La leva finanziaria è uno degli strumenti più famosi del Forex Trading e del trading in generale. E’ tuttavia un’arma a doppio taglio, che può regalare immense soddisfazioni dal punto di vista dei profitti ma può porre in essere molti rischi. Il motivo di questa ambivalenza va rintracciata nel suo effetto moltiplicatore. In buona sostanza, la leva fa aumentare i guadagni ma anche le perdite. A giudicare da questo “piccolo” particolare, si evince come sia necessario prendere con le pinze questo strumento, valutarne con la massima accuratezza gli effetti. Non a caso, un adagio comune tra i trader recita che la leva sia solo per gli esperti.

Ma… Come funziona la leva finanziaria? Il suo funzionamento consiste in una… Concessione. Permette di muovere grandi cifre nonostante il capitale di partenza sia ridotto o insufficiente. La leva viene rappresentata da un rapporto, il quale identifica la relazione tra capitale e volume generato. Per esempio, se la leva è di 1:10, investendo 100 euro si genereranno effetti come se l’investimento fosse di 1000 euro. Ora, è evidentemente che se il volume aumenta di dieci volte lo stesso sarà per gli eventuali guadagni ma, allo stesso tempo…. Per le eventuali perdite.

Ipotizziamo un investimento di 10.000, valorizzato da una leva pari 1:100. Ipotizziamo anche un rendimento dell’1%. Se non avessimo azionato la leva, l’utile sarebbe stato di appena 100 euro. Grazie alla leva, che ha trasformato l’investimento di 10.000 in ipotetici 1.000.000, l’utile è di 10.000 euro. Ma immaginiamo che il trade vada male: la perdita sarà di 10.000 euro, pari all’investimento reale. Una perdita secca del 100% è difficile da digerire.

Il rischio di andare disintegrare il proprio capitale è quindi reale. Di andare in negativo, però, no. Certo, si tratta di una magra consolazione ma è il broker stesso a dire basta. Nello specifico, il broker impone l’uscita dal trader se le perdite superano le somme presenti nel conto.

La leva quindi deve incutere un certo timore. Ciò non toglie che sia uno strumento da osteggiare, anzi. Anche perché esistono delle contromisure che possono essere approntate per evitare il peggio. Per esempio, lo stop loss. Uscire quando le perdite sono insostenibili (e l’individuazione delle soglie di insostenibilità è determinata da un accurato lavoro di money management) vuol dire azzerare gli effetti negativi, o per meglio dire le derive, della leva finanziaria nel Forex Trading.