Al giorno d’oggi il tema della tassazione impegna un numero elevatissimo di dibattiti e persone. Il gruppo di ricchi americani “patriotic millionaires” hanno scritto una lettera per avere una maggiore tassazione sui super-redditi, ma una mossa del genere mette in difficoltà la classe politica, molto restia ad effettuare questo passo. Perché?

In prima battuta, il numero di coloro che hanno fatto questo tipo di richiesta non rappresenta l’intera classe elitaria, ma solo una piccola parte di essa. Forbes ha contato circa 2.775 miliardari, mentre i patriotic millionaires contano solo 102 persone. Insomma, una minoranza che non riesce a smuovere molto i ricchi del pianeta per il miglioramento delle generali condizioni economiche.

Da questo gruppo sono pervenute delle proposte, come seguire l’esempio della Svizzera per quanto riguarda la tassa patrimoniale, al fine di rendere più equa la tassazione tra “ricchi” e “poveri”. Le percentuali, di carattere cantonali, variano dallo 0,3% allo 0,45%. Queste percentuali non soddisfano, però, i requisiti richiesti dai milionari patriottici, cioè di tassi compresi tra il 2% ed il 5%.

Il Mondo Politico Ama Troppo I Ricchi

Molti Paesi nel mondo, nel cercare di aumentare il gettito fiscale, hanno applicato tasse patrimoniali sui redditi più elevati, ma in molti Stati la stessa è stata cancellata. La motivazione sta nel fatto che i possessori di redditi elevati hanno molta influenza nel mondo politico, in qualsiasi Stato del mondo. Per evitare di generare un malcontento generale tra le fila dei milionari-miliardari e perdere un bacino di voti elevato, questa mossa politica è stata cancellata od evitata l’attuazione.

Un esempio lampante è la Francia, in cui il presidente Macron nel 2017 ha eliminato la tassa di solidarietà sulle fortune. Questo gesto ha creato una spaccatura tra il presidente Macron ed il popolo francese a vantaggio delle classi più ricche. Tant’è che ciò ha suscitato l’indignazione, sfociata in manifestazioni, da parte dei Gilets Jaunes.

Mentre in alcuni paesi sta progredendo l’idea di una rivisitazione delle norme fiscali. L’Olanda nel 2017 ha rivisitato la tassa patrimoniale, facendola diventare progressiva, mentre La Colombia ha appesantito le norme fiscali nel 2019 sui redditi più alti, i cui effetti sono aumentati nel corso della pandemia globale. Nel Regno Unito, la Wealth Tax Commission della London School of Economics ha proposto una patrimoniale annuale ed un prelievo occasionale sui redditi più alti. La strada per una tassazione più equa, a mio parere, risulta molto lontana, in quanto i ricchi continuano ad arricchirsi, mentre le classi più povere, come quella dei lavoratori, sprofondano ancor di più nel territorio della povertà.