Crollo generalizzato delle borse europee

Le piazze finanziarie europee hanno registrato martedì una seduta fortemente negativa, con l’indice Stoxx 600 in calo del 2% alle 15:05 ora di Londra (10:05 ET), toccando i livelli più bassi dell’ultimo mese. Tutti i principali listini e settori hanno chiuso in territorio negativo durante le contrattazioni pomeridiane, in un clima di crescente preoccupazione per i titoli legati all’intelligenza artificiale. Il sell-off europeo ha seguito l’andamento negativo dei mercati globali, dopo che lunedì Wall Street aveva chiuso in rosso a causa delle perdite nel comparto tecnologico. I tre principali indici statunitensi hanno registrato chiusure negative, e martedì le azioni quotate a New York hanno continuato il trend ribassista, con tutti i principali benchmark in apertura al ribasso.

Performance dei singoli titoli

I vincitori della giornata

Tra i pochi titoli in controtendenza, Intermediate Capital Group ha guadagnato il 5,3% dopo l’annuncio di Amundi, che ha acquisito una partecipazione di quasi il 10% nel gestore globale di private equity e asset alternativi quotato a Londra. Il colosso francese della gestione patrimoniale Amundi ha invece visto il proprio prezzo azionario scivolare del 3%. Il farmaceutico svizzero Roche ha registrato un balzo del 7,7% dopo aver comunicato risultati positivi dagli studi clinici di Fase III per la sua nuova pillola contro il cancro al seno, rappresentando una delle poche note positive della giornata.

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I perdenti e le operazioni straordinarie

Akzo Nobel ha perso il 2,5% in seguito all’annuncio della fusione con Axalta Coating Systems, società statunitense con sede a Philadelphia specializzata in vernici e rivestimenti ad alte prestazioni. Novo Nordisk ha ceduto l’1,6% dopo che il gruppo farmaceutico danese ha anticipato la riduzione del prezzo mensile del suo farmaco anti-obesità Wegovy negli Stati Uniti, da 499 a 349 dollari. La riduzione era inizialmente prevista per gennaio nell’ambito di un accordo precedente con il presidente statunitense Donald Trump.

Settori sotto pressione

A livello settoriale, il comparto sanitario ha chiuso in territorio negativo, con lo Stoxx 600 Health Care Index in calo dello 0,6%. Particolarmente colpiti sono stati i settori ciclici: l’indice Stoxx 600 Basic Resources ha perso il 2,8%, mentre automotive e bancario hanno registrato rispettivamente cali del 2,8% e del 3,1%.

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Preoccupazioni sulla bolla dell’intelligenza artificiale

Gli investitori americani attendono con apprensione i dati sull’occupazione, pubblicati in ritardo questa settimana, e soprattutto il report sugli utili di Nvidia, previsto per mercoledì. Il produttore di chip, le cui azioni hanno perso il 2,6% martedì mattina, si trova al centro di un acceso dibattito sulla solidità del rally di mercato alimentato dall’intelligenza artificiale nel 2025.

Segnali di allarme dal mercato tech

Le preoccupazioni si sono intensificate riguardo a diversi fattori critici: l’ampiezza limitata del mercato, con pochi titoli a trainare gli indici; le valutazioni elevate del settore tecnologico; e i dubbi sui fondamentali dell’AI. Questi timori sono alimentati dal boom delle emissioni obbligazionarie da parte delle Big Tech e dal rapido ritmo di deprezzamento dei chip dedicati all’intelligenza artificiale. Il mercato si interroga sulla sostenibilità degli investimenti massicci in infrastrutture AI e sulla capacità delle aziende tecnologiche di generare ritorni adeguati rispetto alle aspettative incorporate nelle attuali quotazioni azionarie.