La data di nascita dell’euro è difficile da definire. Anche perché il suo “parto” è avvenuto a più riprese. Alcuni credano che la data di nascita debba corrispondere al fissaggio dei cambi delle monete europee (1997), altre alla sua effettiva comparsa nel sistema bancario (1999), altri ancora alla sua apparizione come moneta di scambio (2001). Da che lato la si guardi, l’avvento dell’euro ha inciso profondamente nell’economia mondiale ma anche, a un livello se possibile più pervasivo, nel Forex trading. Ecco i tre cambiamenti che la nascita dell’euro ha portato nel mercato valutario.

Nascita dell’euro-dollaro, il brand del Forex. Insieme all’euro è nato il cambio euro-dollaro, ovviamente. Si tratta di un cambio sui generis, in quanto rappresentante delle due economie più forti del pianeta. Questo semplice dato, unito a quello sulla liquidità giornaliera (immensa, pari al 130% del debito pubblico italiano) ha reso l’euro-dollaro così popolare da trasformarlo in alfiere del Forex. Il Forex si è diffuso tra le masse anche grazie alla forza immaginifica di questo cambio. Se il Forex ha allargato il suo bacino di utenza ciò è dovuto quindi anche all’euro (nonché alla progressiva importanza delle tecnologie digitali).

Abbasso frammentazione. Prima dell’euro c’erano 17 monete, quindi si ravvisava una certa frammentazione. Questa frammentazione, in un certo senso, poneva in essere una barriera alla diffusione del Forex. Gli italiani investivano sulla lira, i tedeschi sul marco, i francesi sul franco e così via. Con l’avvento dell’euro, tale frammentazione è stata cancellata, rendendo più semplice per il trader “comune” investire.

Tecnicalità stravolta. E’ questo il vero cambiamento che l’euro ha posto in essere. Prima, quando il Forex era invaso dalle valute degli stati nazionali, che prese singolarmente avevano un peso contenuto, i trader si orientavano soprattutto con l’analisi tecnica. Non aveva senso puntare eccessivamente su quella fondamentale, dal momento che le notizie che riguardavano un solo paese non avevano gioco forza, un impatto così profondo sul panorama generale. Ora, con la presenza della BCE e la maggiore importanza conferita alle istituzioni europee, l’analisi fondamentale è diventata più decisiva. Basti pensare che Mario Draghi nel 2012 con la sola forza delle parole è stata in grado di salvare l’euro e sostenerlo nonostante i tentativi di speculazione che giungevano da più parti.