Tra le domande che gli aspiranti trader si pongono spicca una semplice semplice: cos’è un broker trading? E perché è così importante? Chi intende avvicinarsi al mondo del trading ma è totalmente a digiuno della materia, si interroga sulla necessità di rivolgersi a un broker e sul ruolo che essi realmente ricoprono. Partiamo da un presupposto: è praticamente impossibile praticare il trading online senza i broker. I broker, infatti, sono delle società di intermediazione che si frappongono tra l’utente e il mercato. Sono, in un certo senso, l’unico collegamento tra questi due termini. Il loro compito è, rimanendo su una posizione più generale, eseguire gli ordini dei trader, realizzare concretamente gli scambi per loro conto. Senza broker, in definitiva, non vi è esecuzione degli ordini e quindi non vi è trading online.

Il loro compito non si esaurisce qui. Infatti, oltre a eseguire gli ordini, i broker trading offrono svariate utilità. Per esempio, offrono grafici – in genere molto aggiornati – e alcuni strumenti dell’analisi tecnica. Questi “tool”, per usare una definizione impropria ma che rende molto bene l’idea, consentono di analizzare il mercato nel profondo ma anche di comprendere come i prezzi si muoveranno. Agiscono, dunque, in un contesto predittivo.

I broker, inoltre, “gestiscono” il denaro degli utenti. Questa attività potrebbe far storcere il naso a qualcuno, se non addirittura metterlo in allarme. Si tratta, però, di un passaggio obbligato per chiunque voglia produrre del profitto. Il trader deposita una certa soglia nel suo conto (il deposito minimo iniziale varia da broker a broker), trada e, secondo il regolamento del broker stesso, preleva.

Quanto costa un broker? E’ impossibile dare una risposta univoca. Si può affermare, però, che nella stragrande maggioranza dei casi i broker non richiedono il pagamento di commissioni. Fanno eccezione le grandi banche (come Fineco) e i broker ECN, una tipologia rara e adatta agli esperti, riservata ai grandi investitori istituzionali piuttosto che ai retail. Il “metodo di pagamento” è lo spread, ossia una piccolissima percentuale sul traffico, simboleggiata dalla differenza tra il bid e sell.

I broker, in genere, nonostante la cattiva nomea che li caratterizza, sono attori “innocui” e anzi utili/indispensabili del trading online. Riconoscere le mele marce, che come in qualsiasi campo della vita ci sono, è piuttosto semplice. E’ sufficiente verificare la presenza delle licenze erogate dagli enti di controllo, che possono avere caratura internazionale, come la Cysec, o nazionale, come la nostra Consob.

Un broker onesto non è per forza efficiente. Occorre infatti valutare l’offerta sia in termini di possibilità che di costi, la piattaforma (ossia il software sul quale si trada) messa a disposizione, la qualità e la reperibilità dell’assistenza e tante altre cose.