L’Indice del Dollaro USA (DXY) si trova attualmente in una fase di consolidamento intorno al livello di 100,39, dopo aver toccato venerdì scorso il massimo mensile di 100,79. Questo livello rappresenta un punto cruciale nella ripresa dell’indice dai minimi pluriennali registrati ad aprile, con il dollaro che si avvia verso la terza settimana consecutiva di guadagni.

Le dichiarazioni della Fed sostengono il dollaro

Gli operatori finanziari stanno monitorando attentamente le prossime mosse della Federal Reserve, soprattutto dopo le recenti dichiarazioni del presidente Jerome Powell. Powell ha chiarito che la banca centrale statunitense non ha fretta di ridurre i tassi d’interesse, nonostante le persistenti incertezze economiche. Ha inoltre sottolineato l’importanza di attendere segnali più chiari dal fronte commerciale prima di apportare modifiche alla politica monetaria.

Questo approccio prudente della Fed, unito a prospettive più ottimistiche sul commercio tra Stati Uniti e Regno Unito, ha contribuito ad attenuare i timori di recessione e a rafforzare la resilienza del dollaro.

Tensioni geopolitiche e ruolo del dollaro come bene rifugio

Anche l’aumento delle tensioni geopolitiche in diverse regioni del mondo – in particolare Europa orientale, Medio Oriente e Asia meridionale – ha favorito il dollaro americano, rafforzandone il ruolo tradizionale di valuta rifugio nei momenti di incertezza globale.

Analisi tecnica DXY: livelli chiave da monitorare

Sul grafico a 2 ore, l’indice DXY è attualmente scambiato intorno a quota 100,39 dopo aver ritracciato dal recente massimo di 100,79. L’indice ha incontrato resistenza sul limite superiore di un canale rialzista e ora si trova vicino al supporto immediato posto a 100,27, livello che rappresenta anche un pivot tecnico fondamentale.

  • Scenario rialzista: Se il supporto a 100,27 dovesse reggere, il DXY potrebbe tentare nuovamente un test della resistenza immediata a 100,79. Un superamento deciso aprirebbe la strada verso il prossimo obiettivo rialzista situato a 101,27.
  • Scenario ribassista: Una rottura al ribasso sotto quota 100,27 potrebbe invece portare l’indice verso ulteriori perdite con supporto immediato a 99,91, seguito da un livello più significativo intorno a 99,62.

GBP/USD: Rimbalzo tecnico da area 1,3220 ma resistenza critica vicina

Sul grafico a 2 ore la coppia GBP/USD è scambiata intorno al livello di 1,3264, dopo aver trovato supporto nella zona chiave posta vicino a 1,3220, area che nelle ultime sessioni ha dimostrato una forte domanda.

  • Resistenze principali: La prima resistenza significativa è situata a 1,3299, dove converge anche la media mobile esponenziale (EMA) a 50 periodi. Un superamento deciso aprirebbe spazio per ulteriori rialzi verso 1,3344, con obiettivo successivo più ambizioso posto a 1,3403.
  • Supporti principali: Al ribasso invece una mancata tenuta del supporto chiave a 1,3220 potrebbe portare rapidamente la coppia verso un test del livello inferiore posto a 1,3184, con possibile estensione fino al supporto successivo situato intorno a 1,3141.

EUR/USD: Test cruciale della resistenza intermedia a 1,1271

Anche la coppia EUR/USD mostra segnali tecnici interessanti sul grafico intraday (timeframe 2 ore), con quotazioni attuali intorno al livello di 1,1253. Dopo aver toccato recentemente un minimo vicino al supporto psicologico chiave posto a 1,1212, la coppia sta tentando una ripresa tecnica.

  • Livelli rialzisti da monitorare: La resistenza immediata è collocata proprio sul livello intermedio di 1,1271. Una rottura decisa sopra questo punto potrebbe favorire ulteriori acquisti con target successivi posti rispettivamente a 1,1321 e poi alla barriera più significativa situata intorno a 1,1373.
  • Livelli ribassisti da monitorare: Al contrario una mancata conferma sopra quota 1,1271 potrebbe riportare rapidamente EUR/USD verso il test del supporto critico posto nuovamente su 1,1212. Una rottura ribassista sotto tale livello aprirebbe spazio per ulteriori discese fino al prossimo supporto rilevante situato intorno a 1,1168.

Cosa attendersi nelle prossime sessioni?

Nelle prossime giornate gli operatori finanziari continueranno ad osservare attentamente gli interventi dei membri del Federal Open Market Committee (FOMC) per cogliere eventuali indicazioni sulla futura politica monetaria statunitense. Inoltre sarà fondamentale monitorare gli sviluppi geopolitici globali e le dinamiche commerciali internazionali che potrebbero influenzare significativamente l’andamento delle principali valute sul mercato forex.

I trader dovrebbero pertanto mantenere alta l’attenzione sui livelli tecnici sopra indicati per cogliere eventuali opportunità operative derivanti dalla volatilità attesa sui mercati valutari.