Ormai è una storia trita e ritrita. Donald Trump parla, e i mercati sembrano impazzire. Bastano poche parole, in certi casi perfino un semplice post sui social, per generare volatilità, invertire trend o creare turbolenze improvvise.
Un problema non da poco per tutti ma soprattutto per chi opera nel forex trading: per sua natura, il mercato valutario è estremamente sensibile alle esternazioni dei leader politici, figuriamoci di un politico “spumeggiante” come l’attuale presidente degli Stati Uniti.
Chi è agli inizi potrebbe non essere preparato ad affrontare queste turbolenze così imprevedibili. Da qui, la necessità di un articolo che tratti i principali rischi connessi alle dichiarazioni dei politici, i metodi per proteggersi in modo efficace e alcuni accorgimenti per affrontare la situazione anche dal punto di vista psicologico.
Dichiarazioni dei politici: i rischi per i forex trader
Questa è l’amara verità: le dichiarazioni dei leader politici possono spostare l’equilibrio tra le valute con una velocità che pochi altri eventi riescono a eguagliare. Rappresentano un elemento di instabilità non sempre prevedibile. Ma ecco i tre rischi principali che colpiscono in modo diretto chi, nello specifico, fa forex trading.
- Volatilità improvvisa. Le parole di un politico possono innescare picchi di volatilità improvvisi, che spesso si traducono in escursioni di prezzo violente e incontrollabili. Questo può portare all’attivazione prematura degli stop loss o a perdite che superano le attese, soprattutto in presenza di leva finanziaria elevata.
- Cambiamenti di sentiment. Le dichiarazioni influenzano il sentiment degli investitori. Un annuncio negativo può generare panico, anche in assenza di dati economici concreti. Si innesca quindi un effetto domino, psicologico e di massa, che può determinare movimenti contrari rispetto all’analisi tecnica meglio elaborata.
- Disconnessione dai dati macro. In certi casi, le parole dei politici spingono il mercato in una direzione opposta rispetto a quanto indicato dai dati macroeconomici. Ciò neutralizza molte strategie basate sui fondamentali, che fungono da base dell’operatività, e lascia il trader esposto a comportamenti di mercato illogici o irrazionali.
Come difendersi
Ma una difesa è possibile. Essa richiede consapevolezza, competenza tecnica e una gestione prudente del rischio. Ecco tre azioni tecniche che possono ridurre l’esposizione a questi eventi e salvare letteralmente la pelle.
- Limitare la leva in contesti geopolitici delicati. In prossimità di elezioni, conferenze stampa o dichiarazioni attese, è bene ridurre la leva finanziaria. Ciò consente di contenere le perdite in caso di movimenti bruschi e inattesi. La leva, semplicemente, non è fatta per le burrasche finanziarie.
- Evitare l’operatività durante eventi ad alta esposizione politica. Quando è previsto un intervento ufficiale, come nel caso di un discorso alla nazione o di un vertice internazionale, è bene evitare nuove aperture di posizione. Meglio attendere che il mercato abbia digerito le dichiarazioni prima di tornare operativi.
- Utilizzare alert di prezzo e notifiche in tempo reale. Gli strumenti di monitoraggio dei prezzi e le notifiche basate su parole chiave (es. “dollaro”, “interesse”, “tassi”, “guerra commerciale”) sono risorse utili in ogni caso, ma soprattutto negli scenari di esposizione prolungata. Possono aiutare a reagire tempestivamente. Non è un caso che molti broker e piattaforme offrano strumenti di questo tipo, che facilitano il monitoraggio in tempo reale di eventi di rilievo.
Qualche consiglio psicologico
La gestione emotiva è altrettanto importante di quella tecnica. La questione riguarda tutti ma in particolare gli esordienti. Questi possono farsi prendere dall’ansia o agire in modo impulsivo, dunque compiere scelte poco consone.
Il consiglio più utile è quello di accettare che l’imprevedibilità fa parte del gioco. Non tutte le variabili possono essere controllate. Le dichiarazioni dei politici sono spesso ambigue o contraddittorie. Comprendere che esistano margini di incertezza aiuta a ridurre l’ansia e ad agire con maggiore lucidità. Mettersi l’anima in pace, di tanto in tanto, funziona.
Fondamentale, poi, è praticare la pazienza. Lo sappiamo, il primo impulso, di fronte a una dichiarazione forte, è spesso quello di entrare o uscire dal mercato. Nondimeno, è preferibile fermarsi, analizzare l’impatto reale e solo successivamente decidere se e come agire. In tal senso, aiuta avere una routine di analisi e un piano scritto, che sono risorse utili a mantenere la disciplina anche sotto pressione.
Sullo sfondo, un principio base, una sorta di segreto di Pulcinella. Il forex trading non può prescindere dalla componente politica. Le dichiarazioni dei leader mondiali, specie se provenienti da potenze economiche come gli Stati Uniti, sono variabili di rischio strutturale. Prima lo si capisce, meglio è.