Wall Street chiude in rialzo con S&P 500 ai massimi storici
I mercati azionari americani hanno registrato una seduta positiva giovedì, con l’S&P 500 che ha toccato un nuovo record intraday, sostenuto dalla fiducia degli investitori che i dati sull’inflazione di agosto non impediranno alla Federal Reserve di procedere con un taglio dei tassi la prossima settimana. L’indice benchmark S&P 500 è salito dello 0,35% a 6.555,01 punti, mentre il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 286 punti. Il Nasdaq Composite ha registrato un progresso più contenuto dello 0,27%, trainato dalle performance stellari di alcuni titoli tecnologici selezionati.
Dati sull’inflazione in linea con le attese del mercato
L’indice dei prezzi al consumo (CPI) di agosto ha mostrato un incremento dello 0,4% su base mensile, superando le stime dello 0,3%, mentre il dato annuale del 2,9% si è allineato perfettamente alle previsioni. Il CPI core, che esclude alimentari ed energia, ha rispettato le aspettative con un aumento dello 0,3% mensile e del 3,1% su base annua. Questi dati, combinati con il calo inatteso dei prezzi alla produzione e l’aumento delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, hanno rafforzato le scommesse su un allentamento monetario di 25 punti base da parte della Fed il 17 settembre.
Mercato del lavoro mostra segnali di raffreddamento
Le richieste di sussidi di disoccupazione sono balzate a 263.000 unità, ben oltre le 235.000 stimate, evidenziando un ammorbidimento del mercato del lavoro americano. Questo dato rappresenta un elemento chiave per la Fed nel valutare la necessità di un intervento sui tassi.
I futures sui Fed funds confermano le aspettative di taglio
Nonostante i dati misti sull’inflazione, il pricing dei futures sui Fed funds suggerisce che i trader considerano quasi certa una riduzione di un quarto di punto percentuale, con alcuni operatori che non escludono completamente un movimento più aggressivo di 50 punti base. Jay Woods di Freedom Capital Markets ha sottolineato l’importanza del mercato obbligazionario come indicatore finale: “Se vedremo il rendimento del Treasury a 10 anni scendere sotto il 4%, il mercato azionario potrebbe registrare un rally significativo da questi livelli”.
Settore tecnologico: performance miste ma Micron brilla
Il comparto tecnologico ha mostrato andamenti contrastanti. Micron Technology ha guidato i rialzi con un balzo superiore al 9%, seguita da Lam Research (+5,75%) e Synopsys (+5,36%), riflettendo il sentiment rialzista nel settore dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale. Oracle ha esteso il suo rally, aggiungendo 244 miliardi di dollari in capitalizzazione di mercato dopo aver fornito guidance ottimistiche sul business cloud. Questa performance ha contribuito a mantenere il Nasdaq in territorio positivo nonostante le pressioni su altri big del settore.
Profit taking su alcuni titoli tech di peso
Broadcom e AMD hanno entrambe ceduto oltre l’1,6%, pesando sul settore dei chip nel suo complesso. Anche Netflix, Alphabet e Microchip Technology sono finite tra i titoli in calo, riflettendo prese di beneficio dopo i recenti rialzi.
Analisi settoriale: healthcare e finanziari guidano i guadagni
A livello settoriale, il comparto sanitario ha guidato i rialzi con un progresso dello 0,87%, seguito dai finanziari (+0,68%) e dai materiali (+0,65%). Anche i beni di consumo essenziali e discrezionali hanno registrato incrementi modesti. Il settore energetico ha chiuso in leggero calo dello 0,1%, con i prezzi del petrolio in pausa dopo i recenti movimenti. La tecnologia ha aggiunto solo lo 0,19%, frenata dalle performance divergenti delle sue componenti.
Prospettive di mercato: focus sulla riunione Fed
I mercati si posizionano per una svolta accomodante la prossima settimana. Con i dati sull’inflazione sostanzialmente in linea con le attese e le richieste di disoccupazione in aumento, la Federal Reserve ha margine sufficiente per procedere con un taglio dei tassi. Gli operatori monitoreranno attentamente il rendimento del Treasury a 10 anni, attualmente vicino a livelli psicologici chiave. Qualsiasi movimento sotto la soglia del 4% potrebbe alimentare ulteriori guadagni azionari, in particolare nei settori growth-oriented come tecnologia e comunicazioni. L’attenzione rimane alta anche sui commenti che accompagneranno la decisione della Fed, con gli investitori alla ricerca di indicazioni sul percorso futuro della politica monetaria e sulla valutazione dell’economia da parte del board.