Trading online ed emozioni. Apparentemente, due mondi inconciliabili. In realtà, due mondi che si intersecano e la cui interazione genera un impatto significativo nelle speranze di successo nel trading. 

Le emozioni emergono preponderanti quando si pratica il trading online. E’ una verità universale, che riguarda tutti gli investitori, dal più esperto al principiante. Il discrimine sta nel mondo con cui le emozioni vengono gestite.

Vale la pena approfondire la questione, parlando delle emozioni che più di ogni altro impattano sull’attività di trading, dei rischi che cagionano e dei modi corretti per gestirle.

Il trading online e il tema della psicologia

Il tema va ricondotto al rapporto tra trading e psicologia. Un rapporto assodato, e che ha già prodotto una certa letteratura. Un rapporto, però, che molti trader – soprattutto alle prime armi – tendono a negare per un riflesso incondizionato. Parlare di certi argomenti può mettere a disagio, soprattutto quando questi sortiscono un effetto sui guadagni, quando si intrecciano con questioni riguardanti il denaro.

Perché la psicologia o per meglio dire la sfera psicologica del singolo incide sull’attività di investimento? In realtà, il motivo è facilmente intuibile: la posta in gioco è sempre alta. Parlare di posta in gioco potrebbe essere rischioso in riferimento a un’attività che non ha nulla a che fare (o per lo meno non dovrebbe) con il gioco d’azzardo, ma rende bene l’idea. In qualsiasi momento, il trader può perdere denaro. Non c’è niente di certo o assodato nel trading. Come se non bastasse, il trader è sostanzialmente da solo con se stesso, ed è sempre responsabile dei suoi risultati, siano essi positivi o negativi.

Ciò genera una sorta di smottamento interiore, per giunta continuativa. Una vera e propria pressione psicologica. A un livello superficiale, il trader prova delle emozioni “forti”. Riconoscerle è il primo passo per gestirle con efficacie, e di conseguenza ridurre il loro impatto sull’attività di trading.

Perché di mera gestione si tratta. Non è possibile in alcun modo evitare che le emozioni insorgano. Si può solo renderle inoffensive.

Dunque, ecco una panoramica delle emozioni più frequenti, i rischi cui espongono i trader e qualche consiglio per gestirle al meglio.

La paura

La paura è probabilmente l’emozione più frequente, tra quelle che emergono durante l’attività di trading. E’ appannaggio soprattutto dei principianti, che devono affrontare di volta in volta situazioni inedite, ma riguarda tutti (proprio come le altre). Di che paura si tratta? Ovviamente, la paura di fallire, di non mettere a segno gli investimenti, di perdere denaro. 

ftmo

Nella peggiore delle ipotesi, la paura diventa panico. A questo punto il trader reagisce in due modi, o iper-trada, ovvero compie gesti impulsivi di natura prettamente consolatoria ma sostanzialmente inefficace, in quanto non supportati dalla necessaria lucidità. O si paralizza, perdendo occasioni su occasioni. 

La paura è una bella gatta da pelare, in quanto produce sempre disastri. Può portare alla totale perdita di capitale e quindi all’abbandono della pratica del trading, con tutte le conseguenze che ciò può avere sull’autostima.

Come sconfiggere la paura? Più che sconfiggere, si può tenere a bada, si può fare in modo che la compromissione di lucidità che causa non sortisca effetti. Il modo più rapido è crearsi una routine, un preciso trading system. In questo modo, il trader ha già preso tutte le decisioni possibili, e lo ha fatto nel momento di massima lucidità. Non è facile, in quanto si deve lottare contro l’istinto che suggerisce malauguratamente di tradire il proprio trading system, ma è un impegno che può essere portato a termine. 

Plus Post

L’avidità

Anche l’avidità è un’emozione piuttosto frequente. Può emergere in due fasi distinte: all’inizio, quando si percepisce il trading come un territorio ricco di opportunità, e quando si inanellano alcuni successi, magari di fila. In questi casi, soprattutto nel secondo, il trader si fa prendere dalla smania di guadagnare. Non che la volontà di arricchirsi sia di per sè negativa (d’altronde, i trader sono lì per quello) ma quando supera il limite può compromettere la lucidità. 

Ecco che il trader, trasformatosi in una sorta di Icaro dei tempi moderni, fa il passo più lungo della gamba e… Perde.

Come combattere l’avidità? Il segreto è coltivare la disciplina. Il trader deve essere obbediente. A cosa? Al proprio trading system ovviamente. La disciplina è un approccio che si contrappone per definizione all’istinto, ma può essere coltivata con successo. Inoltre, le skill che il trader maturerà nel tentativo di diventare disciplinato, torneranno utili anche in altri ambiti.

La speranza

La speranza è un’emozione ma in un certo senso è anche un modus vivendi. Alcuni proverbi sono lì a dimostrarlo. Chi basa la sua azione sulla mera speranza, rischia quasi matematicamente di essere deluso. Meglio l’organizzazione, la pianificazione e la razionalità, almeno nel trading.

I trader che basano tutto il loro operato sulla speranza in genere non hanno alle spalle un piano d’azione efficace. In parole povere, improvvisano. Peccato che nel trading l’improvvisazione non abbia cittadinanza, e che anzi porti sempre al disastro. Il mercato è un’entità troppo complessa per poter essere affrontata con le sensazioni del momento.

Il consiglio è di abbandonare la speranza come forza trainante e di spostare la propria attività di trading sui binari dell’organizzazione e della sistematicità.

L’euforia

In genere non si considera l’euforia come un’emozione negativa. Anzi, è considerata come un qualcosa di molto simile alla felicità. In realtà, è pericolosa come tutte le altre emozioni, almeno nel trading. Emerge durante un periodo particolarmente fortunato, dove si inanellano i successi. I meccanismi, in parte, sono simili a quelli dell’avidità (anche perché sono spesso collegati). Di certo, i rischi sono i medesimi. L’euforia infatti spinge il trader a investire ben oltre le sue possibilità e soprattutto al di fuori del trading system. In parole povere, dimentica la prudenza, dimentica quanto ha deciso in precedenza e improvvisa, supportato da un autostima momentaneamente alle stelle.

In questo caso, è bene fermarsi e riflettere. Insomma, far passare la “sbornia”. Una volta passata, si potrà riprendere a fare trading come si è sempre fatto (si spera): con razionalità, e seguendo il proprio piano.