Molte società di successo possono valutare la strada della quotazione in Borsa per cogliere l’opportunità di finanziare nuovi investimenti. Quali sono le opportunità e le sfide da affrontare per chi vuole intraprendere la strada verso la quotazione e, soprattutto, come quotarsi in Borsa?

Alla luce dell’attuale scenario macroeconomico e competitivo, la quotazione in Borsa offre e rappresenta una risposta interessante per le società che vogliono rimanere competitive all’interno dell’agone internazionale.

L’accesso al mercato del credito e la capacità di saper fronteggiare le sfide globali rappresentano, nella maggior parte delle casistiche, le reali motivazioni ed incentivi che stimolano una società di successo a richiedere l’ammissione alla quotazione sul mercato borsistico.

Come quotarsi in Borsa? Prima di intraprendere questo iter burocratico e non propriamente semplicistico, ogni società deve saper valutare attentamente tutti gli aspetti che soggiacciono alla quotazione e le implicazioni che il nuovo status di “listed company” comporta per l’unità di business.

Come quotarsi in Borsa? I requisiti

Ogni anno sono molte le imprese di successo, anche a carattere familiare, che decidono di farsi ammettere in borsa quotando la propria società.

Si tratta di una validissima occasione per accedere al mercato dei capitali e per crescere e affrontare le sfide competitive che la globalizzazione impone.

Tuttavia, non è così semplice essere ammessi alla quotazione in Borsa, occorre essere in possesso di determinati requisiti sostanziali e formali e rispettare dei vincoli” sanciti dal Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti emanato da Borsa Italiana S.p.A., nel caso del mercato italiano.

Affinché la quotazione in Borsa abbia esito positivo per la società istante è importante rivestire le caratteristiche di asset di attrazione e di rilevante interesse per gli investitori che vogliono destinare risorse economiche a beneficio della crescita e dello sviluppo dell’impresa stessa.

In questo modo la società quotata ha il vantaggio di beneficiare dell’apporto di capitale di soggetti terzi (Venture capitalist, Business angels, Merchant banks ed altri investitori istituzionali) senza dover ricorrere alla tradizionale strada del credito bancario.

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Per quanto concerne il possesso dei requisiti sostanziali, è necessario che ogni impresa abbia un chiaro e dichiarato disegno strategico da perseguire, un orientamento a medio-lungo termine alla creazione di valore per i vari stakeholders e shareholders, capacità di costruire un vantaggio competitivo in ottica porteriana, mission e vision contenute all’interno del piano industriale, struttura finanziaria in equilibrio senza eccessivi oneri finanziari, autonomia nelle scelte strategiche e gestionali da parte dell’alta direzione e dei manager delle varie funzioni aziendali o dipartimenti, organigramma e struttura organizzativa e del lavoro formalizzata ad hoc.

Oltre a questi requisiti necessari riconducibili al disegno strategico e manageriale dell’impresa, è rilevante che la stessa società istante alla quotazione sia in possesso di ulteriori requisiti cogenti e stabili dal Regolamento emanato da Borsa Italiana SpA.

Si tratta di requisiti obbligatori di natura formale riconducibili alla Corporate Governance, alla capitalizzazione, al flottante ed alla presentazione in allegato alla domanda di ammissione alla quotazione della certificazione del bilancio d’esercizio.

Si ricorda che una qualsiasi impresa che presenti l’istanza a Borsa Italia SpA deve essere in grado di soddisfare sia i requisiti formali che quelli sostanziali: la mera rispondenza a quelli di natura formale non garantisce che la stessa unità di business possa subire un apprezzamento tale da attrarre l’apporto di capitali da parte degli investitori istituzionali e privati.

Quotarsi sul Mercato Telematico Azionario (MTA): come fare?

Una qualsiasi impresa di successo potrebbe valutare anche la strada di quotarsi sul Mercato Telematico Azionario (MTA), il quale si rivolge principalmente alle imprese di media e grande capitalizzazione che necessitano di attrarre capitali “freschi” per finanziarie un progetto ambizioso di crescita e di consolidamento.

Occorre ricordare che il Mercato Telematico azionario è un mercato regolamentato sottoposto a requisiti stringenti che garantiscono la capacità di calamitare la costante attenzione di investitori professionali e privati.

Come sancito dal Regolamento nella Parte 4, Titolo 4.1, articolo 4.1.1., il quale recita: “Nel mercato telematico azionario si negoziano, per qualunque quantitativo, azioni, obbligazioni convertibili, diritti di opzione, warrant e quote o azioni di OICR”.

Per chi volesse auspicare la quotazione sul mercato MTA Segmento STAR, occorre essere in possesso di requisiti di eccellenza in termini di liquidità, Corporate governance e trasparenza da parte delle unità produttive di media dimensione.

L’istanza alla quotazione su MTA è disposta da Borsa Italiana SpA sulla base della valutazione del possesso di determinati e stringenti requisiti sia formali che sostanziali.

Tra i primi figurano: la capitalizzazione minima di 40 milioni di euro e un flottante di almeno il 25% (35% nel segmento STAR); per quanto concerne quelli di natura sostanziale, è consigliabile che ogni società abbia una dichiarata visione strategica, goda di buon equilibrio finanziaria e di autonomia gestionale, oltre ad essere in grado di creare valore per gli shareholders e stakeholders.

Borsa Italiana SpA richiede che per l’ammissione sul Mercato Telematico Azionario sia necessaria l’adozione del Codice di Autodisciplina, la cui applicazione è cogente per le unità di business che auspicato a quotarsi nel segmento STAR.

Indice FTSE MIB

Le società di media e grande dimensione quotate su MTA possono appartenere al FTSE MIB (acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa), il più significativo indice azionario della Borsa italiana che racchiude i titoli azionari delle 40 società italiane con maggiore capitalizzazione, flottante e liquidità.

L’Indice FTSE MIB viene determinato dal complesso di titoli azionari negoziati sul mercato borsistico: ciascuno di essi viene quindi analizzato in base alla sua dimensione e alla liquidità.

L’Indice fornisce un importante Outlook per settori ed è ponderato in base alla capitalizzazione di mercato dopo aver “adjusted” i componenti in base al flottante.

Partendo dall’insieme di tutte le azioni quotate sui mercati MTA e MIV di Borsa Italiana, l’indice FTSE MIB è stato creato per essere adatto al trading di Futures e come benchmark per gli ETF (Exchange Traded Funds).

La revisione dei titoli azionati che compongono l’Indice FTSE MIB avviene trimestralmente nei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre.

FTSE è responsabile della pubblicazione dei risultati delle revisioni periodiche.

Plus Post

È possibile investire nell’Indice FTSE MIB? I titoli azionari inclusi nell’indice sono a tutti gli effetti asset su cui fare trading online e su cui investire per guadagnare interessanti capital gain.

Inoltre, è possibile negoziare tramite CFD.