Della deregolamentazione del settore crypto se ne parla da molto tempo. Tante sono stati gli interventi a livello europeo per cercare di aumentare la regolamentazione di questo mondo. La maggiore tassazione sulle criptovalute a livello europeo potrebbe portare ad un’entrata stimata di un miliardo di euro. Inoltre si sta pensando ad una nuova direttiva OCSE per disciplinare maggiormente il funzionamento delle criptovalute.

Tassazione Criptovalute, Come Si Procederà Alla Ragolamentazione?

La Commissione Europea, insieme al Parlamento Europeo e al World Economic Forum Global Future Council on Cryptocurrencies stanno lavorando per una maggiore legiferazione inerente alla tassazione delle criptovalute. Sul piano nazionale si possono avere interpretazioni di leggi esistenti per cercare di non far sfuggire le crypto dalla tassazione. Con riferimento agli Exchange (Binance, Kraken, ecc.) le commissioni che loro percepiscono dovrebbero essere assimilabili al reddito d’impresa e quindi applicarsi la relativa normativa fiscale.

Nell’attività di mining, un soggetto estrae Bitcoin od altre valute digitali. quindi la tassazione delle criptovalute minate andrebbe a configurarsi come una produzione di beni, in questo caso immateriali. Se l’attività diventa continuativa nel tempo, anche in questo caso dovrebbe applicarsi la disciplina del reddito d’impresa. Per coloro che acquistano criptovalute e le usano per effettuare operazioni speculative, quei redditi dovrebbero essere classificati come “redditi diversi”. Essendo frutto di impiego di capitali, le plusvalenze che derivano dalle oscillazioni di mercato devono essere trattate come redditi da capitale.

La Continua Evoluzione Del Mondo Delle Criptovalute Richiede Un Regime Tassativo Forte?

L’attuale momento storico, caratterizzato dal conflitto Ucraina-Russia, è terreno fertile per finanziare illecitamente i conflitti mediante le criptovalute, visto che le transazioni sono completamente autonome. Quindi un irrigidimento delle norme e della tassazione sulle criptovalute risulta di fondamentale importanza. Contando che la tecnologia blockchain sta avendo il benestare delle organizzazioni internazionali e nazionali, una maggiore regolamentazione è inevitabile, anche perché questa tecnologia registrerà transazioni equivalenti al 10% del PIL mondiale.

Intanto la tassazione sulle criptovalute è in fase di lavorazione. Altro punto su cui ci si può concentrare è l’equiparazione delle criptovalute a “bene rifugio”. Le criptovalute sono nate un po’ per combattere l’attuale sistema finanziario, creando una sorta di movimento anarchico. Quindi non è possibile definirlo bene rifugio, come l’oro, il dollaro ecc. Negli ultimi tempi, però, si sta diffondendo nella comunità finanziaria internazionale che le monete virtuali possano fregiarsi di tale definizione. Questo perché in alcuni Paesi, come Argentina e Venezuela, hanno dei sistemi economici fallimentari, caratterizzati da elevatissima inflazione.

La configurazione delle criptovalute come bene rifugio risulta lecita visto il momento storico che stiamo vivendo, ma le elevate speculazioni e la grande volatilità di queste monete danneggiano questo aspetto. Al di là di questo, la necessità di una tassazione precisa selle criptovalute è diventata una faccenda seria.