Il web è pieno di gente, specializzata o meno, che fornisce consigli sul Forex trading. Consigli di tipo strategico, operativo, ricette che – almeno nelle loro intenzioni – dovrebbe consentire anche al più inesperto degli utenti di generare profitto. In questo articolo ci focalizziamo su un altro aspetto, su un altro tipo di suggerimenti, che riguardano la mentalità, l’insieme di pensieri positivi e utili che qualsiasi trader, esperto o no che sia, deve fare.

Non tutto è perduto. I principianti, chi trada per le prime volte, tendono ad abbattersi con una certa facilità. La loro convinzione è che, visto che hanno perso una volta, perderanno sempre. Quindi, mesti e arrabbiati con se stessi per averci provato, si ritirano dai giochi. In questi casi la carriera di trader termina prima ancora di iniziare. Si tratta di un pensiero non solo negativo, ma anche sbagliato. Non è vero che chi ha perso è destinato a perdere per l’eternità. Tantissime storie, nel trading come nella vita, iniziano con una sconfitta.

L’importanza della disciplina. Nell’immaginario comune, l’investitore speculativo è una persona coraggiosa, creativa, borderline. E’ un mito che non rispecchia la realtà. Il trader di successo è molto più “grigio”, più topo da biblioteca che ricco mondano. Il segreto? La disciplina. Altro che creatività! E’ meglio essere disciplinati, creare una strategia e seguirla in maniera precisa, determinata, priva di qualsivoglia distrazione. Tra gli errori più comuni nel Forex Trading, infatti, spicca proprio la deviazione dalla propria strategia, quindi l’entrata in gamba tesa in un territorio inesplorato, fatto di imprevisti.

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La questione dell’azzardo. Ok, la fortuna conta, ma non più che in qualsiasi altro contesto. Quindi l’azzardo è un ospite che non ha cittadinanza nel Forex trading. Eppure molti aspiranti trader, in cuor loro, associano le attività di investimento speculativo più a una scommessa che a una esperienza di duro lavoro e di fatica. D’altronde si dice “giocare in borsa”. Ebbene, pensare al trading come un gioco d’azzardo è il modo più rapido e sicuro per perdere il proprio denaro. Tradare con questa convinzione spinge a commettere atti imprudenti, a esporsi, a navigare pericolosamente a vista.

L’isolamento, la sindrome da grafico. E’ un disturbo molto comune tra i trader, compresi quelli esperti. C’è, infatti, chi fa un affidamento eccessivo all’analisi tecnica, quasi venerandola come se fosse l’unico punto di riferimento possibile. In verità ce ne un’altro, di pari importanza: l’analisi fondamentale. Checché ne dicono i fanatici, non tutto viene scontato dal mercato. Non subito almeno. E’ necessario quindi studiare i fattori esterni, informarsi su quanto accade anche dal punto di vista politico. Tutto può avere una influenza, quindi è bene venirne a patti e trasformare una minaccia (la notevole interdipendenza dei mercati e fuori dai mercati) e sfruttarla per generare profitti.

Un broker vale l’altro? No, assolutamente no. Eppure i principianti spesso credono che affidarsi a questo o a quell’altro broker non faccia la differenza, basta che sia onesto. Ovviamente l’onesta è una caratteristica fondamentale, una vera e propria conditio sine qua non. Conta infatti anche la vastità dell’offerta, la qualità dell’assistenza, le performance della piattaforma. Soprattutto a livelli molto alti, la differenza tra un broker efficiente e un broker mediocre si sentono. Premesso che è facile scovare i disonesti (basta verificare il possesso della licenza) è assai più difficile, senza prove, decretare la mediocrità di un broker. A tal proposito, vengono in aiuto le demo, che consentono di provare un conto reale prima di depositare una qualsivoglia somma di denaro.