L’economia, non solo europea, ma anche globale, ha subito le forti conseguenze della guerra in Ucraina iniziata con l’invasione russa esattamente un anno fa. Le conseguenze hanno riguardato principalmente le risorse energetiche, nello specifico petrolio greggio e gas naturale. In questo anno di guerra quali sono gli effetti sul settore energetico? Quali invece sul fronte delle sanzioni e quante risorse economiche sono state date a Kiev per sostenere la difesa della propria patria? Queste sono domande a cui si cercherà di dare una risposta generale ed esaustiva.

Economia Globale: i Numeri Della Guerra

Idrocarburi

Causa la dipendenza energetica con la Russia, molti Stati hanno dato enormi quantità di denaro per l’acquisto di idrocarburi dalla Russia. La situazione in cui l’economia globale riversava con il Covid è solo peggiorata con lo scoppio della guerra e nonostante ciò le forze politiche mondiali non riescono ancora a trovare un accordo per far cessare il conflitto. Tra i Paesi che hanno acquistato maggiori quantità di idrocarburi russi il primo posto è occupato dalla Cina con 62 miliardi circa di euro. Al secondo posto troviamo la Germania che ha fruttato alla Russia ben 24,6 miliardi di euro, seguita dalla Turchia con 24,4 miliardi di euro. L’Italia si piazza al sesto posto con un ammontare dato pari a 13,9 miliardi di euro. (fonte: energyandcleanair.org).

Effetti della Guerra sul PIL Russo e Quota Aiuti A Kiev

Per quanto riguarda gli effetti sul PIL dell’economia globale, la guerra ha influenzato, ovviamente in negativo, le previsioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Il FMI allo scoppio del conflitto, aveva stimato una perdita di 8,5% del PIL russo, ma le ultime stime hanno rivisto al rialzo questa stima con una riduzione più contenuta (-2,2%) (urly.it/3sz35). Gli aiuti solo di tipo finanziario arrivano principalmente dai Paesi limitrofi all’Ucraina, come Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia. In termini di quote, l’Italia si piazza nelle retrovie della classifica con una quota rispetto al PIL nazionale poco più dello 0,2%, in linea con altri paesi come Croazia, Francia e Belgio. Inglobando a questi aiuti anche quelli militari, gli USA si piazzano al primo posto con un ammontare di 73,2 miliardi di euro, seguita da UE con 54,9 miliardi di euro e altri Paesi con 15,5 miliardi di dollari.

Aiuti Umanitari a Kiev

Sul fronte degli aiuti umanitari, i Paesi a livello globale si sono impegnati per sostenere le persone che hanno dovuto abbandonare la propria nazione per via dei bombardamenti russi e gli scontri a fuoco tra i soldati delle due fazioni. L’Italia si piazza male in classifica, terzultima per l’esattezza, in termini di rifugiati ucraini in rapporto alla nostra popolazione. Le prime posizioni sono occupate dai paesi che li hanno aiutati maggiormente a livello economico (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia).