Quale approccio dovrebbero adottare i giovani alle prese con il loro primo investimento? Di questo e di molto altro abbiamo parlato con Donato Rossiello, consulente finanziario di Banca Mediolanum.

Ciao Donato, ci racconti chi sei e cosa fai?

Ciao, dal 2010 svolgo il ruolo di consulente finanziario abilitato dall’Organismo dei Consulenti Finanziari con delibera n. 866.

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In breve, il mio ruolo è quello di valorizzare tutto ciò che una famiglia ha costruito in un dato momento, pianificando in modo intelligente il suo futuro a livello finanziario. I capitali accumulati con fatica meritano la massima attenzione per essere gestiti in modo efficiente e per trarre vantaggi e benefici maggiori con somme sempre più grandi.

Non a caso la mia figura è denominata Family Banker nella banca per cui lavoro, ovvero Banca Mediolanum.

Cosa fa un Family Banker?

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Il termine Family ha una duplice valenza: una identifica il consulente finanziario come membro all’interno di Banca Mediolanum, un istituto che considera sia i propri dipendenti e collaboratori che i clienti come fossero una grande famiglia. Un esempio pratico: proprio ad inizio 2020 la proprietà ha portato avanti iniziative a favore dei dipendenti e collaboratori, premiandoli con bonus di 2000 euro ma anche incentivando i clienti, regalando loro un tasso sui depositi fuori mercato, in un momento in cui i tassi sono negativi.

La seconda ragione è quella di identificare il consulente finanziario di Banca Mediolanum come un punto di riferimento per tutte le famiglie italiane, una figura che sia pronta ad ascoltare e soddisfare tutte le loro esigenze a livello finanziario.

A livello organizzativo il Family Banker gestisce la propria settimana lavorativa in questo modo: il lunedì solitamente è dedicato all’aggiornamento, alla formazione e all’organizzazione della settimana, fissando gli appuntamenti dal martedì al venerdì.

Sabato e domenica vengono considerati dei giorni “jolly”, spesi per assistere quei clienti impossibilitati a ricevere il consulente in settimana; ed è proprio questo che rappresenta uno dei nostri punti di forza per i nostri clienti, ovvero il supporto continuo attraverso i canali di propria preferenza, siano essi fisici che telematici.

Che consigli daresti a una famiglia o un individuo che sta per relazionarsi con un consulente? Come dovrebbero gestire la relazione con questa figura professionale?

La prima cosa da fare è quella di informarsi sulla solidità della banca per cui lavora: è sufficiente verificare il livello di CET1 dell’istituto. Un livello superiore al 14% rappresenta un buon parametro di solidità. Una banca con un alto livello di CET1 permette di porre i propri risparmi al sicuro ed il primo passo di una relazione tra consulente e cliente.

La BCE ha recentemente “bocciato” una banca con un livello di CET1 sotto il 10,6%. Suggerisco, a prescindere, di relazionarsi con un consulente che non sia di una banca tradizionale (quelle che sono radicalizzate sul territorio attraverso delle filiali fisiche), poiché queste tipologie di banche sopportano dei costi per il mantenimento delle filiali che finiscono col gravare inevitabilmente sui propri clienti.

Inoltre è opportuno accertarsi dell’effettiva iscrizione all’albo del consulente, cercando i suoi dati sul portale OCF dei consulenti finanziari (organismocf.it) e richiedere il documento che certifichi il mandato conferitogli dalla sua banca.

Che approccio all’investimento dovrebbero adottare le famiglie? E’ diverso dall’approccio che dovrebbero adottare i singoli?

Come secondo passo bisogna rispettare una scala delle priorità che pone al primo posto la protezione dei redditi familiari, al secondo il risparmio e il loro accumulo, al terzo l’investimento. Ogni famiglia ha un’esigenza diversa, così come ogni singolo. Credo che l’approccio debba essere diverso e specifico da nucleo a nucleo, da persona a persona, motivo per cui la figura del consulente finanziario è fondamentale per affiancare e indirizzare i consultatori verso le più efficienti decisioni finanziarie.

Quali sono le più grandi sfide di questo 2020 che dovranno affrontare individui e famiglie intenzionati a investire del capitale? Quali le migliori opportunità?

Dopo il 2019 (anno in cui i mercati hanno ottenuto performance importanti) sarebbe preferibile adottare strategie che prevedano la liquidità e il lungo termine. In situazioni del genere, con i mercati ai massimi storici, l’UNICA strada percorribile è quella della diversificazione e della prospettiva di lungo periodo. Più si estende l’orizzonte temporale, più il rischio tende a zero, aumentando le probabilità di ottenere rendimenti molto interessanti.

Tensioni internazionale, pandemia. Cosa potrebbe cambiare per i piccoli investitori?

Nulla. I piccoli investitori devono sposare gli investimenti con orizzonte temporale di 10 anni o più. In questo modo le situazioni d’incertezza diventano delle importantissime opportunità per i piccoli investitori. Più i mercati sono volatili (almeno nel decennio), più opportunità ci sono.

Che consigli daresti a un giovane che sta mettendo i suoi primi soldi da parte? In che cosa o come dovrebbe investire?

Un giovane ha dalla sua non il lungo, ma il lunghissimo periodo. Si trova in una situazione finanziaria ottimale che deve sfruttare immediatamente. Deve fare una scelta molto semplice durante i suoi 40 anni di lavoro: 20 anni di Piano di Accumulo del Capitale (PAC) basato sui mercati azionari globali e successivamente 20 anni di decumulo di questo capitale in un fondo di previdenza integrativa.

In questo modo il giovane risparmierà un capitale importante per il proprio futuro, integrando la pensione e beneficiando di due fattori fondamentali: delle opportunità d’investimento che i mercati finanziari globali garantiscono su un orizzonte temporale di 20 anni e successivamente del beneficio fiscale dai 50 anni in poi, un’età caratterizzata storicamente da un aumento del carico fiscale.

Una scelta che io personalmente ho sposato e sto portando avanti.

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Molti piccoli risparmiatori considerano il “mattone” un investimento ancora valido. E’ veramente così?

Come investimento assolutamente NO. Sarebbe come investire su un’unica azione non considerando il ruolo importantissimo della diversificazione. Lo suggerisco solo per speculare, comprando un terreno sul quale costruire o un immobile da ristrutturare e rivendere, ma come investimento lo sconsiglio vivamente.

Il trading online può essere un’opportunità per il piccolo investitore?

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Un discorso molto ampio, questo. In ogni caso suggerisco di dedicare al trading non più del 10% del proprio patrimonio e di investire i propri risparmi in un Piano di Accumulo del Capitale, piuttosto.

Il trading online può diventare un’opportunità anche attraverso l’impiego di piccoli capitali, studiando molto e applicando le informazioni acquisite.

Qualche consiglio per le persone comuni che vogliono approcciarsi al trading online?

Essendo un settore vastissimo, consiglio di definire subito quello che si desidera dal trading e su cosa concentrarsi. Questo deve avvenire nel giro di 3 mesi, la tempistica giusta per ponderare le proprie scelte e comprendere eventuali strade sbagliate, qualora queste si prolunghino oltre.

Scandalo banche venete, Popolare di Bari, investitori insoddisfatti…Banca Mediolanum è differente?

Banca Mediolanum oggi rappresenta la banca più solida d’Italia con un indice CET1 pari al 18,8% e lotta quotidianamente per non perdere questo primato di solidità tra le banche italiane, erogando credito solo a chi presenta reali garanzie finalizzate al rimborso del capitale.

Oltre alla solidità, l’azienda è impegnata nel valorizzare il suo brand attraverso la formazione dei suoi consulenti e il soddisfacimento dei bisogni dei propri clienti, attraverso sofisticate strategie d’investimento.

Il management crede fortemente nella sostenibilità, basata su diversi aspetti in Banca Mediolanum. Partendo dalla trasparenza della proprietà, che si mostra apertamente in tutte le campagne pubblicitarie, passando al supporto economico per quei clienti vittime dei disagi causati da calamità naturali o al rimborso per i clienti con perdite finanziarie imputabili al fallimento della banca Lehman e alla riduzione delle rate dei mutui dopo il rialzo dei tassi (entrambi eventi accaduti il 2008).

Banca Mediolanum è davvero costruita intorno a te.

Se dovessi proporre un investimento semplice e veloce da realizzare cosa suggeriresti? Con quale capitale iniziale?

Sicuramente un Piano di Accumulo del Capitale con investimento frazionato mensile basato sull’indice azionario globale MSCI World Index, il quale non rappresenta un singolo paese, una singola borsa finanziaria o un singolo mercato, ma semplicemente il progresso a livello mondiale che non potrà mai essere arrestato.
Il capitale iniziale da investire partirebbe da circa 2000 euro e l’investimento ricorrente da circa 200 euro mensili.