Con il nuovo governo a guida Giorgia Meloni si andrà verso l’eliminazione della misura riguardante il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del M5S. lo si legge nella nuova legge di Bilancio 2023, in cui si afferma che il decreto 4/2019 convertito con la legge 26/2019 sarà eliminato dal 1° gennaio 2024. Questo potrebbe portare molte famiglie a grosse difficoltà finanziarie, specialmente quelle situate al Sud Italia, in cui c’è il numero maggiore di percepitori di reddito.

Secondo uno studio condotto dalla SVIMEZ (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno), nel 2023 ci saranno circa 760.000 nuovi poveri, principalmente a causa dei rincari dei prezzi energetici, ma in generale di tutti i beni e servizi. Di questi 760.000, 500.000 si trovano nel Sud Italia. Lo scenario risulta molto drammatico, ma l’eliminazione del reddito di cittadinanza può peggiorare ulteriormente le finanze delle famiglie del Mezzogiorno.

Cosa Dicono I Dati SVIMEZ

SVIMEZ ha misurato nel 2021 la quota di popolazione italiana a rischio di povertà ed esclusione. Dai dati emerge che circa un quarto della popolazione (15.000.000 circa) sono a rischio povertà, peggio della media europea in cui si misura mediamente l’un quinto della popolazione. Di questi 15 milioni circa 8,2 milioni di persone si trovano nel Mezzogiorno, mentre nel centro nord sono circa 6,8 milioni. All’interno del Mezzogiorno le regioni che subiranno maggiormente gli aumenti e l’eliminazione del reddito di cittadinanza sono la Campania, Calabria e Sicilia. Infatti, il 50% della popolazione campana andrà nella fascia povera della popolazione, mentr in Calabria e Sicilia il 40%.

Nel 2023, secondo SVIMEZ, si avrà una decrescita del PIL al Sud Italia. Il calo previsto nel Meridione è dello 0,4%, mentre nel Nord del Paese il PIL dovrebbe crescere dello 0,8%. L’inflazione impazzita sta distruggendo potere di acquisto delle famiglie italiane e quelle più colpite saranno, ovviamente, quelle che percepiscono il reddito di cittadinanza. Le spese maggiori che si dovranno sostenere sono quelle inerenti l’energia elettrica, del gas e per il cibo, quest’ultima spesa maggiore delle famiglie meridionali rispetto a quelle settentrionali, le quali acquistano maggiormente servizi.

Oltre L’eliminazione Del Reddito Di Cittadinanza Anche Le Difficoltà Occupazionali

Il numero di precari cresce in tutta la penisola, ma SVIMEZ misura al Meridione un’incidenza maggiore. Infatti nel Mezzogiorno quasi l’un quarto della popolazione ha un rapporto di dipendenza a termine da almeno cinque anni, mentre nel Nord Italia si misura una percentuale del 13% e del 7% al Centro. SVIMEZ ritiene che il PNRR potrà fare la differenza nel contesto socio-economico che si sta delineando in Italia. Secondo l’Associazione servono politiche che rispondano a due problematiche: la prima riguarda l’aumento dei prezzi causati dai beni energetici; la seconda riguarda gli investimenti infrastrutturali necessari per rendere più competitivo il nostro Paese e creare nuova occupazione.