Leggere grafici è un’attività fondamentale per qualsiasi trader. E’ semplicemente impensabile sperare di generare del profitto senza monitorare l’andamento del prezzo con una certa regolarità. Tuttavia, non basta dare un’occhiata distratta al grafico una volta ogni tanto o semplicemente essere al corrente dei prezzi per mettersi nella condizione di operare con successo.

È necessario, anzi, mettere in campo alcuni accorgimenti per trarre materiale sufficiente alla progettazione di trader vincenti. Ne parliamo in questo articolo, facendo una panoramica dello “strumento grafico”, e fornendo qualche indicazione utile per trasformarlo in una vera e propria risorsa.

Perché la lettura e lo studio del grafico è fondamentale

Prima di parlare più diffusamente del grafico ed elencare gli accorgimenti necessari per utilizzarlo al meglio, è bene fare il punto sulla sua reale utilità. Perché il grafico è uno strumento imprescindibile? I motivi principali sono tre.

Fornisce informazioni in modo intuitivo. Ovviamente, dipende da grafico grafico (come vedremo ci sono almeno tre tipologie). Tuttavia, praticamente nella totalità dei casi, leggere un grafico, almeno a un livello superficiale,  è tecnicamente un gioco da ragazzi. In maniera rapida e sostanzialmente indolore, offre alcune informazioni di base. Per esempio, indica il prezzo e dà una chiara idea del trend, se esso è abbastanza forte.

Offre molte informazioni. Non solo il prezzo, non solo il Trend ma anche tantissimi altri elementi che possono aiutare il trader a capire in che situazione si trova l’asset e intuire in che direzione si muoverà da lì a breve.

E’ personalizzabile. Se si opta per un’analisi del grafico più profonda e di conseguenza più utile e dirimente, la scelta migliore è personalizzare il grafico. Anche perché, nella maggior parte dei casi è possibile farlo in maniera pressoché completa. Il riferimento è ai time frame, ma non solo.

Le tipologie di grafici

Attualmente vengono utilizzati tre tipologie di grafici, per quanto uno in particolare sia molto più diffuso degli altri. Ma andiamo con ordine.

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Grafico a linea. E’ il grafico più basilare in assoluto. Molto banalmente, è una curva in cui ciascun punto corrisponde al prezzo di chiusura di una sessione o di un dato periodo di tempo. E’ anche il grafico più facilmente e rapidamente consultabile, ma anche quello che “lascia per strada” il maggior numero di informazioni. Se siete però dei principianti assoluti, oppure intendete realizzare una primissima analisi superficiale, il grafico a linea fa al caso vostro.

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Grafico a barre. E’ una tipologia molto completa, anche se di non semplice consultazione. Il grafico barre è formato da segmenti verticali, con i due punti limiti che rappresentano semplicemente il prezzo di apertura e il prezzo di chiusura. In questo modo, i segmenti più lunghi corrispondono a sessioni o periodi di tempo e hanno visto uno scarto maggiore tra apertura e chiusura. Di converso, i segmenti più corti rispondono alle sessioni meno movimentate.

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Grafico a candela. Per quanto concerne i principi generali, è sostanzialmente identico al grafico a barre. Tuttavia, è molto più intuitivo e facile da leggere. In primo luogo, le barre sono sostituite da candele, ovvero da rettangoli longitudinali. Inoltre, tali rettangoli, chiamati per l’appunto candele, sono colorati in modo diverso in base al segno della sessione. Se la sessione ha segnato un aumento del prezzo, la candela è verde o bianca. Se di contro, la  sessione ha segnato un calo del prezzo, essa è rossa o nera. In più, il grafico a candela contiene un elemento particolare, ovvero le ombre. Si tratta di sentimenti che fuoriescono dalla candela stessa. Essi corrispondono ai minimi e i massimi di sessione. In tal modo, il grafico a candela offre informazioni ulteriori, tutto a vantaggio dei trader.

3 consigli per analizzare i grafici correttamente

Di seguito, tre semplici consigli per trasformare il grafico in una vera e propria risorsa. Il tutto in una prospettiva di analisi realmente utile a progettare trade vincenti.

Fidatevi del vostro occhio

Non è detto che dobbiate sempre e comunque analizzare il grafico nei minimi dettagli. Molto spesso, e se il contesto non pone in essere elementi di novità, è sufficiente uno sguardo superficiale, o comunque preliminare a eventuali analisi successive. Dunque, il consiglio è di “fidarsi del proprio occhio”, ovvero dare semplicemente uno sguardo al grafico e trarre evidenze circa il trend. Anche perché, se il trend è veramente forte esso risulta visibile a occhio nudo: se discendente, le candele disegneranno una curva che punta verso il basso; se ascendente, le candele disegneranno una curva che punta verso l’alto.

Individuate i pattern

Parlando di analisi meno superficiali e più dettagliate, è bene introdurre il complesso tema dei pattern. La verità è che le candele dicono molto di più rispetto a quanto emerge dalla semplice osservazione della singola candela. Se si sposta l’analisi a due o più candele, si nota che è molto spesso esse formano  delle conformazioni particolari, chiamate in questo caso pattern.

Questi pattern suggeriscono condizioni specifiche di mercato, che in un certo senso annunciano eventi, e che si svilupperanno presumibilmente nell’immediato futuro. Saper riconoscere i pattern non è così semplice come sembra, ma è molto utile sia in fase analitica che in fase predittiva.

Il consiglio è comunque di utilizzare i pattern come uno dei tanti materiale d’analisi, magari confrontandone le evidenze con i dati raccolti durante altre attività di analisi.

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Coniugate l’analisi del grafico con l’analisi tecnica

Questo consiglio è un po’ il naturale corollario di quello precedente. Lo studio del grafico, per quanto approfondito e basato su conoscenze reali, da solo non basta per garantire dati a sufficienza in vista di una progettazione efficace  del trade. In buona sostanza, dicono molto… ma non dicono tutto.

Dunque, che fare? semplice (almeno sulla carta): associate l’analisi del grafico a attività di analisi tecnica più specifiche, e riguardanti elementi di mercato altrettanto particolari. il riferimento, tra gli altri, è all’unione tra l’analisi grafica e l’utilizzo di indicatori che possano offrire informazioni circa il volume delle contrattazioni, le performance di medio e lungo periodo (per esempio  le medie mobili) e altro ancora. Insomma, inserite l’analisi del grafico all’interno di un sistema integrato.