.

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Va detto, però, che le medie mobili non sono gli strumenti migliori per impostare lo Stop Loss e il Take Profit. In realtà, sono più efficaci – e semplici da utilizzare – i minimi e i massimi.

Le medie mobili, infatti, sono più efficaci come segnali di entrata nel mercato, piuttosto che di uscita. Ecco, dunque, i segnali di entrata.

  • Quando il prezzo sfonda la media mobile dal basso verso l’alto nel grafico giornaliero si ricava un segnale di acquisto intraday.
  • Quando il prezzo si avvicina alla media mobile, la tocca e poi rimbalza mantenendosi comunque al di sopra si ricava un segnale di acquisto.
  • Quando una media mobile veloce incrocia dal basso verso l’alto una media mobile lenta si ricava un segnale di vendita.
  • Quando una media mobile lunga incrocia dall’alto verso il basso una media mobile veloce si ricava un segnale di vendita.

Un ultimo consiglio, infine, è badare bene all’orizzonte temporale da applicare alla media mobile. Esso, infatti, dipende dallo stile di trading. Se il trading è giornaliero, la media mobile dovrebbe coprire circa 5 giorni. Se il trading è settimanale, è bene prendere in considerazione una copertura a 50-100 giorni. Se il trading è di ampio respiro, allora è meglio scegliere una copertura di 100 o 200 giorni.

Le strategie con le medie mobili esponenziali

Prima di procedere con la descrizione delle strategie, è necessario fare una precisazione. La WMA e la EMA possono essere considerati intercambiabili. Quindi le strategie che valgono per una valgono anche per l’altra. Ovviamente, come specificato in precedenza, le EMA risultano più accurate e più affidabili, per questo motivo vengono quasi sempre preferite alle WMA.

Ad ogni modo, ecco alcune strategie che hanno come protagoniste le medie mobili esponenziali.

Strategia EMA a 5 giorni. La media mobile a 5 giorni, che è estremamente veloce, soffre del difetto atavico di tutte le medie mobili veloci: per essere realmente efficace, deve essere impiegata contemporaneamente ad altri indicatori. Ovviamente, più veloce è la media, più è forte tale necessità. Precisato questo, si può affermare che la EMA a 5 gironi è utile per posizionare il take profit. Inoltre, quando entra in contatto dal prezzo fornisce segnali di entrata, a prescindere dalla direzione in cui è avvenuto il contatto stesso (dall’alto verso il basso, dal basso verso l’alto), a prescindere dalla natura della posizione (long o short).

La EMA a 5 giorni rivela la sua vera utilità quando utilizzata in concomitanza con le medie mobili lente. Nello specifico, suggerisce il momento esatto per uscire da una posizione in profitto. Se la posizione è in profitto e la EMA a 5 giorni viene incrociata dall’alto verso il basso dalla EMA lenta, allora è bene uscire dal mercato.

Infine, una raccomandazione: è bene rinunciare alla EMA a 5 giorni quando il mercato è volatile. In questo caso, infatti, la media viene incrociata di continuo, generando una quantità eccessiva di falsi segnali.

Strategia EMA a 10 giorni. Questa strategia è efficace se si pratica il daily trading. E’ principalmente usata negli approcci di trend following, in quanto consente di operare nella direzione corretta. I segnali che fornisce riguardano soprattutto l’entrata nel mercato. La EMA a 10 giorni suggerisce una posizione long quando è incrociata dall’alto verso il basso dal prezzo. Nondimeno, la EMA a 10 giorni fornisce segnali di vendita. Ciò avviene quando l’incrocio si sviluppa dal basso verso l’alto.

La EMA a 10 giorni è affidabile anche da sola ma è sempre bene confermare i segnali mediante il ricorso ad alcuni indicatori. Il riferimento è a quegli indicatori in grado di individuare gli eventuali livelli di ipercomprato e di pervenduto. Un esempio? L’RSI. L’obiettivo, infatti, è di risconoscere ed evitare i falsi segnali. Tutto nella norma, visto che la EMA a 10 giorni rimane pur sempre una media mobile veloce.

Strategia EMA 21 giorni. E’ una media mobile particolare in quanto segna lo spartiacque tra una media veloce e una lenta. E’ ottima quando si verificano i pullback, in quanto è “sufficientemente lenta” per non trasformare i ritracciamenti provvisori in segnali di inversione del trend, fenomeno che si verifica spesso quando le medie mobili sono molto veloci. Ciò implica che la EMA a 21 giorni viene incrociata più raramente, e che quindi ogni incrocio non può e non deve passare inosservato. Questa sua caratteristica – l’anelasticità ai pullback – la rende particolarmente efficace nei trading di brevissimo periodo, al limite dello scalper. Per gli approcci dal respiro più ampio, è sempre utile sebbene sia consigliato l’utilizzo contemporaneo di indicatori in grado di restituire dati sui volumi.

Le strategie con le medie mobili semplici

Strategia SMA a 50 giorni. E’ una media mobile abbastanza lenta anche se non lentissima. Nonostante rientri nella categoria delle “semplici” è uno degli strumenti preferiti dai trader più esperti. La sua caratteristica principale, infatti, è la capacità di individuare le fasi di accumulazione e di distribuzione. Non a caso la media mobile a 50 giorni tende a sostare, una volta perforata, per molto tempo al di sopra o al di sotto del prezzo. Viene utilizzata, quindi, per capire quali siano le reali intenzioni degli investitori istituzionali, che sono i principali artefici, vista l’enorme liquidità che mettono in campo, delle fasi di accumulazione e di distribuzione.

Per il resto, funziona esattamente come le altre medie mobili: se utilizzata in concomitanza a medie mobili di diverso ritmo genera segnali di entrata e di uscita discretamente affidabili. Un esempio? Se impiegata con la EMA a 10 giorni, che è una media veloce, offre un segnale di entrata quando si trova stabilmente al di sotto del prezzo e quest’ultimo incrocia la stessa EMA a 10 giorni dal basso verso l’alto. Il segnale di vendita viene generato esattamente nel modo opposto.

Infine, va segnalato il ruolo di supporto/resistenza mobili delle SMA a 50 giorni. Il motivo? Semplice, questo tipo di medio, lente ma non lentissime, dà il meglio di sé quando il trend è forte. Da alcuni viene addirittura consigliato come un indicatore migliore, sempre in caso di trend consolidato, dell’RSI. Sicuramente, il suo utilizzo viene consigliato ai neofiti, che si trovano più a proprio agio lavorando su una media che su un indicatore complesso come è, per l’appunto, l’RSI.

Strategia SMA a 100 giorni. Siamo di fronte a una delle medie mobili più lente in assoluto. E’ in genere molto sensibile al prezzo, dal momento che prende in considerazione periodi molto lunghi e, per giunta, non ponderati da una variegata e realistica assegnazione del peso. Per questo motivo, si trova sempre molto lontano dal periodo di prezzo. Ne consegue che, in caso di incrocio, che per la verità è abbastanza raro, il trader debba trarre un segnale fortissimo di inversione del trend. In genere non servono conferme ma i più scrupolosi danno un’occhiata all’RSI. In questi casi l’RSI segnala livelli di ipercomprato e di ipervenduto elevatissimi, e ciò non è altro che una riconferma del segnale già fornito in precedenza dalla media mobile semplice a 100 giorni.

Occasionalmente, se il trend è molto forte, la SMA a 100 giorni può essere letta come se fosse un supporto/resistenza mobile. Tuttavia, visto che è molto lontana dal prezzo, va presa in considerazione – se gli si assegna questa funzione per così dire pivot – per il trading a medio o lungo periodo.

Strategia SMA 200 giorni. E’ la media più lunga in assoluto. E’ pertanto adatta ai trader di lungo periodo. Ha comunque un ruolo importante negli approcci più brevi. Una regola abbastanza assodata è che non si dovrebbe mai aprire una posizione long se la SMA a 200 giorni si trova al di sopra del prezzo. Ciò è comunque scontato, quasi pleonastico dal momento che una SMA a 200 giorni al di sopra del prezzo vuol dire che si è in pieno trend ribassista. Allo stesso modo, è davvero sconsigliabile aprire una posizione short se la SMA a 200 giorni è al di sotto del prezzo, in quanto vuol dire che il trend attuale è rialzista.

Essendo una media lentissima, una sua qualsiasi interazione con il prezzo annuncia, con un grado di affidabilità molto alto, una inversione del trend. E’ un avvenimento raro, e quando si verifica i trader – a meno che non siano proprio inesperti – non stanno mai con le mani in mano.

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Un altro segnale di entrata estremamente affidabile è il seguente: il prezzo incrocia la SMA in senso rialzista, si avvicina alla media un ultima volta e poi prosegue per la sua strada, allontanandosi. E’ il segnale che il prezzo ha abbattuto le ultime resistenze e sta letteralmente spiccando il volo.