Vittoria legale per Google: niente cessione di Chrome e Android
Le azioni di Alphabet hanno registrato un balzo del 9% mercoledì, dopo che gli investitori hanno accolto con favore l’esito del processo antitrust contro Google. La sentenza del giudice distrettuale statunitense Amit Mehta ha respinto le proposte più severe avanzate dal Dipartimento di Giustizia americano, che includevano lo smembramento del colosso tecnologico.
Le decisioni chiave del tribunale
Nonostante Google sia stata riconosciuta colpevole di detenere un monopolio illegale nel mercato delle ricerche online, il giudice ha stabilito che: – Non sarà necessaria la cessione del browser Chrome – L’azienda potrà continuare a pagare per il precaricamento dei suoi prodotti – Vietati solo i contratti esclusivi che condizionano pagamenti o licenze Questa decisione permette a Google di mantenere il suo accordo multimiliardario con Apple per rimanere il motore di ricerca predefinito su iPhone, una notizia che ha spinto al rialzo anche le azioni di Cupertino.
L’impatto sul sistema operativo Android
Un altro elemento cruciale della sentenza riguarda Android, che Google potrà mantenere sotto il proprio controllo. Il sistema operativo mobile, presente su circa il 70% degli smartphone a livello globale, rappresenta un asset strategico fondamentale per l’espansione di Gemini, la suite di modelli AI dell’azienda.
Le reazioni degli analisti e le prospettive future
Daniel Ives, responsabile globale della ricerca tecnologica presso Wedbush Securities, ha definito la sentenza “una vittoria monumentale per Cupertino e un successo straordinario per Google che rimuove un’enorme incertezza sul titolo”. L’analista ha rivisto al rialzo il target price di Alphabet a 245 dollari per azione.
La sfida dell’intelligenza artificiale
Mentre Google affronta la crescente concorrenza di nuovi player come Perplexity e OpenAI nel settore delle ricerche online, l’azienda sta puntando forte su Gemini, la sua piattaforma di intelligenza artificiale che include sia modelli AI avanzati che un chatbot omonimo. Il business pubblicitario di Google continua a mostrare una crescita solida, dimostrando la resilienza del modello di business nonostante le pressioni competitive. La possibilità di mantenere il controllo su Android e Chrome rafforza significativamente la posizione dell’azienda nella corsa all’AI, fornendo una base di utenti consolidata per l’implementazione delle nuove tecnologie.
Implicazioni per il mercato tecnologico
La sentenza stabilisce un precedente importante per il settore tecnologico americano, bilanciando le preoccupazioni antitrust con la necessità di mantenere la competitività delle aziende statunitensi nel panorama globale. Per gli investitori, la rimozione del rischio di scissione rappresenta un catalizzatore positivo che potrebbe sbloccare ulteriore valore nel titolo Alphabet nei prossimi trimestri.