La Martingala è uno degli approcci che calamita il maggiore interesse, più per gli elementi emotivi cui fa riferimento che per questioni di tipo tecnico. Essa può essere applicata non solo al trading ma anche a tutti quei sistemi che richiedono una stima di eventi. Eh sì, anche nel gioco d’azzardo. Anzi a dire il vero la Martingala nasce proprio in quel contesto. 

Ma procediamo con ordine, definendo la Martingala e presentano sia i suoi vantaggi sia i suoi svantaggi.

Una definizione di Martingala

La Martingala è un approccio, un metodo per essere più precisi, che regola l’esposizione di capitale. Dal punto di vista meramente tecnico, ha a che vedere con il Money Management.

Essa consiste nell’aumentare l’esposizione all’aumentare delle perdite. Può sembrare un controsenso ma non lo è, non sul piano logico almeno.

La Martingala “pura”, quella proverbiale e proveniente direttamente dal gioco d’azzardo, suggerisce di raddoppiare l’esposizione ogni qualvolta si fallisce un trade. In questo modo, basterà un solo trade vincente per ripagare di tutte le perdite e, anzi, porre in essere un guadagno significativo. 

Si tratta oggettivamente di un approccio “strong”, che richiede un bel po’ di coraggio e sangue freddo per essere adottato, specie se in modo costante. 

Molti demonizzano la Martingala, reputandola sostanzialmente tossica e capace di spianare la strada verso la bancarotta. Tuttavia, esattamente come gli altri approcci e gli altri metodi presenta sì dei difetti, ma anche dei pregi. Analizziamoli nel loro complesso.

I vantaggi della Martingala

Il primo vantaggio della Martingala risiede nel riferimento a una dinamica matematica, anzi statistica. Prima o poi, posto un evento X come desiderabile, quell’evento X si verificherà. E’ una sorta di costante della statistica, vale in tutti i casi e in tutti gli ambiti. Vale, ovviamente, anche per il trading.

Se per esempio siamo in perdita perché un asset si sta deprezzando, prima a poi il trend invertirà la rotta. E’ sempre questione di tempo. 

Un altro vantaggio della Martingala risiede nella effettiva capacità del trade vincente di ripagare di tutte le perdite precedenti. Il meccanismo progressivo, che nella variante pura coincide con il raddoppio costante, permette di giungere all’evento positivo con una esposizione tale da concretizzare un guadagno imponente, matematicamente superiore alla somma delle perdite prodotte fino a quel momento. 

Questi due vantaggi, già da soli, spingono molti ad affidarsi alla Martingala. In effetti, sono due argomentazioni forti a riguardo di questo metodo. Tuttavia, occorre prendere in considerazione gli svantaggi e i rischi, che non sono pochi. Soprattutto, sono impattanti.

I rischi della Martingala

Lo svantaggio più grande risiede nel fatto che la Martingala non viene applicata in astratto, ma nel concreto. Ovvero, si appoggia su un “conto finito”, su un capitale circoscritto. Pone in essere il rischio, questo tutt’altro teorico, di raggiungere la fine del conto. Può capitare benissimo che l’evento positivo, quello che ripaga da ogni perdita, si verifichi troppo tardi, e che nel frattempo il trader abbia dato fondo alle sue risorse. Una dinamica, questa, che porta a esiti potenzialmente disastrosi.

Un altro svantaggio è che, anche qualora la Martingala funzionasse e l’evento positivo si verificasse in un momento utile, sarebbe comunque difficile da sostenere non già economicamente, bensì psicologicamente.

La Martingala, d’altronde, è uno dei pochi metodi che suggerisce un aumento dell’esposizione a mano a mano che “le cose vanno male”. Ora, chi pratica il trading sa che, di norma, qualsiasi sconfitta è un duro colpo dal punto di vista emotivo. Immaginate l’effetto di una serie di perdite, per giunta una più grande dell’altra.

Una variante sostenibile della Martingala

La Martingala va quindi rifiutata a priori? Non necessariamente, anche perché come abbiamo visto può funzionare, e ha dalla sua sia la statistica che la logica.

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Tuttavia, sarebbe bene prendere in considerazioni anche varianti edulcorate o limitate della Martingala. Per esempio, quelle che pongono un limite all’esposizione. Magari, questo limite potrebbe essere posto a un livello comunque sostenibile economicamente. In buona sostanza, si utilizza la Martingala ma, succeda quel che succeda, si esce dal mercato raggiunta una certa perdita.

Se la Martingala funziona, si porterà a casa un ricco bottino. Se la Martingala non funziona, le perdite sono comunque sostenibili. 

Il “finecorsa” in questo caso è dato non dal conto stesso, bensì da una decisione ponderata e assunta a priori dal trader. Insomma, si eviterebbe il gioco al massacro prendendo quanto di buono questo metodo offre. 

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