Le azioni di Apple Inc. hanno registrato un ribasso di quasi il 3% venerdì, dopo che l’azienda ha annunciato una riduzione del programma di riacquisto azionario (buyback) e il CEO Tim Cook ha avvertito gli investitori che i costi aggiuntivi legati ai dazi commerciali potrebbero raggiungere circa 900 milioni di dollari nel trimestre corrente.

Impatto della guerra commerciale USA-Cina su Apple

La società di Cupertino, che produce oltre il 90% dei suoi dispositivi in Cina, sta affrontando crescenti difficoltà a causa delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Per mitigare questi rischi, Apple ha accelerato il processo di trasferimento della produzione degli iPhone verso l’India.

L’India come alternativa strategica alla Cina

Secondo Matt Britzman, senior equity analyst presso Hargreaves Lansdown, “Apple sta procedendo più rapidamente del previsto nello spostamento della produzione degli smartphone destinati al mercato statunitense verso l’India”. Anche gli analisti di Wedbush condividono questa visione, definendo l’India una sorta di “scialuppa di salvataggio” per la catena produttiva di Apple durante questo periodo turbolento.

Tim Cook ha inoltre spiegato che Apple ha già iniziato ad accumulare scorte sufficienti affinché la maggior parte dei dispositivi venduti negli Stati Uniti nel trimestre corrente non provenga direttamente dalla Cina.

Incertezza tra gli investitori nonostante le rassicurazioni di Cook

Sebbene Tim Cook abbia cercato di rassicurare gli investitori durante la recente conference call sui risultati trimestrali, molti analisti ritengono che permangano dubbi significativi sul futuro a medio termine dell’azienda. Britzman sottolinea infatti che “il costo aggiuntivo stimato in 900 milioni di dollari è inferiore rispetto alle peggiori aspettative, ma resta comunque un fattore negativo rilevante”.

Competizione crescente e rallentamento tecnologico in Cina

Anche prima dell’introduzione dei nuovi dazi, Apple stava già affrontando sfide importanti sul mercato cinese. La concorrenza sempre più agguerrita da parte di aziende locali come Huawei, specialmente nell’ambito delle funzionalità basate sull’intelligenza artificiale (AI), aveva già messo sotto pressione le vendite dell’iPhone nella regione asiatica.

Kathleen Brooks, direttrice della ricerca presso XTB, evidenzia un punto cruciale per gli investitori: “La domanda fondamentale è quale mercato potrà sostituire la Cina per Apple. Non è una questione semplice e potrebbe compromettere la traiettoria di crescita a lungo termine dell’azienda”.

Possibili nuovi dazi USA sui prodotti elettronici

Sebbene finora i prodotti elettronici siano stati esclusi dalle principali misure tariffarie imposte dall’amministrazione statunitense guidata da Donald Trump, Washington ha recentemente segnalato la possibilità concreta che alcuni nuovi dazi possano essere introdotti nelle prossime settimane. Questo scenario potrebbe ulteriormente aggravare la situazione finanziaria e operativa per Apple e altre aziende tecnologiche con forte esposizione alla Cina.

Risultati trimestrali contrastanti nel settore tecnologico

I risultati finanziari trimestrali delle grandi aziende tecnologiche hanno mostrato andamenti divergenti:

  • Alphabet, Microsoft e Meta Platforms hanno superato le aspettative degli analisti grazie soprattutto agli sviluppi nell’intelligenza artificiale.
  • Amazon.com, invece, ha deluso le attese con una crescita inferiore alle previsioni nel segmento cloud computing.
  • I produttori di semiconduttori come Qualcomm, Samsung Electronics e Intel, più esposti alla contrazione della domanda consumer, hanno fornito previsioni negative a causa della riduzione dei budget familiari e aziendali.

Performance azionaria e valutazioni comparative

Dall’inizio dell’anno le azioni Apple hanno perso circa il 15%, un risultato decisamente peggiore rispetto ad altri colossi tecnologici:

  • Meta Platforms: -2,3%
  • Microsoft: +1%

Sotto il profilo delle valutazioni finanziarie, il rapporto prezzo/utili (P/E ratio forward a 12 mesi) di Apple si attesta attualmente a 27,63. A titolo comparativo:

  • Microsoft: P/E ratio forward pari a 28,64
  • Meta Platforms: P/E ratio forward pari a 21,48

Conclusioni: prospettive future per Apple

L’attuale scenario economico globale caratterizzato da tensioni geopolitiche e commerciali rappresenta una sfida significativa per Apple. Sebbene l’azienda stia adottando misure strategiche per diversificare la propria catena produttiva e mitigare i rischi tariffari, rimangono aperte numerose incognite sulla capacità del gigante tecnologico californiano di mantenere invariata la propria traiettoria di crescita nei prossimi trimestri.

Sarà fondamentale monitorare attentamente le prossime mosse strategiche del management e l’evoluzione delle relazioni commerciali internazionali per comprendere meglio le prospettive future del titolo Apple sui mercati finanziari globali.