Il Dollaro USA (USD) mostra segnali di debolezza nella sessione di venerdì, con l’indice DXY che arretra verso quota 100,10. Gli investitori attendono con cautela il rilascio del report sui Nonfarm Payrolls (NFP) di aprile, previsto per oggi, che potrebbe influenzare significativamente la direzione a breve termine della valuta americana.
Contesto economico USA: dati occupazionali e manifatturieri sotto osservazione
Previsioni NFP e richieste di sussidi di disoccupazione
Le aspettative per il report NFP di aprile indicano una crescita occupazionale limitata a circa 138.000 nuovi posti di lavoro, un netto rallentamento rispetto ai 228.000 registrati a marzo. Nel frattempo, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono salite a 241.000 unità, il livello più alto da febbraio scorso.
Indice ISM manifatturiero ancora in contrazione
L’indice PMI manifatturiero ISM si è attestato a 48,7 punti, confermando una contrazione per il secondo mese consecutivo (valori inferiori a 50 indicano contrazione economica). Questi dati alimentano ulteriori preoccupazioni sulla resilienza dell’economia statunitense e aumentano le probabilità che la Federal Reserve possa adottare una politica monetaria più accomodante nei prossimi mesi.
Politica commerciale e aspettative sui tassi d’interesse USA
L’incertezza legata alla politica commerciale statunitense continua a pesare sul dollaro. Recentemente, il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha avvertito che un eventuale ripristino dei dazi doganali potrebbe danneggiare la crescita economica interna. In questo scenario, secondo il FedWatch Tool del CME Group, i mercati stanno già scontando fino a quattro tagli dei tassi d’interesse da 25 punti base ciascuno entro la fine dell’anno.
Analisi tecnica Dollaro USA (DXY)
L’indice del dollaro (DXY) si trova attualmente vicino al livello chiave di 99,94 punti, dopo aver fallito ripetutamente nel superare la resistenza posta intorno ai 100,33 punti. La formazione tecnica evidenzia chiaramente un pattern di triplo massimo in area 100,33-100,50 punti, segnale che indica indecisione e difficoltà nel trovare una direzione precisa.
Livelli tecnici chiave per DXY
- Supporto immediato: Media mobile esponenziale (EMA) a 50 periodi situata a 99,68 punti. Una rottura ribassista potrebbe portare rapidamente verso quota 99,42 punti.
- Resistenza principale: EMA a 200 periodi posizionata a 100,15 punti, con ulteriore barriera tecnica significativa a 100,33 punti.
Senza un catalizzatore chiaro (come un dato NFP sorprendente), è probabile che l’indice rimanga confinato all’interno di questo range tecnico ben definito.
Analisi tecnica GBP/USD: pressione ribassista persistente
La coppia GBP/USD rimane sotto pressione ribassista dopo aver fallito il tentativo di superare la resistenza dinamica rappresentata dalla EMA a 50 periodi posta intorno a 1,3328 dollari. Attualmente scambia poco sotto quota 1,3310 dollari, con una struttura tecnica caratterizzata da massimi decrescenti che confermano il sentiment negativo degli operatori.
Punti tecnici cruciali per GBP/USD
- Resistenza immediata: Area compresa tra 1,3328 e 1,3340 dollari. Un superamento deciso potrebbe invertire temporaneamente la tendenza ribassista.
- Supporto chiave: EMA a 200 periodi situata attualmente intorno a 1,3248 dollari. Una rottura al ribasso aprirebbe spazio verso ulteriori cali fino ai livelli successivi di 1,3181 e 1,3122 dollari.
Senza una chiara rottura rialzista sopra quota 1,3340 dollari, è probabile che la coppia continui ad oscillare lateralmente o al ribasso nel breve termine.
Analisi tecnica EUR/USD: trend ribassista ancora dominante
Anche EUR/USD mostra segnali tecnici negativi dopo aver fallito nuovamente il test della trendline discendente che limita i rialzi da metà aprile. Attualmente scambia sotto quota 1,1320 dollari, con la EMA a 50 periodi (1,1339 dollari) che funge da resistenza dinamica aggiuntiva.
Punti tecnici cruciali per EUR/USD
- Resistenza immediata: Trendline discendente e EMA a 50 periodi in area 1,1339-1,1340 dollari. Solo una chiusura giornaliera sopra questo livello potrebbe invertire temporaneamente il sentiment negativo.
- Supporto immediato: EMA a 200 periodi situata intorno a 1,1295 dollari. Una rottura ribassista aprirebbe spazio verso ulteriori cali fino ai livelli successivi di supporto posti rispettivamente a 1,1264 e 1,1209 dollari.
Senza un recupero deciso sopra quota 1,1340 dollari nel breve termine, è probabile che prevalga ancora la pressione ribassista sulla coppia EUR/USD.
Cosa attendersi dai mercati nelle prossime ore?
L’attenzione degli operatori rimane focalizzata sul report NFP odierno. Un dato inferiore alle attese potrebbe rafforzare ulteriormente le aspettative di tagli dei tassi da parte della Fed e indebolire ulteriormente il dollaro USA nel breve periodo. Al contrario, un risultato superiore alle previsioni potrebbe offrire temporaneo sostegno alla valuta americana e generare volatilità significativa sulle principali coppie valutarie come EUR/USD e GBP/USD.
I trader dovrebbero monitorare attentamente i livelli tecnici sopra indicati per cogliere eventuali opportunità operative derivanti dalla pubblicazione dei dati macroeconomici odierni.