Prezzi dell’oro in rialzo con il dollaro USA in calo

I prezzi dell’oro hanno registrato un incremento nella seduta di lunedì, sostenuti dall’indebolimento del dollaro statunitense e dal calo dei rendimenti dei Treasury. Gli investitori guardano con attenzione ai prossimi eventi chiave del mercato, tra cui la riunione di politica monetaria della Federal Reserve e l’imminente scadenza del 1° agosto per l’imposizione dei dazi USA. Alle 11:38 GMT, la quotazione XAU/USD si attestava a 3.371,77 dollari, in rialzo di 21,67 dollari pari a +0,65%.

Dollar Index in flessione e dichiarazioni sui dazi commerciali

Il Dollar Index (DXY) ha perso lo 0,2%, rendendo l’oro più conveniente per i detentori di altre valute. Il movimento è seguito alle dichiarazioni del Segretario al Commercio USA Howard Lutnick, che ha confermato l’entrata in vigore dei dazi a partire dal 1° agosto, salvo il raggiungimento di accordi commerciali con i partner, inclusa l’Unione Europea. Nonostante Lutnick abbia sottolineato che i negoziati proseguiranno anche dopo la scadenza, la pressione a breve termine ha alimentato la domanda di beni rifugio.

Rendimenti obbligazionari in discesa

I rendimenti dei Treasury hanno mostrato una tendenza al ribasso, con i titoli decennali in calo di oltre 5 punti base al 4,374% e i biennali scesi al 3,85%. Questa dinamica ha migliorato l’attrattiva di asset non fruttiferi come l’oro.

Aspettative sulla politica monetaria della Fed

Con la Fed in periodo di silenzio prima della riunione del FOMC della prossima settimana, gli investitori si affidano alle dichiarazioni passate dei membri del board. Il Governatore della Fed Christopher Waller ha segnalato il suo sostegno a un taglio dei tassi, una posizione che potrebbe guadagnare consensi nonostante la decisione del mese scorso di mantenere i tassi invariati. Gli analisti di ANZ osservano che le aspettative di taglio dei tassi rimangono moderate, poiché l’inflazione elevata e i solidi dati economici USA hanno limitato le scommesse del mercato su riduzioni multiple. Tuttavia, l’approccio persistente del “buy-on-dip” continua a limitare il potenziale ribasso dell’oro, riflettendo un cauto ottimismo verso condizioni monetarie più accomodanti.

Analisi tecnica: segnali rialzisti per l’oro

Dal punto di vista tecnico, l’oro mostra un momentum rialzista. Il metallo prezioso sta negoziando sopra il supporto chiave a 3.327,50 dollari (media mobile a 50 giorni) e il livello cruciale di 3.347,97 dollari. Una rottura confermata sopra i 3.377,66 dollari potrebbe aprire la strada a un’accelerazione degli acquisti, con poca resistenza fino a 3.451,53 dollari. Questa configurazione suggerisce un bias rialzista a breve termine, specialmente se il DXY continuerà a indebolirsi.

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Eventi chiave della settimana e prospettive di mercato

Il calendario economico USA della settimana è relativamente leggero, ma alcune pubblicazioni chiave potrebbero influenzare il sentiment: – Lunedì: Indicatori anticipatori di giugno – Martedì: Discorso di Powell – Mercoledì: Vendite di case esistenti – Venerdì: Ordini di beni durevoli La scadenza dei dazi rimane un fattore dominante, con gli investitori globali che monitorano gli sviluppi tra USA e UE e le potenziali disruzioni commerciali.

Scenario favorevole per l’oro

L’ambiente attuale favorisce il proseguimento della forza dell’oro, in particolare se la Fed segnalerà un cambio di rotta o se i dati economici USA deluderanno le aspettative. La debolezza del DXY, il calo dei rendimenti e le incertezze sui dazi forniscono tutti venti favorevoli al metallo giallo. A meno che il dollaro non trovi supporto da dati USA solidi o da un linguaggio hawkish della Fed, l’oro potrebbe tentare una rottura verso i 3.450 dollari, rafforzando il rischio ribassista per il DXY.