Malta è un’amena isola situata nel cuore del Mediterraneo, meta di vacanze per molti italiani. Luogo di villeggiatura per eccellenza, invidiata per il clima e i divertimenti, Malta è anche e soprattutto un ottimo posto nel quale investire. E’ possibile guadagnare somme ingenti puntando su Malta. Ciò è dovuto principalmente alla florida situazione del mercato immobiliare e alle politiche varate negli ultimi anni, le quali hanno agito soprattutto dal punto di vista fiscale. Insomma, chi vuole investire nell’isola de La Valletta (questo il nome della capitale) paga poche tasse, molto meno di quanto farebbe se investisse in Italia.

Malta è l’ideale per investire nel settore immobiliare. Il mercato delle case, nell’isola, è esploso…. Ma solo per metà. Nella parte centrale dell’isola le compravendite hanno raggiunto un volume importante ma nella periferia il commercio latita e ciò rende i prezzi molto appetibili. Questo nonostante gli immobili siano molto monetizzabili, soprattutto con gli affitti. Acquistare un immobile nei dintorni di La Valletta e affittarlo stagionalmente, o addirittura trasformarlo in un bed and breakfast è un’affare che porta certamente i suoi frutti. Malta, infatti, è una meta turistica di prim’ordine, i clienti abbonderebbero.

Secondo una stima redatta da un ente governativa, la redditività dei locali in affitto varia dal 5 al 12% l’anno. Questo vuol dire che nel giro di otto o nove anni si recupera l’investimento, anche senza dover vendere l’immobile. Non sono gli affitti a essere alti, sono i prezzi a essere bassi. Un immobile di metraggio medio può costare dai 70 ai 130mila euro. Non vanno dimenticate, poi, le agevolazioni. Lo Stato, e in generale il sistema economico, promuovono gli investimenti esteri. Anche senza essere residenti, è possibile ottenere un lauto prestito o un mutuo nel giro di due settimane. Per quanto riguarda la monetizzazione vera e propria, il carico burocratico è piuttosto leggero. Esistono due tipologie di affitto: long lets, superiori a sei mesi; short lets, inferiori ai set mesi. Tutto qua. Una piccola nota dolente è rappresentata dagli agenti immobiliari, che sono leggermente esigenti dal punto di vista economico. Un agente con esclusiva di vendita guadagna il 5% di commissione, altrimenti la percentuale scende al 3,5.

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Ciò che rende Malta una meta per chiunque voglia investire e guadagnare è la normativa varata nel 2011, riguardante gli incentivi per gli investimenti esteri, denominata Business Promotion Act. La legge, nello specifico, assegna importanti benefici fiscali alle cosiddette Qualifying Company (compagnie privilegiate). Queste possono essere di tre tipi: di produzione (che creano, montano e manutengono); di ricerca e sviluppo; di pubblicità e media. Le agevolazioni si attivano solo se l’azienda opera in alcuni settore nevralgici per Malta, stabiliti dal governo: elettronica, dispositivi per il controllo, biotecnologia, sport, sviluppo software e altro ancora.

Un esempio delle agevolazioni? Una Qualifying Company paga una imposta sul reddito pari al 5% nei primi sette anni di operatività. Passati questi sette anni, l’aliquota aumenta, fino ad arrivare al 15% dopo ventitré anni. Queste aziende possono usufruire di un credito fiscale sull’investimento, che viene calcolato in due modi: innanzitutto, sotto forma di percentuale delle spese di investimento sostenuta, fino a un limite del 50% per le grandi imprese e del 65% per le PMI. Secondariamente, sotto forma di percentuale sulle retribuzioni dei dipendenti assunti per il progetto.

Investire a Malta, quindi, è un’affare dal punto di vista economico. Anche perché l’isola è molto attiva economicamente, produttiva, moderatamente ricca. E’ il paese, in un certo senso, dei divertimenti per tutte le età. Tantissimi sono i ristoranti, le spiagge, le discoteche, gli eventi culturali. E’ inoltre un luogo abbastanza sicuro, con un tasso di criminalità tra i più bassi di Europa e del mondo. Il sistema sanitario, poi, è eccellente: è addirittura classificato come quinto al mondo. La burocrazia è leggera, snella ed efficiente, in pieno stile anglosassone. Un particolare molto utile per gli italiani è che i maltesi, pur parlando correntemente l’inglese, vantano nella maggior parte dei casi un italiano piuttosto fluente. Buona parte delle tasse pagate in Italia a Malta o sono basse o non esistono. Un caso è l’IMU, un altro il canone televisivo. N0n si segnala nemmeno una tassa sui patrimoni mobiliari. Lo stesso dicasi per le imposte sui rifiuti. Insomma, l’isola è un vero e proprio paradiso fiscale, pur nel pieno rispetto delle regole comunitarie. La meta ideale per i propri investimenti, per mettere a frutto il proprio patrimonio.

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