Mercati valutari in attesa: dollaro debole mentre lo yen consolida i guadagni

I mercati valutari si muovono con cautela nella sessione odierna. Il dollaro americano mostra variazioni minime contro le principali valute del G10, con oscillazioni contenute entro lo 0,1% per la maggior parte delle coppie, escludendo il dollaro neozelandese e la corona norvegese che presentano volumi più ridotti. Le valute dei mercati emergenti seguono un andamento simile, con movimenti limitati al ±0,2%. L’approssimarsi della scadenza del 1° agosto per la sospensione delle “tariffe reciproche” statunitensi genera tensione sui mercati, alimentando speranze di accordi dell’ultimo minuto.

Borsa di Tokyo riapre senza variazioni significative

La sessione asiatica ha visto il ritorno della Borsa di Tokyo dopo un lungo weekend festivo. Gli indici azionari giapponesi hanno chiuso sostanzialmente invariati, mentre Cina e Hong Kong hanno esteso i recenti guadagni. Al contrario, gli indici principali di Corea del Sud e Taiwan hanno registrato cali superiori all’1%. In Europa, lo Stoxx 600 segna la terza seduta consecutiva in ribasso e la settima nelle ultime otto sessioni. I futures sugli indici statunitensi indicano un’apertura debole per Wall Street.

Rendimenti obbligazionari in lieve rialzo

I mercati obbligazionari mostrano pressioni al ribasso. I rendimenti dei titoli di stato europei a 10 anni sono in aumento di 1-2 punti base, mentre il Treasury USA a 10 anni sale di 1 punto base attestandosi al 4,39%. In Giappone, i rendimenti sui titoli a 30 e 40 anni registrano lievi incrementi, con il paese che si prepara a emettere nuovi bond a 40 anni domani. L’oro ha toccato quota 3.403 dollari prima di incontrare vendite che lo hanno riportato a 3.383 dollari. Il petrolio, dopo aver invertito la rotta venerdì da quasi 69 dollari, è sceso a circa 66,50 dollari ieri con ulteriori cali oggi.

Analisi delle principali valute

Dollar Index sotto pressione

Il Dollar Index ha toccato ieri un minimo a tre giorni vicino a 97,70, raggiungendo quasi il ritracciamento del 50% del rally di questo mese e avvicinandosi alla media mobile a 20 giorni. L’incapacità di superare nuovamente quota 98,00 mantiene la pressione ribassista. Il prossimo livello di ritracciamento (61,8%) si trova vicino a 97,35. I sondaggi della Fed di Philadelphia e l’indice manifatturiero della Fed di Richmond saranno pubblicati oggi, ma non dovrebbero influenzare significativamente i mercati. La Fed è entrata nel periodo di blackout prima della riunione del FOMC della prossima settimana.

Euro mantiene i guadagni recenti

La correzione al ribasso dell’euro sembra essersi conclusa la scorsa settimana poco sopra 1,1555 dollari. La moneta unica si mantiene sopra 1,1680 dollari oggi, leggermente sotto i massimi di ieri e della scorsa settimana intorno a 1,1720 dollari. Un superamento dell’area 1,1725 dollari (ritracciamento del 61,8% del pullback dal 1° luglio) confermerebbe prospettive più costruttive. Il calendario dell’eurozona rimane tranquillo fino a giovedì con i PMI flash e la riunione della BCE. Le probabilità di un cambio di politica sono minime. Il mercato degli swap sconta il prossimo taglio a dicembre, che porterebbe il tasso sui depositi all’1,75%.

Yuan cinese: PBOC cerca di rallentare l’apprezzamento

La People’s Bank of China sembra tentare di rallentare l’apprezzamento dello yuan attraverso fixing del dollaro più alti. Dopo aver fissato il tasso di riferimento del dollaro più alto per cinque delle ultime sei sessioni, oggi il fixing è stato non solo più basso (CNY7,1460 vs CNY7,1522 di ieri) ma rappresenta il nuovo minimo dell’anno. Pechino ha indicato che sta adeguando le restrizioni esistenti richiedendo licenze per otto tecnologie chiave utilizzate nel processo di produzione delle batterie per veicoli elettrici. Questo mette a rischio i piani di Ford per un impianto di batterie EV in Michigan, che prevedeva di utilizzare tecnologia su licenza della cinese CATL.

Yen giapponese: consolidamento dopo i forti guadagni

Molti osservatori hanno attribuito i forti guadagni dello yen di ieri allo smontaggio di carry trade, ma le prove sono scarse. Il dollaro si è ripreso da circa 142,70 yen il 1° luglio al massimo della scorsa settimana poco sotto 149,20 yen. Il ritracciamento del 38,2% è vicino a 146,70 yen. Il dollaro si è mantenuto sopra 147 yen ieri e oggi si sta consolidando in un range tra 147,25 e 147,95 yen.

Sterlina britannica cerca di recuperare terreno

La sterlina ha raggiunto ieri un massimo a sei giorni, leggermente sopra 1,3510 dollari. L’area di 1,3525 dollari rappresenta il ritracciamento del 38,2% del calo di questo mese, mentre l’area 1,3570-80 dollari ospita il ritracciamento del 50% e la media mobile a 20 giorni. Il Regno Unito ha riportato dati sulle finanze pubbliche che mostrano un deficit di giugno di 20,7 miliardi di sterline, circa 6,6 miliardi in più rispetto all’anno precedente e sopra le previsioni di 17,5 miliardi. Il governo starebbe considerando la vendita di criptovalute precedentemente sequestrate.

Dollaro canadese beneficia della debolezza USD

I sondaggi più deboli della Bank of Canada non hanno compensato il dollaro USA generalmente più debole. Il dollaro canadese si è rafforzato con il greenback che è tornato nell’area CAD1,3670-80 formata la scorsa settimana. La media mobile a 20 giorni si trova all’estremità inferiore di questo range.

Dollaro australiano in attesa della RBA

Il dollaro australiano ha negoziato con tono fermo ma all’interno del range pre-weekend. Si muove oggi tra circa 0,6505 e 0,6530 dollari. I verbali della riunione della banca centrale hanno confermato che la decisione inaspettata di mantenere i tassi invariati era una questione di tempistica, non di direzione della politica. Il mercato dei futures sconta completamente un taglio di 25 punti base alla prossima riunione del 12 agosto.

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Peso messicano mostra forza relativa

Il dollaro è sceso ieri a un minimo a sei giorni contro il peso messicano, vicino a 18,6250. Il minimo dell’anno è stato registrato il 9 luglio poco sopra 18,5525. Il Messico pubblicherà oggi i dati sulle vendite al dettaglio di maggio e il rapporto IGAE sull’attività economica. Le previsioni indicano un aumento dello 0,4% per le vendite al dettaglio dopo il calo dell’1% di aprile.