Negli ultimi tempi si sta diffondendo online la ricerca inerente a cosa sia il prop trading e le caratteristiche intrinseche che lo contraddistingue. Il prop trading può essere considerata la prima forma di commercio di strumenti finanziari, venuta prima della negoziazione di strumenti derivati per proteggersi dai rischi legati al commercio di materie prime. Molte società offrono questo tipo di servizio, ma la domanda sorge spontanea: cos’è e come si e sviluppata in questi anni.

Il Significato e le Peculiarità Del Prop Trading

Prop trading significa “proprietary trading” e consiste in una parte del trading in cui la speculazione ne è la regina. In questa fattispecie sono assenti le attività di market making e di vendita, ma rappresenta l’attività così com’è conosciuto dagli addetti ai lavori. Il trader di questo ramo è assimilabile ad un proprietary trading di una grande banca, ma con capitali e compiti più limitati. Prima della crisi finanziaria del 2008, il prop trader era un personaggio di spicco, al pari di un calciatore o di un giocatore di basket famoso, ovviamente nell’ambiente finanziario. questo soggetto era ricercatissimo dalle istituzioni finanziarie come fondi comuni, banche d’investimento ed era pagato molto, con cifre che superavano anche il milione di dollari.

Caratteristiche del Prop Trading pre e Post 2008

Come detto prima le figure che si occupavano di prop trading avevano un’importanza strategica per i grandi istituti bancari che operavano sui mercati. Prima della crisi immobiliare negli USA, le grandi banche d’affari avevano un gruppo di prop trader a cui veniva destinato parte del bilancio dell’istituto per effettuare trading autonomamente, senza vincoli di rischio e strumenti da utilizzare. In cambio di questa grande autonomia decisionale, ma anche grande responsabilità, questi venivano compensati con una parte fissa, più bonus al raggiungimento di elevate performance, arrivando a superare il milione di dollari all’anno.

Tutto questo svanì con la crisi dei mutui sub-prime e tutte le persone occupanti le mansioni tipiche del prop trading persero compensi e bonus. Alcuni sono andati a picco insieme al mercato dell’epoca, altri sono usciti dal giro delle grandi banche d’affari e hanno deciso di aprire proprie società di proprietary trading. Successivamente la figura del prop trader perse importanza nel panorama delle grandi banche d’investimento, in quanto aumentarono i requisiti di sicurezza da parte delle autorità regolatorie. In questo nuovo contesto, il riparto di parte delle liquidità di una banca per un’attività puramente speculativa non era vista di buon occhio da parte delle autorità centrali.

Morale della favola, il prop trading è diventato un lavoro altamente diffuso, perdendo quella che era la sua specializzazione. Molte società di consulenza offrono dei percorsi formativi proprio per imparare ad essere un prop trader. I lettori potrebbero domandarsi: quali sono le differenze tra un prop trader ed un semplice trader retail? Sembrano la stessa cosa, ma ci sono delle differenze molto importanti.

Differenza tra Prop Trading e Trading Retail

La prima differenza colossale tra prop trading e il trading retail è se si è alle dipendenze di un soggetto o meno. Il prop trader si caratterizza per essere alle dipendenze di un fondo d’investimento o family office. Questa configurazione di trader utilizza le risorse messe a disposizione dalla società, come hardware, software, capitali, per effettuare operazioni di mercato su strumenti finanziari ed ottenere un profitto, diviso tra il trader e la società in base a quanto stabilito tra le parti. Un esempio che si avvicina molto a queste caratteristiche è il prop trading effettuato dalle banche.

Per quanto riguarda le condizioni stabilite nel prop trading, trader e società stabiliscono tutte le caratteristiche tecniche del loro rapporto. Possono decidere come il trader debba operare, se con software forniti dallo stesso prop trader oppure con la tecnologia della società finanziaria. In quest’ultimo caso, la società può chiedere una parte maggiore dei potenziali profitti derivanti dalle operazioni. C’è da considerare che la percentuale di guadagno stabilita all’inizio può variare nel corso del tempo, in aumento o riduzione, in base alla dimostrazione da parte del prop trader di affidabilità e preparazione tecnica.

Come detto prima, nel prop trading può essere fornita al trader tutta l’infrastruttura per operare sui mercati. Si parla di software e hardware che un trader retail difficilmente può imitare, se non sostenendo costi elevatissimi. Si parla di infrastrutture come connessioni altamente stabili (connessioni colt) e programmi avanzati di analisi dati. Altra differenza, se non la più importante, è la dotazione di capitale del prop trader rispetto al trader retail. Il primo dispone sicuramente di un ammontare di risorse più elevato e il suo compito è semplicemente quello di profittare sui mercati con quella cifra messa a disposizione. Dopo questa esposizione, appaiono evidenti le differenze tra prop trader e trader retail, ma ciò non toglie che quest’ultimo possa fare un salto di qualità. Infatti, un trader retail può divenire un prop trader per un fondo d’investimento o altra società finanziaria. Basta che questi abbia una buona storia di performance, per poter sedersi al tavolo dei grandi e cominciare a percepire compensi maggiori.

Siti di Prop Trading per Fare Il Salto Di Qualità

Un primo sito di prop trading da menzionare è 5%ers (The-Five-Percenters). Questo sito fornisce risorse finanziarie e percorsi di crescita per i forex traders di tutto il mondo. Questo fondo è stato creato con l’obiettivo di dare maggior rilievo all’operatività dei retail, con capitali più elevati e possibilità di maggiori guadagni. Offrono diversi tipi di conto in base al tipo di rischio con cui il trader vuole operare e all’ammontare delle risorse disponibili. Per questo tipo di servizio, The-Five-Percenters percepisce una somma di denaro, crescente in base al profilo di rischio e all’ammontare richiesto per operare.

Altra prop trading degna di nota è FTMO, nata nel 2014 da alcuni daytrader in un ufficio a Praga. Questa società ha creato la FTMO Challenge, una sfida all’ultimo trade per creare una classe di nuovi trader talentuosi. Si inizia con un capitale fittizio e bisogna raggiungere degli obiettivi per passare alla fase successiva. Nella fase successiva, si hanno altri obiettivi, per passare ad operare con denaro reale fornito da FTMO.

Ultima, ma non per importanza, The Funded Trader, piattaforma di prop trading che permette di operare tramite ingenti somme di capitale (puoi registrarti qui). Anche su questa piattaforma si ha una challenge composta di sue fasi di validazione e l’ultimo step è quello del trader professionista. Il passaggio della fase iniziale è propedeutico per quella successiva. Una volta giunti alla fine della challenge, si opererà con risorse fornite da The Funded Trader e si ha una ripartizione dei profitti registrati tra la stessa e il trader. Inserendo il codice coupon okforex nel carrello puoi avere il 5% di sconto sulla tua challenge.