La BCE accelera sul progetto dell’euro digitale per riconquistare il controllo dei pagamenti
La Banca Centrale Europea (BCE) sta avanzando rapidamente con il progetto dell’euro digitale, con l’obiettivo di riprendere il controllo sui pagamenti al dettaglio e stimolare l’innovazione sia nelle transazioni consumer che in quelle all’ingrosso. Secondo quanto dichiarato da Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della BCE, questa iniziativa nasce dalla crescente preoccupazione che la dipendenza dell’Europa da piattaforme di pagamento non-UE minacci la sua indipendenza finanziaria e la capacità di plasmare il futuro della moneta.
Il declino del contante e la necessità di un euro digitale
La BCE ha riconosciuto un evidente cambiamento nel comportamento dei consumatori: mentre in passato il contante rappresentava il pilastro delle transazioni quotidiane, il suo ruolo sta rapidamente diminuendo. Nel 2023, solo il 24% dei pagamenti al dettaglio nell’area euro è stato effettuato in contanti. Nel frattempo, i servizi di pagamento digitali stranieri come PayPal, Apple Pay e Alipay dominano gran parte del panorama digitale, con quasi due terzi delle transazioni con carta nell’area euro elaborate da fornitori non europei. L’euro digitale funzionerebbe come una valuta sicura e universalmente accettata in forma digitale. Offrirebbe: – Funzionalità offline – Privacy simile al contante – Status di corso legale Cipollone ha sottolineato che i consumatori lo desiderano, citando sondaggi che mostrano un interesse crescente in tutti gli Stati membri.
Riequilibrare il mercato dei pagamenti europeo
La BCE vede l’euro digitale non solo come uno strumento monetario, ma come un modo per riequilibrare il rapporto tra commercianti europei, banche e piattaforme straniere. Introducendo un euro digitale, la BCE mira a supportare i fornitori di servizi di pagamento europei nell’espandere le loro offerte oltre i confini nazionali.
Digitalizzazione della finanza all’ingrosso con la tecnologia DLT
Mentre i pagamenti al dettaglio hanno ricevuto la maggior parte dell’attenzione pubblica, la BCE si sta preparando anche a cambiamenti radicali nella finanza all’ingrosso. In questo ambito, l’attenzione è rivolta all’integrazione della tecnologia distributed ledger (DLT) e alla tokenizzazione nei mercati finanziari.
Sistemi esistenti e nuove opportunità
I sistemi esistenti della BCE—come TARGET2 e T2S—già regolano la stragrande maggioranza delle transazioni all’ingrosso. Tuttavia, le nuove tecnologie offrono opportunità per semplificare il trading, il regolamento e la custodia in un’unica infrastruttura operativa 24/7. Gli asset tokenizzati e la moneta programmabile potrebbero consentire nuovi modelli di business e ridurre i costi, specialmente per i partecipanti al mercato di dimensioni minori.
Test significativi già completati
Lo scorso anno, la BCE ha condotto una sperimentazione con 60 partecipanti al mercato per regolare transazioni all’ingrosso utilizzando la DLT. Durante il test di sei mesi sono stati elaborati oltre 1,6 miliardi di euro—più di qualsiasi altra iniziativa simile a livello globale.
Verso un ecosistema finanziario europeo innovativo
Cipollone ha evidenziato che la costruzione di un ecosistema finanziario efficiente, resiliente e innovativo richiede la cooperazione di tutto il mercato. La BCE ha iniziato a lavorare su un regolamento unico per l’euro digitale e continua a coinvolgere stakeholder provenienti dalle comunità bancarie, fintech e commerciali.
Adozione della tecnologia DLT nel settore bancario europeo
Un dato significativo emerso è che il 60% delle banche europee sta esplorando o utilizzando la tecnologia DLT, mentre il 22% sta già implementando applicazioni basate su questa tecnologia. Inoltre, nell’ottobre 2027, la BCE passerà a un ciclo di regolamento T+1, riducendo il periodo di regolamento da due giorni a uno. Questi sviluppi dimostrano l’impegno della BCE nel modernizzare l’infrastruttura finanziaria europea, mantenendo al contempo la sovranità monetaria in un’era sempre più digitale.