Chi si approccia al Forex Trading, e lo fa da profano, quindi a digiuno di esperienze e conoscenze dei mercati finanziari, deve assolvere a un compito propedeutico. Prima di iniziare un percorso di formazione complesso, di imparare a utilizzare le piattaforme, di apprendere le tecniche dell’analisi, deve memorizzare alcuni termini e imparare alcuni concetti. Questi rappresentano le basi del Forex Trading, da cui la propedeuticità che abbiamo citato poc’anzi.

Tasso di cambio

E’ il concetto base del Forex Trading. Con il termine tasso di cambio si intende, molto banalmente, il rapporto tra due valute, ossia quanto vale una moneta rispetto all’altra. Nello specifico, la quantità della seconda moneta che è necessaria a comprare una singola unità della prima moneta. Per chiarirci, nel coppia EUR/USD, la prima moneta è l’euro, la seconda moneta è il dollaro. Poniamo che il tasso di cambio sia a 1,10. Ciò significa che sono necessari 1,10 dollari per acquistare un euro.

Le coppie vengono definite mediante i codici ISO, ossia delle abbreviazioni. Come abbiamo visto, l’ISO dell’euro è EUR, l’ISO del dollaro è USD. Non c’è una ratio particolare nella determinazione dell’ISO, anche se spesso le prime due lettere indicano la nazionalità della valuta (es. JPY sta per JaPanese Yen): occorre imparare a memoria.

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Bid e Ask

Quando si fa trading (con la maggior parte dei broker) gli investitori vendono a un prezzo e acquistano a un altro prezzo. I motivi dietro questa dinamica sono abbastanza complicati, ed esulano da quelle che potremmo definire “basi”: si tratta di una nozione mediamente avanzata.

Ad ogni modo, il prezzo al quale si vende è definito Bid; il prezzo al quale si acquista è definito Ask. Nell’apertura e nella chiusura dei trade, ossia nella normale attività di ricerca di un surplus, occorre considerare questi due prezzi.

Spread

Il concetto di spread è strettamente collegato a quello di Bid e Ask. In estrema sintesi, lo spread è la differenza tra Bid e Ask. E’ espresso in pip, che è l’unica di misura del tasso di cambio o, per meglio dire, la frazione di unità di valuta più bassa di cui una coppia si può muovere.

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Ora, è evidentemente: lo spread danneggia sempre l’utente, erode i guadagni. Tutto fisiologico, sia chiaro: è la fonte di guadagno del broker. E’ bene specifichiamolo: una fonte legittima di guadagno. Ovviamente, l’interesse è tradare con spread più bassi possibili, quindi al momento di scegliere il broker è bene prendere in considerazione questo importante parametro.

Andare Long e Andare Short

Uno dei pregi del Forex Trading è la possibilità di guadagnare in tutte le fasi del mercato, a prescindere dalle condizioni. Si può guadagnare quando il mercato cresce, si può guadagnare quando il mercato è depresso. Il merito di ciò risiede nella possibilità di andare short, ossia di vendere in maniera più o meno libera. Andare short, quindi, vuol dire esattamente: vendere. Andare long, invece, vuol dire acquistare.

Leva finanziaria

La leva finanziaria non è certamente una esclusiva del Forex Trading ma è comunque una risorsa che, in questa attività, viene spesso impiegata. La leva, in parole povere, è una specie di moltiplicatore che il trader può applicare al suo ordine. Consente di aumentare in maniera fittizia, ma in un certo senso reale, il proprio capitale di partenza.

Se per esempio si utilizza una leva di 10:1, ciò significa che il trader, mettendo “sul piatto”, 100 euro, può fare trading come se ne avesse investiti 1000. Le potenziali vincite, quindi, aumentano di dieci volte. Lo stesso, ovviamente, accade alle perdite. Per questo motivo la leva finanziaria è definita come una arma a doppio taglio. Convenzionalmente, si definiscono leve “eccessivamente rischiose” tutte quelle superiori a 1:50.

Orari

Più che un termine, si tratta di una dinamica che è quasi una esclusiva del Forex Trading. Il mercato valutario, infatti, è aperto “quasi sempre”, e nello specifico 24 ore su 24, 5 giorni su 7. Insomma, è chiuso solo nei weekend. Questo rappresenta un forte segnale di discontinuità rispetto agli altri mercati, che sono vincolati agli orari delle piazze borsistiche. I trader del Forex, a un livello teorico, hanno a disposizione molte più occasioni di guadagno. Da un punto di vista pratico, però, non possono ignorare gli orari delle borse, dal momento che buona parte dei market mover, e della liquidità, proviene dalle borse o è causata da quanto vi accade.

Quindi, è bene ricordare gli orari delle borse.

  • Sydney: dalle ore 23 alle ore 8
  • Tokyo: dalle ore 1 alle ore 10
  • Londra: dalle ore 9 alle ore 18
  • New York: dalle ore 14 alle ore 23