Il conto deposito è uno strumento di risparmio, o per meglio dire di investimento, in forte ascesa. Il motivo è semplice: funziona. In un modo ormai dominato dai tassi bassi, quasi a zero, e fortemente compromesso dalla comparsa di prodotti finanziari ad alto rischio, i conti deposito riescono a coniugare sicurezza e rendimento. Una impresa in cui ben pochi riescono, con grande detrimento per i risparmiatori.

I conti deposito, quindi, spiccano per la capacità di creare un profitto tutto sommato decente e contemporaneamente offrire garanzie dal punto di vista della sicurezza. Non si tratta di mera retorica: è dimostrato, più o meno scientificamente, che il conto deposito è lo strumento più sicuro dopo il conto corrente, che rappresenta il termine di paragone in questo caso.

Questa doppia natura del conto deposito deriva dalla sua struttura, che a sua volta procede da una intuizione: barattare l’operatività con il rendimento. In buona sostanza, il conto deposito è un conto corrente con una operatività minare, che in cambio offre un rendimento molto più elevato.

Conto deposito: le tipologie

Tale particolarità apre scenari di una certa importanza sul fronte della differenziazione. I modi per ridurre l’operatività sono numerosi, dunque sono numerose le tipologie di conti deposito. In linea di massima, le categorie sono due: libero e vincolato. Il conto deposito libero consente un’ampia operatività, di poco inferiore a quella del conto corrente; nel “vincolato” l’operatività è invece molto bassa. La vera differenza sta nel rendimento: nel primo caso il rendimento è striminzito (ma superiore al conto corrente), nel secondo caso siamo nell’ordine dei due punti percentuali. Il ché, per un prodotto estremamente sicuro, è molto.

Ma perché il conto deposito è sicuro? In primo luogo, perché viene accostata a un’attività di investimento molto prudente e che quindi non espone il capitale a rischi di sorta. In secondo luogo, perché lo strumento gode di una protezione “concreta”. Nello specifico, a proteggere i conti deposito e quindi i risparmi dei contribuenti è il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Tale istituto copre i depositi fino a 100.000 euro, che è una soglia molto alta.

Il Fondo in realtà può coprire cifre più elevate. Se un individuo ha depositato 100.000 euro in un conto e 100.000 euro in un altro conto, riceve una protezione completa poiché i due prodotti, presi singolarmente, rientrano nei limiti imposti dal regolamento. A patto, ovviamente, che provengano da banche diverse.