Oracle registra una performance storica in Borsa

Le azioni di Oracle hanno registrato un’impennata del 40% mercoledì, segnando la migliore giornata dal 1992 per il colosso del cloud computing. Con questa straordinaria performance, la società si avvicina rapidamente alla soglia simbolica dei 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, attestandosi attualmente a 950 miliardi. Il catalizzatore di questo rally eccezionale è stato l’annuncio di numeri impressionanti sulla domanda di servizi cloud, con obbligazioni di performance residue (RPO) che hanno raggiunto i 455 miliardi di dollari, in crescita del 359% rispetto all’anno precedente.

Analisti sbalorditi dalle previsioni di crescita

Ben Reitzes, responsabile della ricerca tecnologica presso Melius Research, ha definito questi risultati “storici”, sottolineando come Wall Street si aspettasse circa 180 miliardi di dollari in RPO, mentre Oracle ha presentato un numero multiplo di questa cifra. La reazione degli analisti è stata unanimemente entusiasta. Gil Luria di D.A. Davidson ha definito i numeri “assolutamente sbalorditivi”, mentre gli analisti di Wells Fargo hanno parlato di una “conferma epocale” del trend dell’intelligenza artificiale. Deutsche Bank ha descritto i risultati come “davvero straordinari”, evidenziando come in quasi 20 anni di copertura del titolo, pochi risultati trimestrali possano eguagliare questa performance.

Il ruolo chiave nell’infrastruttura AI

Oracle si è posizionata come uno dei principali beneficiari del boom dell’intelligenza artificiale grazie alla sua infrastruttura cloud e all’accesso alle GPU di Nvidia, elementi essenziali per gestire carichi di lavoro su larga scala. Nonostante la forte concorrenza di giganti come Microsoft, Amazon e Google, la società sta dimostrando di poter competere efficacemente nel settore. Le proiezioni di ricavi per l’infrastruttura cloud sono particolarmente ambiziose: – 18 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2026 – 32 miliardi per l’anno successivo – 73 miliardi, 114 miliardi e 144 miliardi nei quattro anni seguenti

Upgrade degli analisti e nuovi target price

Deutsche Bank ha ribadito il rating buy sul titolo, alzando il target price a 335 dollari dai precedenti 240. Bank of America ha migliorato la sua raccomandazione da neutral a buy, sottolineando come il “backlog eccezionale” consolidi la posizione di Oracle come “abilitatore chiave dell’AI”.

L’impatto su Larry Ellison e i risultati trimestrali

Il fondatore di Oracle, Larry Ellison, vedrà il suo patrimonio netto aumentare di circa 100 miliardi di dollari grazie a questo rally, superando temporaneamente Elon Musk come persona più ricca al mondo secondo Bloomberg. È interessante notare come queste proiezioni straordinarie abbiano completamente oscurato risultati trimestrali altrimenti deludenti. Nel primo trimestre, Oracle ha riportato utili adjusted di 1,47 dollari per azione, leggermente sotto le aspettative di 1,48 dollari, con ricavi di 14,93 miliardi contro i 15,04 miliardi previsti dagli analisti LSEG.

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Le prospettive per il mercato dell’AI

Gli analisti di Bank of America hanno evidenziato come, nonostante il dibattito sulla redditività dei carichi di lavoro AI rimanga aperto, sia evidente che Oracle stia conquistando quote di mercato significative nel settore in rapida espansione dell’infrastruttura per l’intelligenza artificiale. Questa performance eccezionale conferma il ruolo sempre più centrale delle infrastrutture cloud nell’economia digitale e posiziona Oracle come un attore chiave nella rivoluzione dell’intelligenza artificiale, con prospettive di crescita che potrebbero ridefinire gli equilibri del settore tecnologico nei prossimi anni.