Non ci si improvvisa trader. Questa è una verità che dovrebbero conoscere tutti i principianti. In ogni caso, chi la ignora la scoprirà a sua spese. E’ necessario studiare prima di gettarsi a capofitto nel mercato. Quanto tempo occorre per imparare a fare trading? La risposta è una, per quanto poco illuminante: il tempo che ci vuole. E’ possibile fare tuttavia una stima, se si prende in considerazione il livello di competenze che, per un motivo o per un altro, lo “studente” possiede di suo.

In media, un profano del trading, inteso come individuo che non conosce nulla di economia, finanza e tanto meno di investimento speculativo, impiega da sei mesi a un anno per maturare le necessarie competenze. E’ un periodo lungo, a volte duro, trascorso in larga parte in solitudine e da autodidatta, ma che porta tanto fieno in cascina. L’alternativa è pessima, per quanto (purtroppo) praticata da molti: iniziare a tradare senza il giusto bagaglio di conoscenze, perdere rapidamente il capitale, abbandonare qualsiasi proposito che abbia a che fare con il trading.

Un percorso di formazione adeguato comprende quattro step. Il primo è il più lungo, e consiste nello studio delle basi. L’aspirante trader apprenderà il funzionamento del mercato, delle piattaforme, le differenza tra gli asset etc. La seconda fase, sensibilmente più corta, si incentrerà sulla strategia. Perché è importante? Quali sono le strategie più utilizzate? Come si redige una strategia? Queste sono le domande a cui la seconda fase cerca di dare risposta.

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La terza è pratica: il trader impara a mettere in pratica la strategia. La quarta, giocoforza più corta, consiste nel trading mediante le demo. Dopo aver acquisito molte nozioni, il trader… Trada. Ma non lo fa in maniera avventata, bensì in un ambiente sicuro, senza il rischio di perdere il capitale. La quarta fase è quella più breve perché in genere i broker pongono un termine all’utilizzo delle demo.

L’importante è comprendere l’importanza della formazione. Imparare a fare trading può sembrare noioso, ma è essenziale per non ritrovarsi in quell’85% di utenti che chiudono l’anno in perdita. Soprattutto, per non trovarsi tra coloro che, in maniera del tutto avventata, si fanno trovare impreparati all’appuntamento con il mercato. Il Forex è un mondo difficile, ricco di opportunità ma di pericoli. E’ un mondo diverso da quello che alcuni broker ritraggono, e che fa gola a tanta gente comune.