Conviene investire in diamanti? Quali sono le previsioni per il 2019? Gli investimenti presuppongono sempre un rischio e, anche per questo, spesso si torna a prendere in considerazione l’idea di investire sulle materie prime.

Così come per l’oro e l’argento, anche il prezzo dei diamanti aumenta nel momento in cui i mercati finanziari sono instabili e “nevrotici”. Ecco la guida utile che illustra tutto quello che si deve sapere e conoscere quando si decide di investire capitali finanziari nell’acquisto dei diamanti.

Investire nei diamanti: caratteristiche settoriali

Prima di investire nei diamanti è bene sapere che:

  1. il mercato dei diamanti si configura come uno strumento molto valido per i trasferimenti di valore, nonostante le ridotte dimensioni di questo prodotto.
  2. Un diamante è per sempre” recitava la frase di un famoso spot pubblicitario: in effetti, si tratta di un bene durevole, non soggetto al tempo e allo spazio. Non è possibile che esso si rompa, essendo il prodotto più duro in assoluto.
  3.  I diamanti rispondono bene all’inflazione: sono particolarmente resistenti e si possono trasportare facilmente e – qualora non si volesse investire – l’acquisto di un diamante significa anche mettere un certo valore da parte e sapere che esso è duraturo.
  4.  Non passano mai di moda e, anche se non comprati per concretizzare un investimento, possono comunque trasformarsi in un prezioso gioiello da indossare. Il fatto che non siano oggetto di deterioramento, li rende davvero sempre attuali.
  5.  I diamanti hanno un valore sicuro nel tempo e, anche trattandosi di un bene fisico, non sono soggetti a cambiamenti negativi del mercato, al contrario di quanto avviene con titoli azionari ed altri asset che impongono anche elevati livelli di rischio.

A parte questa doverosa premessa, però, preme ricordare che investire sui diamanti presenta interessanti vantaggi: i diamanti sono una materia prima fisica che può essere acquistata anche online.

Investire sui diamanti: strategie

Di seguito, ecco le strategie utili da mettere in atto se si ha intenzione di effettuare un investimento su questo prezioso:

#1. Mai farsi trovare impreparati: questa è la prima regola fondamentale da seguire ed essa presuppone che questo settore debba essere ben conosciuto attraverso lo studio dello stesso.

Tornerà utile il riferimento alle quattro C:

  • Cut = taglio
  • Clarity = purezza
  • Color = colore
  • Carat Weight = peso espresso in carati

#2. Importanza del budget: se si decidesse di investire, è ovvio che lo so farebbe solo con una piccola parte del proprio portafoglio ed è, quindi, sempre meglio procedere a pianificazione relativa alla disponibilità di un budget entro i limiti del quale muoversi.

#3. Diversificare i diamanti: anche questa potrebbe essere una strategia vincente e comune ad altri investimenti e, soprattutto se si è alle prime armi, sarebbe bene sempre diversificare il portafoglio.

Se ad esempio si volessero investire 10.000 euro in diamanti, sarebbe opportuno procedere all’acquisto di due diamanti da 5.000 euro o anche di ulteriori unità in più. La diversificazione deve ricadere anche sul colore, in modo da correre meno rischi possibili.

#4. Confrontare i prezzi: altro aspetto fondamentale è la comparazione dei prezzi in quanto il costo finale è stabilito sulla base di migliaia di utenti operativi sulle piattaforme predisposte all’acquisto online.

#5. Provare ad acquistare “pezzi” rari: per logica, meno una cosa è diffusa, maggiore sarà il suo valore, minore sarà la concorrenza nel momento in cui si deciderà di rivendere il prodotto. La rarità di un diamante determinerà, senza dubbio, un valore più alto e – se rivenduto – sarà oggetto di maggiore guadagno.

#6. Comprare solo diamanti dotati di certificazione: assicurati che ciò che compri abbia regolare certificazione e non fidarti mai dei venditori che enunciano le caratteristiche del diamante a voce o che le trascrivono. Il consiglio è quello di acquistare diamanti che abbiano certificati GIA, ovvero garantiti dall’istituto gemmologico più famoso a livello mondiale.

La certificazione GIA – valida soprattutto per i diamanti colorati – tornerà utile anche nel caso in cui si procederà alla successiva vendita del prodotto.

#7. Analizzare e valutare la montatura: se mai si volesse vendere il diamante precedentemente acquistato, è possibile che anche l’acquirente voglia investire e, in questo caso, il valore della montatura equivale a 0 mentre la vendita si baserà solo sul reale ed effettivo valore del diamante.

Quindi, se si vuole procedere alla montatura del diamante, rendendolo indossabile, è necessario optare per una di qualità.

#8. Risparmiare: quando si acquista un diamante presso un rivenditore c’è bisogno di valutare effettivamente la convenienza.

Il tentativo di risparmio non è sinonimo di poca qualità, ma significa che si cercherà di acquistare magari direttamente dai produttori o, comunque, da uno dei gradini più alti, cercando di evitare un gran numero di mediatori.

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#9. Raccogliere il maggior numero di informazioni: si dovrà chiedere consigli e sfruttare, a tal proposito, i forum online ed i social network proprio per questo motivo.

Investire sui diamanti: quali sono i rischi?

Ecco i rischi derivanti quando si decide di investire in diamanti:

#1. Il prezzo non trasparente: al contrario di oro ed argento che hanno delle quotazioni specifiche e, quindi, controllabili, la quotazione dei diamanti è questione più complicata.

Si può fare riferimento al Rapaport, un listino consultato da molti che, però, considera solo i fattori principali dei diamanti, ovvero carati, purezza e colore senza stabilire concretamente alcun prezzo che, invece, è determinato dal mercato in base all’intreccio di domanda ed offerta.

Acquistare al prezzo migliore il diamante migliore in base alle proprie esigenze, è possibile grazie all’analisi ed alla valutazione che nascono da tutte le informazioni raccolte.

#2. Difficoltà nella liquidazione: se l’acquisto di un diamante non è cosa complicata, la vendita è un processo più complicato.

Nello specifico, sono molte le aziende che acquistano diamanti ma offrono prezzi inferiori rispetto, magari, ad altri acquirenti, tentando di accontentarli senza, però, dover rinunciare al guadagno.

Si potrà anche vendere il diamante attraverso le aste ma questa soluzione è valida solo per i diamanti di un certo valore che attirano investitori facoltosi o collezionisti.

#3. Bisogna avere molta pazienza: è da considerare che l’acquisto di diamanti è un investimento che darà i suoi frutti nel lungo periodo, considerando che il loro mercato è molto diverso rispetto a quello azionario. Ecco perché sarà difficile registrare, in positivo o in negativi, cambiamenti importanti di valore dopo poco tempo.

Investire sui diamanti: considerazioni conclusive

Se l’investimento fosse proibitivo, allora ci si potrebbe affidare a soluzioni strategiche alternative:

  • provare ad acquistare dei titoli di società che appartengono all’industria dei diamanti. C’è un Exchange Traded Fund consultabile per ritrovare le maggiori aziende che si occupano di diamanti è pietre preziose e – secondo gli esperti – questi investimenti sono destinati a crescere nel corso degli anni;
  • creazione di un portafoglio indipendente, tenendo conto che più o meno il 70% delle industrie che si occupa si estrazione dei diamanti fa capo a quattro società:
  • De Beers
  • Alrosa
  • Rio Tinto
  • BHP Billiton

Conclusivamente, è doveroso ricordare che ogni investimento presuppone l’assunzione di un livello di rischio: ecco perché investire sui diamanti in modo intelligente significa conoscere il mercato di riferimento ed analizzarlo nel dettaglio. Solo così si potrà parlare di ottimi rendimenti sui capitali investiti nel medio-lungo termine.