Il prezzo dell’oro (XAU/USD) tenta di stabilizzarsi intorno al livello chiave di 3.245 dollari, dopo aver registrato tre sessioni consecutive in ribasso. La recente debolezza del metallo prezioso è principalmente dovuta alle notizie riguardanti possibili negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina, che hanno ridotto temporaneamente la domanda di beni rifugio.

Perché l’Oro ha Perso Terreno Questa Settimana?

La settimana appena trascorsa ha visto una serie di eventi che hanno influenzato negativamente il prezzo dell’oro. In particolare, la notizia riportata da Bloomberg secondo cui la Cina starebbe valutando l’apertura di nuovi colloqui commerciali con l’amministrazione Biden ha generato ottimismo sui mercati finanziari, spingendo gli investitori a ridurre le posizioni difensive sull’oro.

Inoltre, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha recentemente firmato ordini esecutivi per sostenere il settore automobilistico americano, alleviando ulteriormente le tensioni commerciali globali e contribuendo a un clima più favorevole agli asset rischiosi.

La Cina Valuta Nuovi Colloqui Commerciali con gli USA

Secondo quanto dichiarato venerdì dal Ministero del Commercio cinese, Pechino avrebbe ricevuto segnali positivi da parte degli Stati Uniti circa la volontà di riprendere i negoziati sulle tariffe commerciali. Tuttavia, la Cina ha sottolineato che Washington dovrà dimostrare “sincerità” affinché i colloqui possano effettivamente ripartire.

Questa apertura diplomatica ha immediatamente ridotto l’attrattività dell’oro come bene rifugio, portando il metallo prezioso a toccare minimi delle ultime due settimane.

Rischi e Opportunità per il Prezzo dell’Oro

Sebbene il sentiment generale sembri orientarsi verso un ribasso nel breve termine, permangono alcuni rischi significativi che potrebbero invertire rapidamente questa tendenza.

Il Ruolo Strategico dei Creditori Esteri degli USA

Un esempio rilevante è rappresentato dal Giappone, principale detentore estero del debito statunitense con circa 1.125,9 miliardi di dollari. Il ministro delle Finanze giapponese Katsunobu Kato ha recentemente dichiarato che Tokyo potrebbe utilizzare questa posizione creditoria come leva negoziale nei confronti degli Stati Uniti. Questo scenario potrebbe creare volatilità sui mercati e riportare interesse verso asset rifugio come l’oro.

Anche la Cina detiene una quota significativa del debito USA (784,3 miliardi di dollari) e potrebbe adottare una strategia simile qualora i colloqui commerciali non procedessero come previsto.

Dati Occupazionali USA e Decisioni della Fed: Impatto sull’Oro

I dati sul mercato del lavoro statunitense (Nonfarm Payrolls), attesi per venerdì alle 14:30 ora italiana, potrebbero influenzare significativamente le aspettative sulle prossime mosse della Federal Reserve. Le previsioni indicano una creazione di circa 130.000 nuovi posti di lavoro, in calo rispetto ai 228.000 del mese precedente.

Secondo lo strumento CME FedWatch, attualmente vi è solo una probabilità del 6,4% che la Fed tagli i tassi nella riunione di maggio, mentre per giugno tale probabilità sale al 57,8%. Un dato occupazionale inferiore alle attese potrebbe aumentare le aspettative di un taglio dei tassi già a maggio o giugno, sostenendo così il prezzo dell’oro.

Plus Post

Sospensione delle Contrattazioni per Gold Road Resources Ltd.

Nell’ambito delle notizie societarie legate al settore aurifero, le azioni della società mineraria australiana Gold Road Resources Ltd. sono state temporaneamente sospese dalle contrattazioni alla Borsa di Sydney. La società ha citato “speculazioni mediatiche relative a una possibile operazione di acquisizione”. La sospensione durerà fino all’apertura dei mercati lunedì 6 maggio o fino a quando non verrà rilasciata una comunicazione ufficiale da parte della società stessa.

Analisi Tecnica Oro (XAU/USD): Livelli Chiave da Monitorare

Sul fronte tecnico, il prezzo dell’oro si trova attualmente in una zona cruciale:

  • Resistenza immediata (R1): 3.254 dollari – livello chiave per confermare un eventuale recupero rialzista nel breve termine.
  • Punto pivot giornaliero: 3.245 dollari – livello tecnico fondamentale coincidente con il massimo dell’11 aprile scorso.
  • Supporto immediato (S1): 3.197 dollari – minimo registrato nella sessione precedente; un cedimento potrebbe aprire spazio verso ulteriori ribassi.
  • Supporto successivo (S2): 3.155-3.167 dollari – area tecnica importante corrispondente ai massimi del 3 aprile scorso; rappresenta un solido punto d’appoggio in caso di ulteriori discese.

Sebbene al momento sembri improbabile un ritorno rapido ai massimi storici intorno ai 3.500 dollari, gli investitori dovrebbero monitorare attentamente eventuali sviluppi negativi nelle trattative commerciali USA-Cina o dati macroeconomici inferiori alle attese negli Stati Uniti, fattori che potrebbero rapidamente riportare interesse verso l’oro come bene rifugio.